Regola numero uno: meglio lasciar stare i paragoni con Hitler

Il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha cercato di spiegare che Assad è peggio di Hitler, sostenendo che Hitler «non era mai arrivato al livello di usare armi chimiche»

Sean Spicer (AP Photo/Andrew Harnik)
Sean Spicer (AP Photo/Andrew Harnik)

Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca già piuttosto famoso per i suoi frequenti battibecchi coi giornalisti e per i suoi modi molto spicci, è stato molto criticato e si è dovuto scusare dopo aver detto – accusando il dittatore siriano Bashar al Assad – che persino Hitler non aveva usato le armi chimiche, dimenticando quindi il vastissimo uso di gas velenosi fatto nei campi di sterminio durante il nazismo. Spicer stava cercando di spiegare la gravità dell’attacco con armi chimiche ordinato da Assad contro i civili siriani della città di Khan Sheikhun, per giustificare la decisione del presidente statunitense Donald Trump di attaccare la base aerea siriana da cui si pensa sia partito l’attacco: nel farlo ha paragonato direttamente Assad e Hitler, dicendo che:

«Uno terribile come Hitler non era mai arrivato al livello di usare armi chimiche»

Quando gli è stato chiesto di spiegare meglio cosa intendesse dire, Spicer ha aggiunto:

«Penso che se parliamo di gas sarin [quello che si sospetta abbia usato il regime siriano] [Hitler] non lo ha usato contro la sua gente nello stesso modo in cui lo sta facendo Assad».

Dimenticando in questo caso che tra 160.000 e 180.000 ebrei tedeschi furono uccisi durante l’Olocausto.

Con un comunicato diffuso poco dopo la fine della conferenza stampa, Spicer ha provato a scusarsi, spiegando che non «stava provando a minimizzare la natura tremenda dell’Olocausto» e che «stavo provando a fare una distinzione con l’uso degli aeroplani per sganciare armi chimiche sulla popolazione». Più tardi, a CNN, Spicer ha nuovamente chiesto scusa dicendo che non avrebbe dovuto fare quel paragone.

Le affermazioni di Spicer sono state naturalmente molto criticate, da giornalisti, storici e politici: perché mostrano una generale scarsa conoscenza della storia e su un tema così delicato come quello dell’Olocausto. Nancy Pelosi, il capo dei Democratici al Congresso, ha detto che Trump dovrebbe licenziare Spicer, e posizioni simili sono state prese da altri politici del Partito Democratico.

L’amministrazione Trump, che è molto apprezzata negli ambienti di estrema destra americana e ha spesso strizzato l’occhio a posizioni di quel tipo, non è nuova a preoccupanti ambiguità sul tema dell’Olocausto e della Seconda Guerra Mondiale. Un comunicato diffuso per il Giorno della Memoria era stato già molto criticato perché, tra le altre cose, non nominava mai gli ebrei.

Anche Mercoledì, Spicer è tornato sull’argomento durante un evento a cui era stato invitato come ospite, rinnovando le sue scuse, dicendo di aver «fatto un casino» sia da un punto di vista umano che professionale.