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<p>Dal lancio della &#8220;nuova&#8221; Mini – avvenuto alla fine del 2000 grazie al costruttore tedesco BMW, che l&#8217;aveva acquistata sei anni prima come parte del Rover Group – la casa automobilistica inglese Mini è passata da essere un produttore di un unico modello, molto datato, a diventare marchio globale con una gamma a sé stante, che l&#8217;anno scorso ha contato per il 15 per cento delle vendite del gruppo BMW. Il nome Mini nacque nel 1959 per una piccola utilitaria progettata da Sir Alec Issigonis e costruita dalla BMC (British Motor Corporation): il modello e le sue varianti derivate, tra cui quella costruita su licenza tra il 1965 e il 1975 dall&#8217;italiana Innocenti, ebbero un grande successo commerciale e rimasero in produzione fino a ottobre del 2000, per un totale stimato di oltre 5,3 milioni di esemplari.</p>
<p>La prima nuova Mini del 2000 era disponibile con carrozzeria tre porte berlina o cabrio, mentre con la seconda generazione – in commercio dal 2006 al 2014 – la gamma Mini si è ampliata molto, fino a contare sette modelli: la berlina 3 porte, la Cabrio, la Coupé a due posti, la Roadster (versione scoperta della Coupé), la SUV Countryman, la SUV coupé a tre porte Paceman e la station wagon Clubman. Le vendite deludenti delle Mini Coupé, Roadster e Paceman hanno spinto la dirigenza del gruppo a eliminarle: a metà dell&#8217;anno scorso, BMW ha detto che questi modelli non avrebbero avuto successori e che la loro produzione sarebbe stata interrotta entro un anno o due. Il gruppo tedesco ha anche spiegato che la terza generazione della Mini sarebbe stata disponibile solo in cinque varianti di carrozzeria: berlina a 3 o 5 porte, cabrio, SUV, station wagon e un modello sportivo di cui ancora non si conoscono i dettagli.</p>

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<p>Nel 2015 le vendite globali del marchio Mini sono cresciute del 12 per cento a 338.466 unità, grazie soprattutto al lancio delle nuove berline a 3 e 5 porte, le cui vendite sono aumentate del 58,5 per cento e hanno rappresentato il 65,6 per cento del totale del marchio. La commercializzazione delle attuali Mini berline 3 e 5 porte è cominciata nel 2014, quella della nuova wagon Clubman alla fine del 2015, mentre a settembre di quest&#8217;anno – in occasione del prossimo Salone dell&#8217;auto di Parigi – dovrebbe essere presentato ufficialmente il nuovo SUV Mini Countryman, che andrà poi in vendita nei mesi successivi.</p>
<p>Il restringimento della gamma non è l&#8217;unico cambiamento che sta interessando il marchio Mini: rispetto alla prima generazione del 2000, le dimensioni del modello attuale sono cresciute, fino a sollevare discussioni dentro e fuori il settore automobilistico sulla corrispondenza tra la compattezza suggerita dal nome del marchio e la realtà delle auto: gli articoli giornalistici che abusano del gioco di parole &#8220;Mini/maxi&#8221; oramai non si contano. In effetti, la prima nuova Mini era lunga 3,63 metri, mentre l&#8217;attuale 3 porte è arrivata a 3,82 metri: 25 centimetri in più di una Fiat 500. Le versioni SUV e station wagon superano ampiamente i 4 metri, mentre la Mini &#8220;originale&#8221; era lunga 3,05 metri.</p>
<p>La crescita di dimensioni sta sollevando critiche soprattutto dagli appassionati delle Mini, secondo cui i nuovi modelli tradiscono il concetto di sportività e compattezza del marchio. BMW risponde che la decisione di aumentare dimensioni (e prezzi) delle Mini e di renderle più pratiche e confortevoli va incontro alle richieste del mercato: soprattutto di quello statunitense, dove l&#8217;anno scorso Mini ha venduto 58.514 auto, ma anche di quello europeo, dove il marchio ha venduto 181.616 unità nel 2015.</p>
<p>&#8220;Per quanto riguarda le dimensioni, dovevamo rispondere alle richieste dei clienti e offrire più praticità: alcuni fan irriducibili di Mini diranno che stiamo espandendo troppo la nostra offerta, ma stiamo acquisendo nuovi fan&#8221;, ha <a href="http://europe.autonews.com/article/20160324/ANE/160329912/mini-tries-to-go-maxi-without-losing-fans-who-saved-brand">detto</a> il responsabile del marchio Mini Peter Schwarzenbauer. Secondo Schwarzenbauer l&#8217;offerta di modelli più spaziosi sta funzionando: negli Stati Uniti la Mini berlina a 5 porte è il modello più venduto e il 75 per cento di chi la compra è un nuovo cliente del marchio, ha spiegato. La nuova strategia di Mini dipende anche dal crescente successo di auto pratiche come i SUV e dalla concorrenza di modelli meno prestigiosi ma di moda come la Fiat 500 e la Nissan Juke, o di quelli compatti degli altri marchi premium tedeschi, come la Audi A1 per la Mini berlina e le Audi Q2 e Mercedes-Benz GLA per il SUV Countryman. Lo stesso Schwarzenbauer, però, ha riconosciuto che con la nuova station wagon Clubman – lunga 4,25 metri, come una Volkswagen Golf – le dimensioni dei modelli Mini hanno praticamente raggiunto il limite massimo: &#8220;Altrimenti il nome non è più adatto&#8221;, ha aggiunto.</p>

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Peter Schwarzenbauer

Un raduno di Mini a Manila, Filippine (JAY DIRECTO/AFP/Getty Images)

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<p>Rauno Aaltonen, vincitore del Rally di Montecarlo 1967, con Jochen Goller e David Duncan di Mini accanto alla Mini John Cooper Works e a una Mini Cooper S da rally del 1965. (AP Photo/Paul Sancya)</p>


Rauno Aaltonen, Jochen Goller, David Duncan

<p>Jochen Goller, Senior Vice President di Mini, presenta la John Cooper Works al North American International Auto Show di Detroit 2015. (AP Photo/Paul Sancya)</p>


Jochen Goller

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<p>La nuova Mini Clubman. (Photo by Dominik Bindl/Getty Images)</p>


MINI Presents New Clubman Series In Munich

<p>Nuova Mini Clubman. (ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images)</p>


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<p>Nuova Mini 5 porte. Photo/Petr Mlch (CTK via AP Images)</p>


Mini Cooper, World Premiere, Paris

La BMW ha deciso di ridurre i modelli della gamma ma aumentarne le dimensioni (fino a un certo punto, però: se no tocca cambiare il nome)

La nuova strategia del marchio Mini

La nuova strategia del marchio Mini

La nuova strategia del marchio Mini

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La nuova strategia del marchio Mini

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