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1 di 19

Amici e nemici di Obama

1.

Papa Francesco
Quando lo scorso settembre il Papa è arrivato in visita negli Stati Uniti, Obama è andato ad accoglierlo sulla pista di atterraggio. Un onore che ha riservato a poche personalità. Goldberg scrive che Papa Francesco è il leader religioso ideale per Obama: un credente devoto, ma dedicato al pluralismo, quello che Obama vorrebbe vedere espresso di più dai leader delle comunità religiose musulmane. (AP Photo/Andrew Medichini)

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Amici e nemici di Obama

2.

Angela Merkel
Secondo Golberg, Merkel è probabilmente l'alleato preferito di Obama: aperta al compromesso, poco emotiva e con un atteggiamento freddo e clinico. Obama apprezza Merkel soprattutto per il suo coraggio politico, dimostrato con la scelta di aprire le porte ai profughi nonostante il prezzo politico che avrebbe potuto pagare. Goldberg dice che Obama avrebbe fatto la stessa cosa, se si fosse trovato al posto di Merkel. (AP Photo/Michael Sohn)

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Amici e nemici di Obama

3.

Malcolm Turnbull
Malcolm Turnbull è diventato primo ministro dell'Australia lo scorso settembre, dopo aver costretto alle dimissioni il suo predecessore e compagno di partito Tony Abbott (è una cosa che succede spesso in Australia). Obama e Turnbull non hanno avuto molte occasioni di incontrarsi, ma secondo Goldberg, Obama ha una buona opinione di Turnbull. In ogni caso, l'Australia è da sempre un degli alleati più affidabili e meno problematici degli Stati Uniti. Come si dice spesso a Washington: «Si può sempre contare sull'Australia». (Atsushi Tomura/Pool Photo via AP)

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Amici e nemici di Obama

4.

David Cameron
Le relazioni tra il primo ministro britannico e Obama non sono di certo al loro momento più alto. Due settimane fa, il presidente degli Stati Uniti ha dato un'intervista in cui diceva che Cameron si era "distratto", dimenticandosi della Libia dopo aver contribuito alla caduta del dittatore Muhamar Gheddafi nel 2011. E i due si sono anche scontrati quando Cameron sembrava volersi rimangiare la promessa di alzare le spese militari fino al 2 per cento del PIL (un impegno sottoscritto da quasi tutti i paesi membri della NATO). Le tensioni sono rientrate e le relazioni tra i due restano buone, con Obama, scrive Goldberg, in ruolo quasi "paterno" nei confronti di Cameron. (AP Photo/Kirsty Wigglesworth)

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Amici e nemici di Obama

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Lee Hsien Loong
Secondo Goldberg, il paese ideale di Obama è il risultato dell'incrocio tra la cultura del welfare e dell'assistenza dei paesi scandinavi e la severa etica del lavoro di Singapore, incarnata dall'attuale primo ministro, Lee Hsien Loong, figlio del fondatore dello stato Lee Kuan Yew. Obama, dice Goldberg, apprezza il modo di Lee Hsien Loong di governare – freddo e razionale, senza fuochi d'artificio e emotività non necessarie. Certo, resta il problema che Singapore non è uno stato completamente democratico. (AP Photo/Joseph Nair)

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Amici e nemici di Obama

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Justin Trudeau
Goldberg racconta che un funzionario del dipartimento di Stato americano ha descritto il nuovo primo ministro canadese come un "mini-Obama". Il predecessore di Trudeau, Stephen Harper, era un personaggio spigoloso, con forti tendenze di destra. Trudeau è già stato onorato con una cena di stato. Secondo Goldberg, Obama vede Trudeau come una sorta di fratello minore e sta attivamente cercando di fargli da mentore. (Paul Chiasson/The Canadian Press via AP)

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Amici e nemici di Obama

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Shinzo Abe
Secondo Goldberg, Obama ha una specie di "tocco magico" con gli "strani leader asiatici": più sono anziani più Obama diventa abile. Ma le relazioni con il primo ministro giapponese non sono mai decollate e i rapporti tra i due sono rimasti freddi. Quando Obama ha visitato il Giappone, Abe lo ha invitato a mangiare in un famoso ristorante di sushi, sperando di riuscire a sfruttare l'atmosfera informale, ma Obama – a quanto pare – ha rifiutato di fare conversazione, limitandosi a parlare di questioni commerciali e di difesa. (AP Photo/Lai Seng Sin)

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Amici e nemici di Obama

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Mohammed bin Zayed Al Nahyan
Il principe Mohammed bin Zayed Al Nahyan, chiamato spesso MBZ, è di fatto il leader degli Emirati Arabi Uniti ed è considerato da Obama il partner più affidabile del caotico Consiglio di Cooperazione del Golfo, l'organizzazione di cui fanno parte Arabia Saudita, Qatar, Kuwait, Oman e Bahrein. Ci sono parecchie differenze tra Mohammed bin Zayed Al Nahyan e Obama. Ad esempio Mohammed bin Zayed Al Nahyan, come molti altri leader del Golfo, accusa Obama di aver abbandonato il dittatore egiziano Hosni Mubarak, loro alleato. Goldberg dice però che Mohammed bin Zayed Al Nahyan rispetta l'intelligenza di Obama e che Obama considera Mohammed bin Zayed Al Nahyan il più abile e progressista tra i leader del Golfo (non che ci sia molta concorrenza). (AP Photo/Hassan Ammar)

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Amici e nemici di Obama

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Uhuru Kenyatta
I genitori di Uhuru Kenyatta (attuale presidente del Kenya) e quelli di Barack Obama si scontrarono quando il Kenya aveva appena conquistato l'indipendenza. Il padre di Kenyatta fu il primo presidente del paese e quello di Obama un giovane politico molto critico contro la corruzione: Obama fu poi escluso dall'apparato burocratico proprio per questa ragione. Il fatto che oggi Uhuru Kenyatta abbia difficoltà a rispettare i diritti umani, in particolare quelli degli omosessuali, ha reso le relazioni tra i due ancora più difficili. Ma Obama, se non altro, riconosce che Kenyatta ha compiuto sforzi, piuttosto intermittenti, per lottare contro la corruzione in Kenya. (AP Photo/Khalil Senosi)

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Amici e nemici di Obama

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Xi Jinping
L'attuale presidente della Cina è certamente un passo avanti per Obama rispetto al suo predecessore, Hu Jintao, che durante i meeting bilaterali aveva l'abitudine di leggere le dichiarazioni da alcuni foglietti (una volta Obama era così annoiato che ha avuto la tentazione di accendere l'iPad per mettersi a fare altro). Xi non è così noioso, ma è anche un avversario molto più complicato da gestire, in particolare sulla delicata questione delle isole contese nel mar della Cina meridionale.
(Minh Hoang/Pool Photo via AP)

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Amici e nemici di Obama

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Raúl Castro
Uno dei grandi risultati diplomatici ottenuti da Obama è la normalizzazione delle relazioni con Cuba, cominciata in un certo senso al funerale di Nelson Mandela, quando Obama strinse la mano di Castro. Obama, scrive Goldberg, considera Castro un dittatore, ma un dittatore che ha consapevolezza che il modello economico adottato dai cubani finora porterà Cuba alla rovina. (AP Photo/Moises Castillo, File)

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Amici e nemici di Obama

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Mahmoud Abbas
Secondo Obama, sono gli israeliani a dover fare il primo passo per risolvere la questione palestinese, per il semplice fatto che sono loro i più forti in campo. Obama ha più volte ripetuto agli israeliani che l'attuale presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, è il leader più moderato e aperto al compromesso che possono trovarsi davanti. Al di là di queste qualità, gli americani considerano Abbas un leader debole e poco creativo. Dal canto suo, Abbas considera Obama "tutto fumo e niente arrosto".(Franck Robichon/Pool Photo via AP)

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Amici e nemici di Obama

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Daniel Ortega
Il presidente del Nicaragua è per Obama una particolare versione di Hugo Chavez, ma senza tutti i fronzoli e le uniformi colorate che piacevano al presidente del Venezuela, morto nel 2013. Ortega era uno degli animatori di ALBA, un'alleanza anti-americana di governi sudamericani. La sconfitta della sinistra in molti paesi latini ha portato di recente a una crisi della stessa ALBA. (AP Photo/Pablo Martinez Monsivais)

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Amici e nemici di Obama

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Re Salman bin Abdulaziz al Saud
Quando ancora nel 2002 era un senatore dell'Illinois, Obama definì la dinastia regnante dell'Arabia Saudita "i nostri cosiddetti alleati". Da presidente ha ovviamente moderato le sue posizioni, ma privatamente continua a pensare che l'Arabia Saudita sia uno dei principali sponsor del fondamentalismo e della misoginia in tutto il mondo musulmano. Secondo funzionari dell'amministrazione Obama, comunque, gli al Saud non saranno più al potere tra dieci o quindici anni. (Michael Kappeler/picture-alliance/dpa/AP Images)

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Amici e nemici di Obama

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Abdel Fattah al Sisi
Goldberg racconta che se si vuole mettere di cattivo umore Obama la strada più semplice è dirgli che c'è in programma una riunione sulla situazione in Egitto. Per Obama, il presidente egiziano al Sisi è una versione peggiore del dittatore precedente, Hosni Mubarak, deposto nel 2011. Secondo Obama, al Sisi è meno astuto, più brutale e molto più spaventato, e ha innescato un ciclo di violenze e rappresaglie dalle conseguenze ancora poco chiare. (AP Photo/Julie Jacobson)

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Amici e nemici di Obama

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Recep Tayyip Erdoğan
Il presidente turco Erdoğan "ha deluso Obama come pochi altri", scrive Goldberg. La speranza di Obama era che Erdoğan potesse diventare un modello di leader religioso e moderato, in grado di conciliare islam, democrazia e sviluppo economico. Le cose sono però andate diversamente: la Turchia sta diventando uno stato sempre più violento e repressivo nei confronti dell'opposizione e delle minoranze interne.
(Kayhan Ozer, Presidential Press Service, Pool via AP)

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Amici e nemici di Obama

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Benjamin Netanyahu
A parte i leader di paesi con cui gli Stati Uniti non intrattengono relazioni diplomatiche, non c'è leader politico con cui Obama abbia relazioni peggiori di quelle che ha con il primo ministro israeliano Netanyahu. Secondo Obama, Netanyahu manca completamente del coraggio politico per fare scelte impopolari o necessarie (un funzionario della sua amministrazione ha definito Netanyahu un "cacasotto"). Da parte sua, Netanyahu vede Obama come un naif, illuso ed idealista, e quando lo incontra invece che dialogare con lui gli fa la lezioncina. Netanyahu ha anche compiuto un gesto senza precedenti quando un anno fa si è rivolto direttamente al Senato degli Stati Uniti per cercare di sabotare l'accordo sul nucleare iraniano. (CQ Roll Call via AP Images)

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Amici e nemici di Obama

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Ali Khamenei
Le relazioni tra Iran e Stati Uniti sono migliorate nel 2015, soprattutto grazie all'accordo sul nucleare iraniano. La Guida Suprema Ali Khamenei, secondo Goldberg, è il principale ostacolo a un ulteriore riavvicinamento tra i due paesi. Obama considera Khameni "un anziano e fragile antisemita" che si oppone al cambiamento e alla modernizzazione. È difficile che Obama decida di visitare l'Iran, come ha deciso di fare con Cuba, fino a che Khamenei resterà in vita. (Office of the Iranian Supreme Leader via AP)

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Amici e nemici di Obama

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Vladimir Putin
Obama ha descritto il presidente russo come "non completamente stupido". Secondo Obama, uno dei principali problemi di Putin è che non distingue i suoi interessi da quelli della Russia, preferendo adottare pose da macho e bullo. Goldberg scrive che Putin non si sente spaventato da Obama, ma non sopporta quando Obama cerca di spiegargli cosa dovrebbe o non dovrebbe fare per il bene della Russia.
(AP Photo/Alexander Zemlianichenko, File)

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Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980