Chi è Joy Mangano, a cui è ispirato il film “Joy”

È nei cinema dal 28 gennaio: come andò davvero la vita della casalinga diventata ricca grazie a un mocio? Quanto di quello raccontato dal film è vero?

("Joy")
("Joy")

Il 28 gennaio è uscito nei cinema italiani Joy, il film di David O. Russell con Jennifer Lawrence protagonista. Il film è ispirato alla storia vera di Joy Mangano, la donna che inventò il Miracle Mop – un innovativo tipo di mocio – e riuscì a diventare un’imprenditrice di successo. Del cast del film fanno parte anche Robert De Niro e Bradley Cooper che hanno già recitato insieme a Lawrence in due film di Russell: American Hustle – L’apparenza ingannaIl lato positivo – Silver Linings Playbook. Joy Mangano è interpretata da Jennifer Lawrence: per chi ha già visto il film e vuole saperne di più e per chi invece deve decidere se andare a vederlo, vale la pena raccontare la storia di Joy Mangano così come è stata davvero, visto che il film si prende più libertà.

Nel film ci sono molte cose che non si riferiscono né alla vita privata di Mangano né al suo successo imprenditoriale, ha detto di essere molto contenta del film ispirato alla sua storia; intervistata da Time Lawrence ha però spiegato che solo il 50 per cento del film è ispirato alle vicende di Mangano: la restante metà arriva “dall’immaginazione di David [O. Russell] e dalle molte e coraggiose donne che lo hanno ispirato”. Il Time ha scritto che solo le premesse del film sono fedeli alla storia vera e il New Yorker ha sintetizzato il film dicendo che è un «turbolento punto di vista comico – basato su una storia vera – della storia piena di difficoltà della scalata di un’imprenditrice verso il successo».

Joy ManganoJoy Mangano (Evan Agostini/Invision/AP)

Mangano è nata a New York nel 1956, figlia di due italo-americani; è cresciuta ad Huntington, un comune degli Stati Uniti al centro di Long Island. Le principali biografie su Mangano raccontano che già durante l’adolescenza fece la sua prima “invenzione”: pare che ideò un collare luminoso per evitare che cani e gatti venissero investiti di notte. Un prodotto simile fu messo in commercio un anno dopo da un’altra società, che si dice riuscì a battere sul tempo Mangano. A differenza di quanto succede in Joy, Mangano iniziò e completò gli studi e nel 1978 riuscì a laurearsi in gestione aziendale alla Pace University di New York. Dopo la laurea fece alcuni lavori: fu per esempio cameriera e lavorò per una compagnia aerea occupandosi di gestire le prenotazioni per i voli.

All’università Mangano incontrò Anthony Miranne: i due si sposarono, ebbero tre figli (in Joy i figli sono solo due) e divorziarono. Per seguire i figli Mangano abbandonò il lavoro. Occupandosi dei lavori di casa e in particolare delle pulizie, ebbe la sua seconda idea di business dopo quella del collare: nel 1990 pensò a un innovativo tipo di mocio e investendo i suoi risparmi e altri soldi che riuscì a farsi prestare – alcune decine di migliaia di dollari – realizzo i primi modelli del Miracle Mop, “il mocio miracoloso”.

Il Miracle Mop era leggero, maneggevole e aveva un’innovativa peculiarità: i circa 300 fili di cotone che servivano a pulire i pavimenti potevano essere comodamente strizzati nell’apposito secchio, senza bisogno di bagnarsi o sporcarsi le mani. Per i primi mesi Mangano vendette la sua invenzione porta a porta, partecipando a fiere locali di Long Island e mettendosi in contatto con piccoli negozi della zona. Ed è vero, come si vede nel film, che Mangano realizzò i primi modelli di Miracle Mop nel negozio del padre, che in Joy è interpretato da De Niro.

La svolta che permise al Miracle Mop di diventare famoso e diffuso negli Stati Uniti e poi nel mondo arrivò però negli anni Novanta, grazie alla televisione. Il discreto successo locale del Miracle Mop permise a Mangano di mettersi in contatto con QVC, un canale di televendite che mise in onda delle pubblicità-dimostrazioni sul funzionamento del mocio. Le prime pubblicità del Miracle Mop avevano un problema, però: le dimostrazioni non erano fatte da Mangano e gli acquisti di Miracle Mop furono pochi. Si decise – non è ben chiaro con che modalità e su iniziativa di chi – di provare a usare Mangano e farla diventare la protagonista delle televendite. I risultati furono ottimi: Time scrive che la prima volta che Mangano dimostrò in tv l’uso dei suo Miracle Mop arrivarono circa 18mila ordini.

Da quei 18mila ordini in poi la storia di Mangano è stata quella di una imprenditrice “che si è fatta da sola” e che da un’idea ha creato una società di successo ed è diventata – anche prima del film – un volto piuttosto famoso delle televendite statunitensi. È vero, come si vede nel film, che nel 1999 Mangano ha venduto la società da lei creata, la Ingenious Designs; non è vero (o comunque non ci sono informazioni chiare a riguardo) che, come invece fa vedere Joy, Mangano è cresciuta con una madre dipendente dalle soap opera e con una sorella gelosa e vendicativa.

Tornando alla vera vita di Mangano: nel 2005 è stata giudice del programma tv statunitense Made in the USA, nel 2009 ha aperto a Huntington un ristorante (il Porto Vivo) e dal Miracle Mop in poi ha ideato molte altre cose. Vanity Fair scrive che Mangano è proprietaria di oltre 100 brevetti, alcuni dei quali hanno portato a prodotti molto venduti. Il più famoso e remunerativo, a parte il Miracle Mop, è quello degli Huggable Hungers, grucce particolarmente funzionali. Mangano continua a vendere i suoi prodotti in tv e ora anche su internet, tramite HSN (Home Shopping Network), un canale di televendite quotato alla borsa di New York. Si stima che Mangano abbia un patrimonio di circa 50 milioni di euro.