• Moda
  • Lunedì 11 gennaio 2016

Cose di André Courrèges che portiamo ancora oggi

Lo stilista francese morto la scorsa settimana ha reso famosa la minigonna, ha inventato i leggings, i go-go boots e gli occhiali che aveva Miley Cyrus agli ultimi MTV Awards

di Enrico Matzeu – @enricomatzeu

André Courrèges e una modella con un abito haute couture della collezione 1967/68.
(AFP/Getty Images)
André Courrèges e una modella con un abito haute couture della collezione 1967/68. (AFP/Getty Images)

La notte del 7 gennaio è morto lo stilista francese André Courrèges, che era nato a Pau, in Francia, nel 1923. Aveva 92 anni ed era malato di Parkinson, come ha scritto in un comunicato stampa la casa di moda Courrèges, fondata dallo stilista nel 1961 ma guidata dal 2010 dagli imprenditori Jacques Bungert e Frédéric Torloting. Courrèges è considerato uno degli stilisti più importanti degli anni Sessanta e Settanta: ha introdotto novità importanti nella moda femminile, come la minigonna, l’abitino bianco e gli stivaletti con il tacco basso.

André Courrèges a differenza di molti stilisti suoi contemporanei non studiò moda ma si laureò in ingegneria civile; la sua formazione da stilista avvenne per circa dieci anni, dal 1950, nell’atelier dello stilista Cristobal Balenciaga a Parigi. Lo stile di Courrèges era considerato futuristico, perché disegnava abiti fatti con materiali all’epoca innovativi e inusuali, come il Pvc e la pelle in vernice. Sceglieva colori molto vivaci, come il rosso e l’arancione, e linee semplici e dritte che cambiarono la tradizionale visione della silhouette femminile, che prima esaltava le curve delle donne. Per la sua capacità di sperimentare e per le innovazioni stilistiche fu accostato a Pierre Cardin, Emanuel Ungaro, Paco Rabanne ed Emilio Pucci.

Courrèges si ispirò spesso a figure extraterrestri e a paesaggi lunari, tanto che nel 1964 fece uscire la “Moon Girl Collection”, una collezione ispirata alla luna, con abiti e gonne a trapezio, giacchini squadrati e i famosi go-go boots, gli stivaletti bianchi dal tacco basso che da qualche anno sono tornati di moda, rilanciati da altri stilisti. Il suo stile rappresentava il mito del futuro e della conquista dello spazio, per questo disegnava spesso sui vestiti lune e stelle stilizzate, oppure oblò che si aprivano sui mini abiti.

I go-go boots

La giornalista di moda Alice Pfeiffer racconta in un articolo su Le Monde i nuovi capi e accessori che Courrèges introdusse nel guardaroba femminile, a partire dalla minigonna: si racconta che venne inventata dalla stilista inglese Mary Quant ma che divenne famosa grazie a Courrèges che la introdusse nelle sfilate di haute couture. Courrèges è anche l’inventore dei fuseaux, una via dimezzo tra i collant e i pantaloni, portati come una seconda pelle. Nel 1965 lanciò le famose Lunettes Eskimo, occhiali da sole con lenti molto grandi e una fessura sottile al centro a ricordare una palpebra socchiusa. Uno dei suoi capi più distintivi è la “petite robe blanche”, ovvero il mini abito bianco, che propose in molte collezioni e che divenne comunissimo tra le donne negli anni Settanta.

Alcune creazioni di André Courrèges, tra cui le Lunettes Eskimo

Courrèges fu innovativo anche nel modo in cui presentava le sue creazioni. All’epoca infatti gli stilisti lo facevano con defilé nei propri atelier, mentre Courrèges iniziò a servirsi di filmati girati in luoghi famosi di Parigi o in scenari ispirati a film, come “2001: Odissea nello Spazio” di Stanley Kubrick. Tra i suoi clienti più famosi c’erano la cantante Françoise Hardy, la modella Twiggy, le attrici Mireille Darc, Catherine Deneuve e Audrey Hepburn, per la quale Courrèges disegnò gli abiti del film Due per la strada, in cui la vestì con uno stile molto diverso da quello bon ton a cui tutti erano abituati. In Italia lo stile di Courrèges era particolarmente apprezzato da Gianni e Marella Agnelli.

Nel 1994 Courrèges si ritirò dal lavoro di stilista e la moglie Coqueline Courrèges prese in mano la direzione artistica dell’azienda fino al 2000. Nel 2010 venne acquistata dai soci Jacques Bungert e Frédéric Torloting, che ora sono entrambi co-presidenti dell’azienda. Hanno cercato di rilanciare il marchio collaborando con il brand di accessori Eastpak, con l’azienda di acqua Evian e con quella di cosmetici Estée Lauder, attraverso collezioni disegnate da un team creativo interno alla maison. Nel maggio 2015 Bungert e Torloting hanno affidato la direzione artistica al duo di stilisti Sebastien Meyer e Arnaud Vaillant, che a settembre hanno presentato la loro prima collezione, quella per la primavera/estate 2016, caratterizzata da body attillati e giubbini in pelle che nei colori e nelle forme rievocavano lo stile di Courrèges.

Audrey Hepburn vestita da Courrèges

Meyer e Vaillant avevano in precedenza fondato l’azienda Coperni, che hanno poi messo da parte per dedicarsi totalmente al nuovo lavoro. Jacques Bungert ha spiegato al giornale di moda Women’s Wear Daily di averli scelti perché «sono incredibilmente talentuosi. Hanno lanciato la propria azienda, il che significa che considerano sia gli aspetti creativi che quelli commerciali nelle cose che fanno, come la vestibilità di ciò che creano. Dal loro lavoro si vede che sono molto appassionati di tessuti e questo è importante per noi, perché da Courrèges il tessuto è il re».