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La scena del crimine, fotografata

Messinscena dimostrativa del sistema di fotografia metrica di Bertillon, con un corpo a simulare il cadavere e l’apparecchiatura in posizione. (Rodolphe A. Reiss, 1925.; Collezione dell’Istituto di polizia scientifica dell’Università di Losanna, © R. A. REISS, coll. IPSC)

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La scena del crimine, fotografata

Messinscena dimostrativa del sistema di fotografia metrica di Bertillon, con un corpo a simulare il cadavere e l’apparecchiatura in posizione. (Rodolphe A. Reiss, 1925.; Collezione dell’Istituto di polizia scientifica dell’Università di Losanna, © R. A. REISS, coll. IPSC)

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Assassinio di Monsieur Canon, boulevard de Clichy, 9 dicembre 1914; protocollo di Alphonse Bertillon (© Archives de la Préfecture de police de Paris)

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L'assassinio di Madame Langlois, il caso di Puteaux del 5 aprile 1905; di Alphonse Bertillon (© Archives de la Préfecture de police de Paris)

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Viso, tracce di sangue e siero lasciate sulla fronte delle corone di spine nel negativo della Sacra Sindone, conservata a Torino. Tiraggio realizzato tramite l’ingrandimento del cliché di Giuseppe Enrie (Fondo Paul Vignon ©Institut catholique de Paris, Bibliothèque de Fels)

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La scena del crimine, fotografata

Particolare del negativo della Sacra Sindone conservata a Torino: mani, infiltrazione di siero sulle dita e in basso il sangue riportato decalcato dal fondo di una piega corrispondente al dorso della mano sinistra, nella regione del carpo. Traccia di un foro dovuto a un chiodo vagamente poligonale dai 6 ai 7 millimetri di spessore. Tiraggio realizzato tramite l’ingrandimento del cliché di Giuseppe Enrie (Fondo Paul Vignon ©Institut catholique de Paris, Bibliothèque de Fels)

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La scena del crimine, fotografata

Una parte di Scena del crimine è dedicata a 79 fotografie realizzate tra il 1937 e il 1938, il periodo del "Grande Terrore" nell'Unione Sovietica. Si tratta delle ultime immagini di persone condannate a morte per crimini di stato. Questa è Marfa Ilinitchna Riazantseva, russa, nata nel 1866 nel villaggio di Kosafort, nei pressi di Makhatchkala, Daghestan. Arrestata il 27 agosto 1937. Condannata a morte l’8 ottobre 1937. Giustiziata l’11 ottobre 1937. Riabilitata nel 1989. (© Archivi Centrali FSB e Archivi Nazionali della Federazione Russa GARF, copie pubblicate dagli archivi dell’Associazione Internazionale Memorial)

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La scena del crimine, fotografata

Alekseï Grigorievitch Jeltikov, russo, nato nel 1890 nel villaggio di Demkino, regione di Riazan. Studi elementari. Lascia il Partito Comunista nel 1921 perché in disaccordo con la Nuova Politica Economica (NEP). Fabbro presso l’officina metro di Mosca. Arrestato l’8 luglio 1937. Condannato a morte il 31 ottobre 1937, giustiziato il giorno seguente. Riabilitato nel 1957. (© Archivi Centrali FSB e Archivi Nazionali della Federazione Russa GARF, copie pubblicate dagli archivi dell’Associazione Internazionale Memorial)

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Modello del riattamento del tribunale di Norimberga dell'estate del 1945, realizzato dall'architetto Dan Kiley.

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Gli imputati del Processo di Norimberga, nel 1945.

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Ritratto di Josef Mengele proveniente dagli archivi delle SS sovrapposto all'immagine del cranio di Wolfgang Gerhard (il nome falso di Mengele in Brasile). Queste immagini riportano le annotazioni del medico legale Richard Helmer che nel 1985 fu incaricato di scoprire se il cranio appartenesse davvero a Mengele. (© Behördengutachten i.S. von 256 StPD, Lichtbildgutachten Mengele, Josef, geb. 16.03.11 in Güzburg. Bundeskriminalamt, Wiesbaden, June, 14, 1985, courtesy Maja Helmer)

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Montaggio video prodotto usando fotografie di Mengele e del suo cranio nella dimostrazione per sovrapposizione di Richard Helmer, Medical-Legal Institute Labs, San Paolo, Brasile, giugno 1985. (© Richard Helmer, courtesy Maja Helmer, 1985)

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La scena del crimine, fotografata

Fotogramma estratto da Decoding video testimony, Miranshah, Pakistan, 30 marzo, 2012 (© Forensic Architecture en collaboration avec SITU Research)

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La scena del crimine, fotografata

Fotogramma estratto da Decoding video testimony, Miranshah, Pakistan, 30 marzo, 2012 (© Forensic Architecture en collaboration avec SITU Research)

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La scena del crimine, fotografata

Tra il 1992 e il 1993 Middle East Watch e Medici per i Diritti Umani portarono alla luce alcune fosse comuni a Koreme, nel Kurdistan iracheno, villaggio che fu distrutto dall'esercito iracheno durante l'operazione Anfal nel 1988. In questa immagine le tombe A-Sud, giugno 1992 (© Susan Meiselas/Magnum Photos)

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Rilievo cartografico con scala e orientamento delle tombe A-Sud, livello 2, realizzato dalla squadra di archeologi membri dell’equipe medico-legale della missione Middle East Watch e Medici per i Diritti Umani, maggio-giugno 1992
(© James Briscoe per Human Rights Watch e Physicians for Human Rights, 1993)

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La scena del crimine, fotografata

Lo studio di alcune fotografie aeree del Deserto del Negev ha permesso di sostenere le rivendicazioni territoriali di un gruppo di beduini che Israele ha scacciato più volte dall'area. In questa immagine, zona d’al’-Araqi, nel deserto del Negev, nella serie di fotografie aeree realizzate dalla RAF Palestine Survey, 5 gennaio 1945. Il cimitero di al-Türi è situato sulla linea rossa n°14 in alto, nell’angolo a sinistra. (© A British Survey of Palestine, 1947)

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Cimitero al-Türi, al-‘Araqïb, Fazal Sheikh, 9 ottobre 2011. Le tombe al centro del cimitero sono le più vecchie e datate prima della formazione dello stato d’Israele
(© Fazal Sheikh)

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Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980