Almeno 59 persone sono state uccise e altre 527 ferite in una sparatoria a Las Vegas, Nevada, iniziata intorno alle 22 ora locale di domenica (le 7 del mattino in Italia), quando un uomo ha sparato contro il pubblico di un concerto di musica country dalla sua stanza al 32esimo piano di un albergo. Si è poi ucciso prima che la polizia facesse irruzione nella sua stanza, dove gli agenti hanno trovato almeo dieci fucili. L’uomo si chiamava Stephen Paddock, aveva 64 anni ed era residente vicino a Las Vegas. Non è chiaro quali fossero le sue motivazioni e nella sua stanza non sono stati trovati elementi utili a spiegare le ragioni del suo gesto. Per il momento la polizia ha detto che non ci sono indizi per sospettare un attacco terroristico. Paddock non aveva precedenti penali e la polizia di Mesquite, dove si trova la sua casa, ha detto di non aver mai ricevuto nessuna segnalazione sul suo conto.
Insane…. this JUST happened. #PrayForVegas pic.twitter.com/RWgjFW7BHy
— Luke Broadlick (@LukeBroadlick) October 2, 2017
L’attacco è avvenuto sulla Strip di Las Vegas, la parte finale di South Las Vegas Boulevard, cioè la via più famosa della città: quella piena di locali e casinò. Era molto affollata, come ogni domenica sera, anche per via di un festival di musica country in corso in quelle ore. Quella di domenica sera è la sparatoria più grave nella storia degli Stati Uniti. La polizia inizialmente aveva sospettato che una donna che si era registrata nella stessa stanza dell’uomo potesse essere una sua complice. La donna è stata individuata ed interrogata, ma secondo la polizia non ha avuto nulla a che fare con l’attacco.
Gli aggiornamenti su Las Vegas raccontati nella giornata dal Post
(da mobile tocca qui)
Secondo le fonti del New York Times, nella stanza d’albergo di Paddock la polizia ha trovato 19 fucili, con centinaia di munizioni. Tra i fucili ce n’erano diversi semiautomatici, sul modello dell’AR-15.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump - insieme con la moglie Melania e il vicepresidente Mike Pence con la moglie Karen - ha osservato un minuto di silenzio alla Casa Bianca per ricordare i morti di Las Vegas.
Nel corso della conferenza stampa giornaliera alla Casa Bianca, la portavoce Sarah Sanders ha detto che quello di oggi: “è un giorno di riflessione e di lutto”. Ha poi detto che ci saranno sicuramente modalità e tempi per parlare di politica e di leggi sul controllo delle armi, ma che non è questo il momento per farlo.
Il New York Times ha realizzato un'infografica che mostra l'area dell'attacco: il Mandalay Bay, da dove ha sparato Paddock, sulla sinistra, e l'area dedicata al concerto country, a destra (l'immagine s'ingrandisce con un clic).
L’ex deputata Gabrielle Giffords, che sei anni fa fu gravemente ferita nella sparatoria di Tucson, ha diffuso un appello chiedendo - ancora una volta - che il Congresso introduca leggi più severe sul possesso delle armi: “Abbiamo bisogno di un presidente che riconosca l’esistenza del problema legato alle armi e che abbia la volontà di mettersi al lavoro per trovare una soluzione”. Il messaggio è stato letto davanti al Congresso dal marito di Giffords, l’astronauta Mark Kelly.
Quello che è successo oggi a Las Vegas, spiegato in breve.
http://www.ilpost.it/2017/10/02/attentato-las-vegas/
L’uomo sospettato per la strage a Las Vegas si chiamava Stephen Paddock, aveva 64 anni ed era residente vicino a Las Vegas. La polizia ha detto che probabilmente si è ucciso prima che gli agenti entrassero nella camera d'albergo da cui aveva sparato sulla folla, ma nei prossimi giorni verranno analizzati con più attenzione i video delle telecamere indossate dagli agenti al momento dell'irruzione.
Per il momento di Paddock sappiamo solo che era un ex contabile in pensione, che giocava spesso d'azzardo a Las Vegas, che aveva una patente per pilotare gli aerei e che non aveva precedenti penali. Viveva insieme a una donna, Marilou Danley, in una casa di sua proprietà a Sun City Mesquite, una comunità di pensionati in Nevada. La polizia ha interrogato Danley, che si trovava fuori dagli Stati Uniti al momento dell'attacco, e ha detto di ritenere per il momento che non abbia legami con la strage.
La casa di Sun City Mesquite era di proprietà di Paddock dal 2015, prima sembra che avesse vissuto per alcuni anni nella periferia di Dallas, in Texas, ma la polizia sta ancora indagando.
Bruce Paddock, un fratello di Stephen Paddock che vive in California, ha detto che la loro famiglia era cresciuta in California ma che lui non parlava con suo fratello da quasi 10 anni. Eric Paddock, un altro fratello di Stephen Paddock che invece vive in Florida, ha detto di non riuscire a spiegarsi come suo fratello si sia procurato armi automatiche come quelle usate nell'attacco e lo ha descritto come una persona che conduceva una vita molto ordinaria, senza particolari vicinanze a gruppi politici o religiosi.
Sempre durante la conferenza stampa lo sceriffo di Las Vegas Joseph Lombardo ha risposto ad alcune domande dei giornalisti.
• Contrariamente a quanto supposto inizialmente dalla polizia, Paddock ha portato le armi nella camera d'albergo da solo, senza l'aiuto di un complice.
• Non c'è traccia di Paddock nei database delle forze dell'ordine del governo federale o del Nevada
• Marylou Danley, la compagna di Paddock che al momento si trova all'estero, è ancora considerata «persona di interesse. L'abbiamo contattata e ci occuperemo di lei quando sarà tornata negli Stati Uniti»
• Lombardo ha detto che la polizia controllerà i video di sorveglianza che ha già richiesto al Mandalay Bay Resort
• A chi gli ha chiesto se sarebbe stato possibile evitare la sparatoria, Lombardo ha risposto: «Non so davvero come sarebbe stato possibile impedirla non avendo alcuna segnalazione precedente dell'individuo».
• Sui motivi della sparatoria ha infine risposto «Non posso entrare nella testa di uno psicopatico».
Il procuratore generale del Nevada, il governatore dello stato e la rappresentante della contea di Las Vegas hanno chiesto a tutti di donare il sangue per aiutare gli ospedali dove si stanno ancora curando i moltissimi feriti nella sparatoria.
Lo sceriffo di Las Vegas Joseph Lombardo ha anche detto che la polizia ha concluso le indagini nella camera d'albergo di Stephen Paddock e di non avere nuove informazioni sul suo conto. La polizia ha però identificato un'altra sua proprietà ed emesso un mandato di perquisizione, dopo aver perquisito la sua casa a Las Vegas. Un agente dell'FBI ha detto che per ora non ci sono prove che Paddock si fosse convertito all'Islam, come rivendicato invece dall’agenzia di stampa Amaq dello Stato Islamico (ISIS): «al momento abbiamo stabilito che non c'è alcuna connessione con un'organizzazione terroristica internazionale», ha detto.
Lo sceriffo del Las Vegas Metropolitan Police Department (LVMPD), Joseph Lombardo, ha detto che il numero di morti è salito a 58 e che i feriti sono almeno 515.
Il Mandalay Bay Hotel, da dove Stephen Paddock ha sparato sulla folla e dove si è ucciso, ha detto che i suoi ospiti possono ritornare nelle loro stanze
Security personnel have lifted all restrictions on access to Mandalay Bay and other MGM Resorts. Guests may return to their rooms.
October 2, 2017">
Pochi minuti fa ha parlato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
https://twitter.com/business/status/914867102565023746">
Trump ha definito l'attacco "un atto di pura malvagità" e ha ringraziato le forze dell'ordine per il loro intervento. Trump ha espresso vicinanza alle famiglie delle persone morte nell'attacco e ha detto che visiterà Las Vegas mercoledì.
• Almeno 50 persone sono morte e altre 406 sono rimaste ferite.
• L'attentatore è morto. Secondo la polizia non aveva complici. L'uomo si chiamava Stephen Paddock, 64 anni, residente in una città vicino a Las Vegas.
• Secondo la polizia Paddock si è ucciso subito prima che la polizia facesse irruzione nella sua stanza, al 32 piano del Mandalay Bay Hotel, da dove aveva sparato sulla folla che assisteva a un concerto.
• La polizia ha detto che non definirà l'attacco "terroristico" fino a che non emergeranno nuovi elementi sul'eventuale affiliazione politica dell'uomo.
Lo sceriffo Lombardo ha aggiunto che nella stanza del sospettato sono stati trovati dieci fucili, ma nessun indizio che potrebbe indicare motivazioni politiche dietro il suo attacco. Lombardo ha detto che l'uomo si trovava nella camera d'albergo fin dallo scorso giovedì.
Lombardo dice che prima di definire la sparatoria un atto di terrorismo ci sarà bisogno di approfondire ulteriormente le motivazioni dell'attentatore.
Lo sceriffo Lombardo sta tenendo una nuova conferenza stampa. Ha confermato che i feriti sono 406 e che il sospettato, Stephen Paddock, si è probabilmente suicidato subito prima che la polizia facesse irruzione nella sua stanza.
La polizia ha scritto in un comunicato ufficiale che i feriti nell'attacco sono almeno 406. Nel comunicato viene anche specificato che la polizia ha trovato il sospetto attentatore già morto. Al momento non è chiaro se l'uomo si sia ucciso o se sia stato colpito dalla polizia. Nella sua stanza gli agenti hanno trovato otto fucili e numerose munizioni.
Secondo CNN, 104 persone sono ricoverate allo University Medical Center of Southern Nevada, uno degli ospedali che hanno accolto i feriti della sparatoria. Dodici di loro si trovano in condizioni critiche.
La polizia ha detto che la compagna del sospetto attentatore, Marilou Danley (a volte chiamata dai giornali Mary Lou Danley) è stata interrogata e che al momento non è più sospettata di essere coinvolta nell'attacco.
La polizia di Las Vegas ha confermato che due agenti fuori servizio sono stati uccisi nella sparatoria. Uno apparteneva alla polizia di Las Vegas. Altri due agenti sono rimasti feriti, uno in maniera leggera. Il secondo è stato ferito in maniera più grave, ma dopo un intervento le sue condizioni si sono stabilizzate.
Paddock, il sospetto attentatore ucciso dalla polizia, viveva a Mesquite, una città di 20 mila abitanti a circa cinquanta chilometri da Las Vegas. La polizia sta perquisendo in queste ore la sua abitazione. Alla polizia locale non risulta alcuna segnalazione a suo nome.
Ci sono ancora pochissime informazioni sul sospetto autore dell'attacco, Stephen Paddock, ucciso dalla polizia durante la sparatoria. Paddock aveva 64 anni ed era un residente di Las Vegas. Ha sparato dal 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel. La polizia ha ispezionato la sua stanza dove ha trovato numerose armi. Paddock si era registrato in albergo insieme a una donna, Marie Lou Danley. La polizia di Las Vegas dice di aver identificato il luogo dove si trova la donna, ma non è chiaro se la abbia già fermata e interrogata.
Il numero di morti, che sono almeno 50, rende quella di Las Vegas la più grave sparatoria di massa nella storia recente degli Stati Uniti. La sparatoria di queste ore ha superato quella di Orlando, in Florida, quando erano state uccise 49 persone: nella notte tra l'11 e il 12 giugno 2016, Omar Mateen, cittadino americano originario dell’Afghanistan, era entrato nel Pulse, tra i più noti locali gay della città, e aveva iniziato a sparare sulla folla.
• L’attacco è iniziato poco dopo le 22 ora locale.
• Una persona che è stata identificata ha sparato dal 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel sul pubblico, che si trovava in uno spazio vicino per assistere a un concerto.
• Nella sparatoria sono morte almeno 50 persone e altre 200 sono rimaste ferite, ma le stime sono ancora provvisorie.
• L’autore dell’attacco è morto: si chiamava Stephen Paddock, era residente a Las Vegas e aveva 64 anni.
• La polizia è anche fiduciosa di aver individuato la compagna di stanza di Paddock, Marilou Danely, che era ricercata.
• Sono stati localizzati anche i due veicoli collegati all'uomo.
Lo sceriffo ha detto poi che tra i morti c'è un funzionario della polizia di Las Vegas, che era fuori servizio, e che un secondo agente, rimasto ferito, si trova in condizioni critiche.
Lombardo ha confermato il nome dell'uomo che ha sparato: Stephen Paddock
Lo sceriffo del Las Vegas Metropolitan Police Department (LVMPD), Joseph Lombardo, ha appena iniziato la sua conferenza stampa.
http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2017/10/Schermata-2017-10-02-alle-12.55.34-1-680x373.png
Sui media e sulle televisioni locali circola il nome non confermato dell'uomo che ha sparato e che poi è stato ucciso dalla polizia: si dice che abbia 64 anni e che si chiami Stephen Paddock. NBC News, che per prima ha dato la notizia, cita "diverse fonti". Per ora la polizia ha solo detto che l'uomo che ha sparato è stato identificato e che è un residente locale:
Il video della conferenza stampa dello sceriffo del Las Vegas Metropolitan Police Department (LVMPD), Joseph Lombardo, con tutte le cose che si sanno fino a qui:
detto che alcune strade chiuse dopo la sparatoria sono state riaperte. Un giornalista di ABC News ha condiviso una mappa delle aree che invece non sono ancora state messe in sicurezza e che restano inaccessibili:">
Il Nevada, dove si trova Las Vegas, è uno degli stati degli USA con le leggi più permissive per quanto riguarda l'uso e l'acquisto di armi. Non c'è ad esempio un limite quantitativo, non servono particolari permessi o licenze e in molte contee l'arma viene consegnata subito dopo aver superato il controllo fatto sulla base di un modulo compilato al momento dell'acquisto.
"Lupo solitario” (espressione usata dallo sceriffo del Las Vegas Metropolitan Police Department Joseph Lombardo per definire l'attentatore di Las Vegas) è un individuo che nel compiere un attentato terroristico agisce da solo, senza dipendere direttamente da qualche organizzazione. "Lupo solitario" è un modo di dire entrato nel lessico comune ed è stato usato negli ultimi due anni per riferirsi alla maggior parte degli attacchi compiuti in Europa dal cosiddetto Stato Islamico. Da ciò che si sa finora e da ciò che è stato dichiarato ufficialmente, nel caso della sparatoria a Las Vegas non ci sono elementi per affermare che ci fossero legami tra l'autore dell'attacco e particolari organizzazioni o gruppi terroristici.
Jason Aldean, che stava cantando appena è cominciata la sparatoria, ha pubblicato un post su Instagram parlando di «orrore» e dicendo che lui e il suo gruppo stanno bene:
https://www.instagram.com/p/BZvRZnogBrI/
Il Mandalay Bay Resort and Casino è un famoso hotel di lusso di Las Vegas ed è uno degli alberghi più grandi al mondo: ha 43 piani, più di 3 mila camere, più di 20 ristoranti e al suo interno c’è un casinò.
• L'attacco è iniziato poco dopo le 22 ora locale.
• Una persona ha sparato dal 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel sul pubblico, che si trovava in uno spazio sottostante per assistere a un concerto.
• Nella sparatoria sono morte almeno 20 persone e altre 100 sono ferite, ma le stime sono ancora provvisorie.
• L'autore dell'attacco è morto ed è stato identificato: è un "residente locale", ma non è stato reso pubblico il suo nome. La sua compagna di stanza, Marilou Danely, è invece ricercata.
Lombardo:"Riteniamo che sia stata una persona che ha agito da sola, un lupo solitario".
Lombardo: la donna ricercata era compagna di stanza dell'autore della sparatoria, avevano fatto il check-in insieme nell'albergo.
Lombardo: non ci sono altre immediate minacce, la ricerca della persona sospetta continua.
Lombardo: per ora la polizia non darà altre informazioni sull'autore dell'attacco, è stata inoltre smentita la notizia di esplosioni nella zona dopo la sparatoria. È probabile che siano state scambiate per esplosioni le attività della polizia per entrare nella stanza del Mandalay Bay Hotel dove si trovava l'autore dell'attacco.
Lombardo: almeno 20 persone sono morte e ci sono più di 100 feriti.
Lombardo ha chiesto a chi avesse registrato video di inviarli alla polizia di Las Vegas, per le indagini.
Lombardo: è ricercata una persona che si ritiene fosse legata all'autore dell'attacco, di origini asiatiche, è una donna e si chiama Marie Lou Danley.
Lombardo: la sparatoria è iniziata alle 22:08 ora locale, c'era uno sparatore al 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel. L'autore dell'attacco è morto, era residente a Las Vegas.
Lo sceriffo del Las Vegas Metropolitan Police Department (LVMPD), Joseph Lombardo, ha appena iniziato la sua conferenza stampa.
I dati della polizia di Las Vegas dicono che dall’inizio del 2017 il numero di omicidi in città è in linea con quello del 2016: si parla di 109 omicidi fino al giugno del 2017. Durante lo stesso periodo del 2016, gli omicidi furono 107. In generale, il tasso di criminalità a Las Vegas è del 37 per cento superiore rispetto alla media nazionale.
Gli autobus di linea di Las Vegas sono stati inviati verso l'area del Mandalay Bay per consentire alle persone che erano al concerto di lasciare l'area.
La conferenza stampa della polizia non è ancora iniziata, non ci sono notizie ufficiali, ma è probabile che sia in ritardo in attesa della raccolta di altre informazioni da parte degli agenti.
Secondo fonti ospedaliere consultate da Reuters, tra i feriti ci sono 14 persone in gravi condizioni.
Il festival dove è avvenuta la sparatoria si chiama Route 91 Harvest e si svolge ogni anno con la partecipazione di musicisti e cantanti di musica country. Quella del primo ottobre era la serata finale di tre giorni di concerti a cui hanno partecipato circa 40 mila persone. Il festival si svolge in un'area molto grande sulla Strip di Las Vegas, la parte finale di South Las Vegas Boulevard che è la via più famosa della città conosciuta per la grande concentrazione di hotel e casinò.
Al festival si poteva accedere con un biglietto. Era aperto a persone di tutte le età, compresi i bambini. La sera di domenica 1 ottobre, per la chiusura del festival, era in programma il concerto di Jason Aldean, cantautore statunitense.
Cosa sappiamo
• C'è stato un attacco a Las Vegas, con una sparatoria sul pubblico di un concerto a un festival di musica country.
• Almeno due persone sono morte e ci sono decine di feriti.
• Un sospetto è morto, dice la polizia.
• Ci sono ancora attività di ricerca della polizia per gli altri sospettati.
Cosa non sappiamo
• Non è chiaro quanti fossero gli autori della sparatoria, né che tipo di armi abbiano utilizzato, anche se dalla raffica di colpi sembrano essere armi automatiche.
• Non sappiamo chi abbia organizzato l'attacco.
Non è ancora chiaro come si sia svolta la sparatoria, ma i video diffusi finora sui social network forniscono qualche informazione. Mostrano il pubblico che ascolta la parte finale del concerto, quando si sentono i primi colpi di arma da fuoco, provenire da un punto piuttosto lontano dalla folla (i media locali ipotizzano provenissero dall’alto, da una stanza di un albergo). La prima raffica dura una decina di secondi, la musica sul palco s’interrompe e molti nel pubblico si mettono a terra, per evitare i colpi. Dopo una breve pausa, inizia una seconda raffica che dura un’altra decina di secondi. La folla ha intanto iniziato ad evacuare l’area, mentre altri cercano di aiutare i feriti. In lontananza si sentono nel frattempo altri colpi.
La polizia sta esaminando alcuni veicoli nell'area della sparatoria, per assicurarsi che non abbiano al loro interno esplosivi.
Danita Cohen, portavoce dell’University Medical Center di Las Vegas, ha detto che presso l’ospedale sono arrivate “diverse persone” con ferite da arma da fuoco. Non ha fornito molte altre informazioni sul numero.
Le informazioni per ora sono molto confuse. Secondo i media locali sarebbero state almeno due persone a sparare, forse dall'alto da una delle finestre di un albergo. La polizia consiglia di restare negli hotel per precauzione, per strada ci sono decine di automobili della polizia.
L'area dove è avvenuta la sparatoria.