Gucci non produrrà più pellicce

«Pensate che usare le pellicce oggi sia ancora moderno? Sono fuori moda», ha detto l'amministratore delegato

Una modella di Gucci a Milano nel 2015. (Paolo Diletto/picture-alliance/dpa/AP Images)
Una modella di Gucci a Milano nel 2015. (Paolo Diletto/picture-alliance/dpa/AP Images)

L’azienda di abbigliamento e accessori di moda Gucci – una delle più famose e redditizie al mondo – smetterà di produrre pellicce o abiti con accessori di pelliccia e ha aderito alla “Fur Free Alliance”, un’organizzazione che ha lo scopo di fermare lo sfruttamento e l’uccisione degli animali per utilizzarne la pelliccia nel settore dell’abbigliamento. Gucci si unisce così a marchi come Calvin Klein, Ralph Lauren, Tommy Hilfiger e Armani, che hanno già preso questa decisione; i prodotti con pelliccia di Gucci – che non pesano molto nel suo bilancio – saranno rimpiazzati da prodotti con finta pelliccia e nuovi tessuti.

Marco Bizzarri, l’amministratore delegato di Gucci, ha motivato la decisione spiegando che i clienti più giovani sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale nella moda, e così i creativi e gli stilisti, che altrimenti «non verrebbero a lavorare per Gucci». Poi ha detto:

«Pensate che usare le pellicce oggi sia ancora moderno? Io non penso che sia moderno e per questo abbiamo deciso di lasciare perdere. Sono fuori moda»