In Norvegia ha vinto di nuovo il centrodestra

Il primo ministro resterà Erna Solberg dei Conservatori, la cui coalizione ha battuto di poco quella dei Laburisti

(MARIT HOMMEDAL/AFP/Getty Images)
(MARIT HOMMEDAL/AFP/Getty Images)

La maggioranza di centrodestra, al governo in Norvegia dal 2013, ha vinto le elezioni parlamentari che si sono tenute ieri. Il primo ministro sarà ancora Erna Solberg, la leader del Partito Conservatore, che ieri ha ottenuto circa il 25 per cento dei voti risultando il secondo più votato. La maggioranza relativa dei voti l’ha ottenuta il Partito Laburista, di centrosinistra, la cui coalizione però ha ricevuto meno voti rispetto a quella del Partito Conservatore (in Norvegia si vota con un proporzionale puro). Al terzo posto è arrivato il Partito del progresso, alleato dei Conservatori e spesso accusato di essere una formazione di destra populista.

Fino a pochi mesi fa sembrava difficile che i Conservatori potessero restare al governo. Il programma dei Laburisti aveva ottenuto molti consensi nel corso dell’ultimo anno, anche a causa della crisi causata nel 2014 dal crollo del prezzo del petrolio, la principale industria norvegese. Circa 50mila persone persero il lavoro e, a causa delle loro difficoltà, si avvicinarono ai socialdemocratici. Negli ultimi mesi, però, l’economia ha subito un “rimbalzo”, come si dice in gergo: gran parte della disoccupazione è stata riassorbita, il governo di centrodestra è cresciuto nel gradimento degli elettori e i Laburisti hanno perso in pochi mesi circa dieci punti nei sondaggi.

Il partito che esce peggio da queste elezioni è però quello dei Verdi, che l’anno scorso sembravano poter diventare il quarto partito e fare da ago della bilancia in vista delle elezioni: hanno ottenuto il 3,3 per cento, meno della soglia minima per eleggere dei deputati, il 4 per cento.