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La mostra di “Umani a Milano” alla Darsena
Stefano d'Andrea, l'ideatore di Umani a milano, fotografato da Viola, una bambina di 7 anni.
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
Stefano d'Andrea, l'ideatore di Umani a milano, fotografato da Viola, una bambina di 7 anni.
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
La sfida più difficile è stata trovare un equilibrio che mi permettesse di stare bene senza rinunciare né ad essere marocchina né ad essere italiana. A volte credevo che non fosse possibile trovare un punto d'incontro tra queste due realtà che mi appartengono in egual misura. Ora ho fatto miei i valori migliori di entrambe.
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
“Qual è la cosa bella del personaggio da cui sei travestito?”
“Salvador è un Gunzerker di Borderlands 2; è basso ma grosso e ha un sacco di armi e le usa sempre in coppia (un combattente per la libertà lotta contro le multinazionali imperialiste, ndr) e soprattutto è un figo della madonna.”
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
“Ciao sei di Milano?”
“No, io sono sardo e sto per partire per la Sicilia con il camper, siamo un gruppo di artisti di strada.”
“Ah, e tu cosa fai?”
“Marionettista, vado al caldo perché lavoriamo all'aperto.”
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
“Sono contento perché mia figlia si laurea, è brava, sta facendo psicologia in Bicocca. Io lavoro molto è vero, non sono tanto presente a casa, ma sono così orgoglioso di lei. In fondo anche lei si occupa di fiori, lavora per un'associazione che offre aiuto alle donne maltrattate.“
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
Totale assenza di linguaggio comune. Sic.
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
“Che bella la sua bicicletta.”
“Mi è arrivata di quarta mano, è olandese e senza forcelle e in questo spazio posso metterci mio figlio in piedi tra me e il manubrio. È molto solida e comoda.”
“Se posso chiedere, quella spada?”
“Di mio figlio appunto, l’ha usata per una recita natalizia.”
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
“Sai qual è l'invenzione che oggi più ringrazio?”
“Quale?”
“Il correttore per le occhiaie.”
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
Questa è la storia di un architetto molto gentile ma anche molto attento. Il secondo, in tutta la storia di Umani a Milano, che, prima di farsi fotografare, ha voluto verificare sul suo smartphone che UAM esistesse davvero. L'altra persona era stata una simpatica fiorista vicino all'Arena. A tutti e due va il mio plauso perché quando si è persone caratterialmente diffidenti ma si accetta lo stesso un'invasione come quella che pratico io con la mia macchina fotografica e le mie domande lo sforzo è doppio e il dono che si fa di sé è triplo. Quindi un grazie sincero.
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
“Siete parenti.”
“No, ma facciamo lo stesso lavoro, l’architetto. Io sto finendo lui sta cominciando.”
(Foto e didascialia di Umani a Milano)
Credeteci o no, non erano in posa. Abbiamo solo chiesto loro di fermarsi un momento.
(Foto e didascalia di Umani a Milano)
“Da giovane al mio paese facevo spettacoli di spogliarello. È vero, eh?”
(Foto e didascialia di Umani a Milano)
L'installazione di Umani a Milano sulla Darsena.
(Foto dalla pagina Facebook di Umani a Milano)
L'installazione di Umani a Milano sulla Darsena.
(Foto dalla pagina Facebook di Umani a Milano)
L'installazione di Umani a Milano sulla Darsena.
(Foto dalla pagina Facebook di Umani a Milano)
L'installazione di Umani a Milano sulla Darsena.
(Foto dalla pagina Facebook di Umani a Milano)
L'installazione di Umani a Milano sulla Darsena.
(Foto dalla pagina Facebook di Umani a Milano)
L'immagine più fotografata e apprezzata dell'installazione di Umani a Milano sulla Darsena.
(Foto dalla pagina Facebook di Umani a Milano)