Il PIL italiano nel secondo trimestre è cresciuto dello 0,2 per cento

Cosa dicono i nuovi dati preliminari sull'economia diffusi dall'ISTAT

 EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images
EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images

L’ISTAT ha diffuso i dati sulla crescita del PIL italiano nel secondo trimestre mesi del 2015: il PIL è cresciuto dello 0,2 per cento. Nei primi tre mesi di quest’anno la crescita era stata dello 0,3 per cento, in totale: se questo dato preliminare dovesse essere confermato, la crescita del PIL nel 2015 sarebbe dello 0,4 per cento. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (aprile, maggio e giugno) il PIL italiano è cresciuto dello 0,5 per cento.

Secondo i dati dell’ISTAT la crescita dipenderebbe da un aumento della domanda interna che ha compensato una diminuzione di quella estera: la domanda interna corrisponde grosso modo a ciò che viene comprato dai cittadini italiani in Italia, mentre la domanda estera dipende dalle esportazioni, quindi da ciò che i cittadini stranieri comprano dall’Italia. Per quanto riguarda i tre settori dell’economia, la crescita è stata trainata da un aumento del terziario, mentre il valore aggiunto dell’agricoltura è diminuito. La variazione è stata invece nulla per il settore industriale in senso stretto (compreso il settore delle costruzioni).

La stima diffusa oggi è ancora preliminare, quindi i dati vanno presi con un po’ di accortezza. Tuttavia negli ultimi mesi i dati della stima preliminare sono stati poi confermati da quella definitiva: qui c’è una tabella con la quale potete farvi un’idea.

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Se invece volete capire quanto vada bene la situazione economica dell’Italia in generale, potete guardare il grafico qui sotto in cui si mostra chiaramente che la crescita dell’ultimo periodo porta il PIL a un livello comunque ancora molto più basso rispetto a quello prima dell’inizio della crisi economica. Il governo Renzi mira a chiudere il 2015 con una crescita complessiva dello 0,7 per cento che coincide con le previsioni della Banca d’Italia e del Fondo Monetario Internazionale. Secondo le previsioni degli analisti la crescita di questo secondo trimestre avrebbe dovuto essere uguale a quella del primo, con un +0,3 per cento.

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I dati Eurostat
Oggi sono stati diffusi anche i dati dell’Eurostat, l’agenzia di statistica europea, riguardo a PIL e inflazione nei paesi europei. La crescita dei paesi europei che adottano l’euro come moneta di scambio è stata dello 0,3 per cento nel secondo trimestre 2015. Se consideriamo anche i paesi europei che usano le loro monete nazionali, la crescita europea è dello 0,4 per cento. Se consideriamo il secondo trimestre 2015 rispetto a quello 2014 la crescita è dello 1,2 per cento nei paesi dell’area euro e dell’1,4 per cento se li consideriamo tutti (con euro e non). L’inflazione è rimasta stabile a luglio 2015, al valore molto basso dello 0,2 per cento. A luglio 2014 era dello 0,5 per cento.

In generale la crescita dei paesi europei è stata meno soddisfacente del previsto. La stima generale dei paesi dell’area euro era dello 0,4 per cento, 0,1 in più rispetto al dato diffuso oggi. Anche in Portogallo, nei Paesi Bassi, in Germania, oltre che in Italia, le stime superavano i dati reali di almeno uno 0,1 per cento. In Francia la stima prevista era di una crescita dello 0,2 per cento, mentre invece c’è stata crescita nulla (0 per cento).

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