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  • Venerdì 29 gennaio 2016

Il manoscritto del Padrino all’asta

Una casa d'aste di Boston batterà all'asta i materiali preparatori del romanzo di Mario Puzo, le sceneggiature corrette da Francis Ford Coppola e anche una lettera a Marlon Brando

Photo Courtesy: Estate of Mario Puzo
Photo Courtesy: Estate of Mario Puzo

Il 18 febbraio la casa d’aste americana RR Auction di Boston batterà all’asta tutto l’archivio privato dello scrittore italo americano Mario Puzo (1920-1998), autore del romanzo Il Padrino che originò la famosa trilogia di film, di cui lo stesso Puzo sceneggiò i primi due episodi insieme al regista Francis Ford Coppola. L’archivio è contenuto in 45 scatoloni riempiti in oltre 50 anni di attività e ha un valore stimato è di circa 525 mila euro. La parte più importante dell’archivio riguarda gli anni in cui Puzo scrisse Il Padrino: ci sono migliaia di pagine di manoscritti, appunti, correzioni, bozze di sceneggiatura e lettere che raccontano come è stato scritto il libro e come poi è stato adattato per sceneggiare i film

Tra gli oggetti che verranno messi all’asta c’è anche il manoscritto originale del romanzo, che era lungo 744 di pagine e originariamente era intitolato Mafia. Puzo iniziò a scrivere il libro nel 1965 e lo pubblicò negli Stati Uniti nel 1969. La prima edizione italiana, pubblicata dalla casa editrice Dall’Oglio, è del 1970. Negli anni Sessanta Puzo – che lavorava come giornalista nel New Jersey – si ritrovò spesso ad avere bisogno di soldi a causa delle perdite al gioco d’azzardo. Nel 1965 presentò un estratto di 10 pagine alla casa editrice G.P. Putnam’s Sons – ancora oggi attiva nel gruppo Penguin –  e la convinse a dargli un anticipo di 5 mila dollari. Due anni più tardi, vendette alla Paramount Pictures per soli 12 mila e 500 dollari l’opzione sui diritti cinematografici del romanzo, non ancora pubblicato. Era una cifra bassissima per una sceneggiatura media, ma Puzo era di nuovo in difficoltà economiche e così accettò. Il resto è noto: il libro fu pubblicato nel 1969 e divenne un bestseller tradotto in molte lingue. Puzo collaborò con la Paramount alla sceneggiatura del film, che sarebbe stato girato da un giovane e promettente regista, Francis Ford Coppola, che come Puzo si decise ad accettare soltanto perché aveva bisogno di soldi. Il Padrino uscì nel 1972 e vinse tre Oscar: per il miglior film, per il migliore attore a Marlon Brando, e per la migliore sceneggiatura originale a Francis Ford Coppola e, appunto, Mario Puzo. Lo stesso avvenne nel 1975 per Il Padrino parte II che di Oscar ne vinse sei, tra cui ancora quello per la migliore sceneggiatura. Il terzo episodio uscì nel 1990, senza la collaborazione di Mario Puzo. (Il 26 gennaio è morto a 94 anni Abe Vigoda, l’attore che nei primi due episodi del Padrino interpreta la parte di Tessio, vecchio amico e alleato di Don Vito Corleone.)

Il romanzo comprende la storia di tutti e tre i film, per cui il lavoro di adattamento cinematografico fu molto impegnativo. Tra i pezzi che verranno battuti all’asta ci saranno anche le sceneggiature battute a macchina e corrette a mano da Puzo e Coppola. In una bozza Puzo discute con Coppola su una delle battute più famose della trilogia. La scena, che si trova del primo film, è quella in cui vengono recapitati dei pesci morti a casa di Luca Brasi. La battuta, pronunciata da Clemenza è: “È all’uso calabrese. Significa che Luca Brasi dorme coi pesci”. Nella nota scritta a mano, Puzo suggerisce una versione più sfumata della frase – “Luca è con i pesci” – ma per un’immagine più forte, cioè che la regia inquadri Brasi sul fondo dell’oceano.

Nella collezione ci sono anche alcuni schemi realizzati da Puzo per chiarire le dinamiche tra le famiglie mafiose e gli intrecci temporali della trama. Tra i vari oggetti, c’è la macchina da scrivere Olimpia del 1965 con cui Puzo scriveva abitualmente e molte lettere. In una del marzo del 1970 si scusa con Marlon Brando perché la Paramount non si era convinta di scegliere l’attore – famoso per la difficoltà a essere gestito sul set – per il ruolo di Vito Corleone come da Puzo suggerito: “Mi dispiace di averti fatto perdere del tempo. Penso ancora che sarebbe stata una buona idea”. Successivamente la Paramount cambiò idea e scritturò Brando per il ruolo, con cui vinse il Premio Oscar come miglior attore protagonista.

Dopo Il Padrino Puzo pubblicò altri dieci romanzi. L’ultimo – La famiglia – è stato pubblicato da Sonzogno nel 2003, dopo la morte di Puzo avvenuta nel 1999.