La Borsa della Giamaica è quella andata meglio nel 2015

È cresciuta dell'80 per cento, un risultato sorprendente: c'entrano alcune aziende straniere e i giamaicani che vivono all'estero

Kingston, Giamaica. (Ryan Pierse/Getty Images)
Kingston, Giamaica. (Ryan Pierse/Getty Images)

Nel 2015 la Borsa della Giamaica, il Jamaica Stock Exchange, è cresciuta dell’80 per cento: è stato il mercato azionario che è cresciuto di più al mondo. Per dare un’idea, la Borsa di Milano – che è una di quelle andate meglio in Europa – è cresciuta del 13 per cento; quella di Londra ha perso circa l’1,5 per cento, quella tedesca ha guadagnato circa il 10 per cento. In Giamaica il mercato finanziario è molto piccolo: sempre per dare un’idea, la Borsa di Milano vale in totale 645 miliardi di dollari – cioè servirebbe questa cifra per comprare tutte le azioni e gli altri prodotti che vengono scambiati – mentre quella della Giamaica vale circa 5,3 miliardi di dollari. La Giamaica ha 2,8 milioni di abitanti e un PIL di 15,5 miliardi di dollari (quello italiano è di circa 2mila miliardi). I risultati della Borsa giamaicana sono anche una cosa piuttosto sorprendente, che non era mai accaduta prima: nel 2014, per esempio, aveva perso il 5 per cento del suo valore, nel 2013 il 13 per cento.

La Giamaica ha avuto dei grossi problemi di debito pubblico negli ultimi anni: dal 2010 ad oggi ha dovuto ristrutturare due volte il suo debito – cioè ha dovuto cambiare le condizioni per restituirlo, perché non riusciva a pagarlo – e al momento è aiutata da un piano di prestiti del Fondo Monetario Internazionale. L’economia giamaicana sta andando però sempre meglio: quest’anno il tasso di crescita del PIL è stato attorno all’1,4 per cento, circa la metà delle 60 società quotate in borsa hanno visto i loro profitti crescere di più del 10 per cento e per otto di loro la crescita è stata di più del 100 per cento (vuol dire che i loro profitti sono più che raddoppiati nel 2015).

Molta della crescita del mercato finanziario della Giamaica è stata trascinata da alcune acquisizioni di società giamaicane da parte di grandi aziende straniere: a dicembre Heineken, produttore di birra olandese, ha comprato la giamaicana Red Stripe per circa 780 milioni di dollari. Anche i giamaicani che vivono all’estero hanno dato una mano all’economia nazionale: nel 2015 sono stati inviati in Giamaica circa 1,9 miliardi di dollari secondo la Banca Centrale del paese.

La crescita dovrebbe continuare anche nel 2016, grazie ad un’ulteriore liberalizzazione del mercato azionario: il ministero delle Finanze ha annunciato che ridurrà la sua quota di proprietà nelle società che producono energia, vendendo grandi quantità di azioni ma mantenendo il controllo dell’azienda.