Il critico letterario statunitense Leon Wieseltier è stato accusato di molestie sessuali da alcune ex colleghe, e si è scusato

Il critico letterario statunitense Leon Wieseltier a Tel Aviv, in Israele, il 9 giugno 2013 (AP Photo/Dan Balilty)
Il critico letterario statunitense Leon Wieseltier a Tel Aviv, in Israele, il 9 giugno 2013 (AP Photo/Dan Balilty)

Il critico letterario statunitense Leon Wieseltier, importante autore della rivista New Republic dal 1983 al 2014, ha chiesto scusa per le proprie «colpe» nei confronti di alcune sue ex colleghe, dopo essere stato accusato da diverse donne di molestie sessuali e forme di corteggiamento inappropriato. Secondo le accuse, Wieseltier era solito dare dei baci sulla bocca alle proprie colleghe, a volte di fronte ad altri membri della redazione; a volte parlava della propria vita sessuale, in un’occasione lo fece descrivendo i seni di un’ex fidanzata nel dettaglio; corteggiava le colleghe e chiedeva loro di raccontare delle cose sulla propria vita sessuale.

Le accuse nei confronti di Wieseltier sono arrivate a POLITICO dopo il sostegno ricevuto dalle donne che hanno accusato di comportamenti simili il produttore cinematografico Harvey Weinstein. Un gruppo di donne che lavoravano per New Republic ha cominciato a scambiarsi delle email per condividere le proprie esperienze con Wieseltier, sia fuori che dentro la redazione, e alcune di loro ne hanno parlato con POLITICO.

Wieseltier ha risposto alle accuse nei suoi confronti con un messaggio di scuse: «Per le mie colpe nei confronti di alcune delle mie ex colleghe mi scuso e chiedo loro di perdonarmi. Le donne con cui ho lavorato sono persone brillanti e buone. Mi vergogno di aver fatto sentire alcune di loro umiliate e non rispettate. Voglio dire loro che non sprecherò questo momento in cui abbiamo messo in chiaro le cose». Non ha però commentato le singole accuse.

Le accuse hanno avuto come conseguenza la cancellazione di un progetto editoriale in cui Wieseltier era coinvolto: una nuova rivista finanziata da Laurene Powell Jobs, filantropa e vedova di Steve Jobs, il cui primo numero sarebbe dovuto uscire il mese prossimo.