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    Le 11 migliori startup italiane

    11. BeMyEye

    BeMyEye è una piattaforma nata nel 2011 che permette ai proprietari di negozi, singoli o anche catene, di verificare la gestione dei loro locali. Se per esempio avete una catena in franchising, potete chiedere a BeMyEye di controllare come viene effettuato il servizio e come vengono serviti i clienti nelle varie filiali. BeMyEye pubblica "l’opportunità di verifica" per una filiale e la diffonde ai suoi “Eyes”, cioè persone che saltuariamente si offrono di compiere queste verifiche nelle zone dove abitano. Il punto di forza è che un’azienda ottiene informazioni molto più velocemente, mentre normalmente dovrebbe costituire un gruppo di verifica e mandarlo in giro per molte filiali. Con BeMyEye ogni “Eye” controlla solo la filiale nella sua zona, ma ci sono tanti “Eyes” e quindi il lavoro viene svolto più o meno in contemporanea. BeMyEye è disponibile in Italia, Francia, Germania e Regno Unito.

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    10. Circle Garage

    Circle Garage produce hardware: in particolare ha fatto una campagna di raccolta fondi su IndieGogo, un portale di crowdfunding, per avviare la produzione di HIRIS, un dispositivo da polso che monitora le attività del corpo come il sonno, lo sport o i progressi muscolari dopo un infortunio. HIRIS permette anche di interagire con altri dispositivi: può essere usato per alzare il volume di una canzone o passare a quella successiva, per accendere o spegnere la luce e anche per comandare dei droni. HIRIS è in grado di recepire i movimenti in 3D, quindi per alcuni comandi basta roteare il polso o muovere l’altra mano sopra il dispositivo.

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    9. MoneyFarm

    MoneyFarm fornisce piani di investimento “su misura” a seconda della propria propensione al rischio, di quanti soldi si hanno e per quanto tempo si vuole investire. Il portafoglio di investimenti che viene consigliato è formato da fondi indicizzati che generalmente permettono di differenziare l’investimento e quindi non rischiare troppo. L’investimento può essere effettuato direttamente tramite MoneyFarm oppure tramite la propria banca, usando gli investimenti consigliati da MoneyFarm. Ogni due mesi MoneyFarm tiene conto degli andamenti di mercato e invia all’utente nuovi consigli su come e se rimaneggiare il proprio portafoglio di investimenti. I consigli di MoneyFarm non sono vincolanti in alcun modo, si possono lasciare le cose come stanno o anche fare l’esatto opposto di quanto consigliato. Il punto di forza di MoneyFarm è l’indipendenza: molti consulenti finanziari ricevono premi per piazzare titoli di una banca rispetto ad altri e quindi non sono indipendenti nei loro consigli. Questo con MoneyFarm non accade, scrivono sul sito.

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    8. GiPStech

    GiPStech si occupa di localizzazioni indoor, quindi al chiuso, in situazioni come centri commerciali, ospedali, musei o case, dove il GPS non è sufficientemente preciso. La precisione è di circa un metro, scrivono sul sito di GiPStech, e si può anche individuare la direzione di movimento di cose e persone. GiPStech usa come “segnale guida” le anomalie del campo magnetico terrestre.

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    7. Stereomood

    Stereomood è stata fondata a Milano nel 2008. Oggi è sia un sito che un’app che permette di ascoltare musica in streaming. Gli utenti selezionano il tipo di umore in cui si trovano in un dato momento e Stereomood propone di ascoltare delle canzoni che potrebbero piacere all’utente in base al suo umore. Stereomood sopravvive principalmente con le donazioni dei suoi utenti.

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    6. Pathflow

    PathFlow è un servizio per i negozi che vogliono conoscere più precisamente il comportamento dei loro clienti. Pathflow usa le telecamere di sorveglianza del negozio per tracciare i movimenti dei clienti, i flussi di entrata e uscita di clienti e in generale i loro comportamenti. I dati raccolti dalle telecamere vengono incrociati con quelli delle vendite dei registri di cassa per tracciare un comportamento più dettagliato della clientela. Per il momento non è ancora disponibile sul mercato ma è in prova in alcuni negozi in Italia.

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    5. AppsBuilder

    AppsBuilder permette anche a chi non sa nulla di programmazione di costruire un'app. AppsBuilder fornisce una serie di modelli base con varie grafiche e funzionalità per modellare l’app a seconda delle necessità, per esempio se si vuole vendere la merce del proprio negozio online. Il prezzo base di AppsBuilder è di 49 euro al mese per una sola app, ma permette di crearne anche di più e ha anche un periodo di prova gratuito di due settimane. AppsBuilder è nata nel 2010 a Milano, ma adesso ha anche un altro ufficio a Catania.

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    4. MusiXmatch

    Musixmatch è un database per i testi delle canzoni, nato nel 2010 a Bologna. Oggi ha più di 30 milioni di utenti e ha testi in 38 lingue. Digitando il nome dell’autore o il titolo della canzone si viene reindirizzati al testo, si possono selezionare le lingue disponibili e per ogni lingua è segnalato quanta parte del testo è stato tradotto, in percentuale. MusiXmatch ha anche un'app che permette di visualizzare i testi di ciò che si sta ascoltando dallo smartphone in quel momento. La stessa azienda che ha sviluppato MusiXmatch ha sviluppato anche Clip, un’app per iPhone che permette di scegliere la canzone che si vuole, selezionare il secondo a cui farla iniziare e registrare un video con quella musica come sottofondo.

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    3. Arduino

    Arduino è una famosissima azienda del mercato dell’hardware/software fai da te. È nata nel 2005 da un gruppo di studenti: Arduino è il nome del bar dove si riunivano a Ivrea, in Piemonte. Arduino vende sia componenti essenziali che dispositivi un po’ più elaborati e permette di scaricare software “opensource”, cioè il cui sistema di funzionamento era liberamente reperibile sul web e migliorabile da qualunque utente.

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    2. Iubenda

    Iubenda è una startup nata nel 2011 che fornisce “Privacy Policy”: quei contratti noiosi e scritti in linguaggio legale in cui tutti clicchiamo “Accetto le condizioni generali” senza leggere. Le “Privacy Policy” differiscono in base alle leggi dei singoli paesi e al tipo di servizio che viene fornito. Iubenda fornisce questo servizio per siti e app: basta indicare in quale paese si opera e cosa fa l’app. Il punto di forza è che richiede poco tempo (3 minuti è quello indicato sul sito) e non sono richieste competenze legali. Ha avuto un gran successo recente in Italia per via della nuova legge sui cookie.

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    1. YOOX

    YOOX è un negozio di abbigliamento online, è nato nel 2000 ed è cresciuto tanto da acquisire anche "Net-a-porter", un altro sito di abbigliamento molto famoso. Nel 2013, prima dell’acquisizione, aveva prodotto ricavi per 455 milioni di euro e aveva 713 dipendenti. YOOX è disponibile in più di 100 paesi.

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    Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980

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