Cos’è “YouTube Red”, la versione di YouTube a pagamento

Costa 9,99 dollari al mese, rimuove tutte le pubblicità dal sito e dà l'accesso ad alcuni contenuti in esclusiva

YouTube ha annunciato un nuovo servizio a pagamento per vedere i suoi video senza gli annunci pubblicitari, quelli che compaiono prima della loro riproduzione o in sovrimpressione durante lo streaming dei contenuti. Il nuovo sistema si chiama YouTube Red ed era stato anticipato dai media statunitensi già un anno fa, ma ha richiesto a Google (che controlla YouTube) più tempo del previsto per essere realizzato. Il costo dell’abbonamento mensile a YouTube Red è di 9,99 dollari, ma per ora esiste solo negli Stati Uniti. Sarà esteso in futuro anche ad altri paesi, ma per ora l’azienda non ha dato molti dettagli in più. Chi non vuole pagare i 9,99 dollari potrà continuare a utilizzare YouTube come al solito, quindi con le pubblicità, ma non potrà accedere ad alcuni contenuti speciali che saranno prodotti dai canali più seguiti del sito.

Robert Kyncl, il capo di YouTube, ha spiegato che negli ultimi mesi “le persone hanno iniziato a iscriversi ai servizi in abbonamento a pagamento su Internet a un ritmo incredibile”, alludendo a diverse opzioni per ottenere contenuti in streaming come Spotify e Apple Music per la musica, o Hulu e Netflix per i film e le serie tv. YouTube Red vuole aggiungersi in questo settore, ma non necessariamente per fare concorrenza diretta agli altri servizi: i suoi video in esclusiva – “YouTube Originals” – saranno creati soprattutto dai più famosi canali di YouTube, con la collaborazione di registi e attori di Hollywood, mentre ci saranno meno contenuti come film e serie televisive del resto già disponibili su altre piattaforme. Parte del denaro ricavato con gli abbonamenti sarà girato direttamente ai produttori di contenuti su YouTube, per riconoscere il loro lavoro e per convincerli a restare sul sito e a contribuire al suo successo.

Durante la presentazione del nuovo servizio, Kyncl ha detto che il numero di inserzionisti su YouTube è aumentato del 40 per cento rispetto allo scorso anno, e che i 100 principali inserzionisti del sito hanno aumentato la loro spesa del 60 per cento per farsi più pubblicità tra un video e l’altro. Gli annunci pubblicitari rimangono – e saranno ancora a lungo – la principale fonte di ricavo per YouTube, anche se è impossibile stabilire con certezza quanto frutti all’azienda: Google non dà informazioni sulle sue singole divisioni, fornendo solo dati complessivi su ricavi e utili. Le stime sulla resa di YouTube variano molto a seconda degli analisti, ma si pensa che i ricavi siano attestati tra i 5 e i 10 miliardi di dollari l’anno. Secondo eMarketer, di solito affidabile su questi calcoli, quest’anno YouTube raccoglierà dalla pubblicità circa 9,5 miliardi di dollari.

YouTube Red è nato dalla necessità di offrire un’alternativa al numero crescente di utenti che chiedono la possibilità di accedere a contenuti senza il fastidio delle pubblicità, ma al tempo stesso evitando sistemi più drastici come gli ad-block per escludere le inserzioni pubblicitarie su cui la maggior parte dei siti basa il proprio modello di business. Per stessa ammissione dei responsabili di YouTube, è probabile che per un bel pezzo YouTube Red sia utilizzato da un numero molto ridotto di utenti, mentre la maggior parte continuerà a usare la versione classica del sito con le sue pubblicità. Il numero contenuto di abbonati permetterà comunque di testare la piattaforma e di calibrare meglio l’offerta dei contenuti extra.

Con un abbonamento a YouTube Red gli utenti avranno comunque qualche vantaggio in più oltre la semplice rimozione delle pubblicità. Avranno completo accesso a YouTube Music, il servizio per vedere video musicali senza interruzioni e con la possibilità di creare playlist (già a pagamento da qualche mese), e attraverso l’applicazione per smartphone e tablet potranno scaricare i video per vederli offline, quando ci si trova senza una connessione disponibile. Altre opzioni saranno aggiunte nei prossimi mesi.

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YouTube ha fatto di tutto per convincere i produttori di contenuti a continuare a offrire nuovi video sul suo sito, almeno stando alle testimonianze raccolte dal New York Times. Alcuni responsabili di grandi emittenti televisive negli Stati Uniti hanno detto di avere ricevuto pressioni molto forti per partecipare al nuovo servizio, ricevendo avvertimenti del tipo: se non vi metterete a offrire contenuti in esclusiva per YouTube Red, potrebbero esserci ripercussioni sull’offerta dei vostri contenuti sulla versione classica di YouTube con le pubblicità. Un portavoce di YouTube ha dato una versione più morbida dicendo di avere raggiunto “molti progressi lavorando a stretto contatto e collaborando con i nostri creatori di contenuti grandi e piccoli”. Gli accordi sono stati stretti con circa il 98 per cento dei principali partner di YouTube.

YouTube ha deciso di chiamare il suo nuovo prodotto in abbonamento Red dopo molte valutazioni, ha spiegato uno dei responsabili dell’iniziativa: “Scegliere un nome per un prodotto è sempre una sfida. Parlando con i nostri utenti e fan, ci siamo accorti che la parola “rosso” (“red” in inglese) viene spesso associata all’idea di YouTube”. Il logo del sito è di quel colore e negli ultimi tempi Google lo ha usato molto, anche per la nuova grafica delle sue applicazioni mobili. Come fanno notare su The Next Web, però, il nome ricorda comunque molto quello del sito di video porno in streaming RedTube, cosa che potrebbe portare a qualche beneficio per chi lo cerca su Google e si ritrova invece davanti l’opzione per una versione di YouTube a pagamento. I responsabili di YouTube Red non sembrano aver dato molto peso alla cosa: “Non siamo così preoccupati per quell’altro sito”.