Dipinto di un seno del 1828

La storia affascinante di "Beauty Revealed", un piccolissimo autoritratto realizzato con una tecnica particolare

“Beauty Revealed: Self Portrait” di Sarah Goodrich in esposizione al Metropolitan Museum of Art di New York
“Beauty Revealed: Self Portrait” di Sarah Goodrich in esposizione al Metropolitan Museum of Art di New York

L’Economist ha raccontato la storia di una delle opere d’arte più particolari dell’enorme collezione del Metropolitan Museum of Art di New York: Beauty Revealed: Self Portrait, un ritratto in miniatura di un seno femminile, considerato un pezzo unico nella storia dell’arte degli Stati Uniti. Fu dipinto nella Boston puritana del Diciannovesimo secolo e l’Economist dice che in un certo senso è il primo “boobs selfie”, il selfie di un seno.

Beauty Revealed: Self Portrait (in italiano, “Bellezza rivelata: autoritratto”) è un dipinto realizzato ad acquerelli su un piccolo pezzo d’avorio: è alto 6,7 centimetri e largo 8. Il piccolo dipinto raffigura un seno femminile “incorniciato” da un tessuto bianco, che secondo l’articolo dell’Economist restituisce perfettamente l’idea di un gioiello appena scoperto. Anche i dettagli della pittura rendono il ritratto affascinante: un seno è più rotondo dell’altro e la pelle sembra quella di una persona che ha i brividi.

Il ritratto è stato realizzato con la tecnica dei ritratti in miniatura, importata dagli artisti europei che avevano studiato le tecniche della miniatura medioevale. I ritratti in miniatura furono riscoperti e tornarono di moda nel Diciottesimo secolo, non casualmente nello stesso periodo in cui vennero pubblicati molti studi su nuove tecniche di pittura e di studio della luce: il più importante fu il trattato di Isaac Newton Opticks. Diventarono molto popolari negli Stati Uniti nel Diciannovesimo secolo, durante un periodo di benessere economico e forti valori tradizionali. I ritratti all’epoca venivano commissionati agli artisti ed erano usati come fotografie di famiglia, per ricordarsi di avvenimenti importanti come nascite e matrimoni. I piccoli dipinti venivano tenuti in cassetti o indossati: erano incastonati in piccole catene che gli uomini tenevano dentro la giacca e le donne all’interno del corpetto. In quegli anni i migliori artisti americani viaggiarono molto in Europa per imparare le tecniche della pittura miniata, tuttavia negli Stati Uniti era molto raro che gli artisti dipingessero temi anche vagamente erotici. Gli artisti viaggiavano di città in città con i loro attrezzi da lavoro: una scrivania portatile, gli acquerelli, i pennelli fatti a mano e le loro “tele”, che erano spesso pezzi di legno, di vetro o di rame, oppure – come nel caso di Beauty Revealed – sottili scaglie di avorio.

A rendere ancora più particolare Beauty Revealed è che fu dipinto da una donna: Sarah Goodridge. Goodridge nacque nel 1788 nelle campagne del Massachusetts e, secondo la sua famiglia, imparò a dipingere disegnando figure scavando la corteccia delle betulle. Goodridge si spostò poi a Boston, che all’epoca era la città degli artisti americani, e diventò apprendista di Gilbert Stuart, un famoso ritrattista. Lì imparò la tecnica per tagliare l’avorio e i passaggi per riuscire a dipingere su una superficie così scivolosa: l’avorio deve essere scaldato, levigato, sabbiato e infine trattato con la gomma arabica. Imparò come diluire i colori senza eccedere per evitare di farli scivolare dall’avorio.

A testimonianza del talento di Goodridge, l’Economist racconta che il suo maestro Stuart rimase così colpito da un ritratto di sé realizzato da Goodridge che lo regalò alla moglie. Successivamente Goodridge riuscì ad aprire un proprio studio e tra i ritratti commissionati con i quali pagava le spese – due o tre ogni settimana – realizzò spesso autoritratti: uno di questi è in esposizione al Museum of Fine Arts di Boston. A Boston conobbe molti artisti e seguì le mode e le polemiche del posto: probabilmente vide e sentì parlare del dipinto di John Vanderlyn Ariadne Asleep on the Island of Naxosche raffigura una donna completamente nuda e destò molto scalpore quando venne mostrato a New York e Boston nel 1826, appena due anni prima che Goodridge realizzasse Beauty Revealed.

In quegli anni Goodridge divenne famosa: gli altri artisti la ammiravano molto e le sue opere venivano vendute in tutti gli Stati Uniti a collezionisti e appassionati. Uno dei suoi clienti e mecenati più affezionati fu Daniel Webster, un politico e oratore molto famoso che nella sua carriera fu senatore e Segretario di stato. Goodridge e Webster si incontrarono per la prima volta nel 1819, quando Webster commissionò un ritratto all’allora maestro di Goodridge. Da quel momento i due iniziarono una fitta corrispondenza: nelle loro 44 lettere che sono state trovate e conservate, frasi come “per sempre tuo” suggeriscono che tra i due ci fosse un rapporto più profondo rispetto a quello professionale. La loro corrispondenza non si interruppe mai, neanche dopo il secondo matrimonio di Webster nel 1829 e i suoi successivi problemi finanziari. Goodridge continuò a ritrarre Webster e i suoi figli e li aiutò anche con dei prestiti fino alla morte per infarto nel 1853; un anno dopo morì anche Webster, a causa di un’emorragia cerebrale dopo esser caduto da cavallo. Quando i familiari di Webster misero in ordine i suoi effetti personali trovarono in un cassetto due regali da parte di Goodridge: una delle sue scatole di pennelli e proprio Beauty Revealed.