Mitt Romney e la bandiera confederata nel Parlamento del South Carolina

Ha chiesto che venga tolta per rispetto delle persone morte nella strage di Charleston: è il primo politico repubblicano di rilievo a farlo

La bandiera confederata del complesso del Parlamento di Columbia, fotografata il 19 giugno 2015 (MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images)
La bandiera confederata del complesso del Parlamento di Columbia, fotografata il 19 giugno 2015 (MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images)

Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts e nel 2012 candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, ha chiesto su Twitter che la bandiera confederata venga rimossa dai pressi della sede del Parlamento del South Carolina, che si trova nella città di Columbia. Romney ha spiegato che va fatto in segno di rispetto per le persone morte nella strage di Charleston, durante la quale nove afroamericani sono stati uccisi in una chiesa metodista da un 21enne bianco del posto. La bandiera era il simbolo degli stati Confederati, che durante la guerra civile degli Stati Uniti – combattuta fra il 1861 e il 1865 – lottavano fra le altre cose per il mantenimento della schiavitù degli afroamericani: dopo la fine della guerra per gli stati meridionali degli Stati Uniti è diventata una specie di simbolo “nazionalista”. In molti sostengono che tuttora implichi la presunta superiorità dei bianchi nei confronti degli afroamericani.

«Tirate giù la bandiera confederata dal Parlamento del South Carolina. Per molti è un simbolo di odio razziale. Toglietela in onore delle vittime di Charleston»

Da anni la presenza della bandiera confederata nel Parlamento di Columbia è oggetto di critiche e dibattito. Fino al 2000 la bandiera sventolava in cima al Parlamento, assieme a quella degli Stati Uniti e alla bandiera nazionale del South Carolina. In seguito, una legge ha imposto che venisse spostata in un edificio nei pressi del Parlamento, dove è esposta tuttora.

Romney è il primo fra i grossi politici americani a richiedere che la bandiera venga rimossa. Da anni i repubblicani affrontano la questione della propria vicinanza con le istanze “sudiste” e quindi anti-afroamericane con grande imbarazzo: John McCain, candidato alla presidenza per i repubblicani nel 2008, ha detto di non avere risposto in passato in maniera onesta a domande riguardanti questa questione, per timore di perdere consensi nello stato. Un articolo pubblicato sul sito dell’Atlantic dal giornalista afroamericano Ta-Nehisi Coates, nel quale viene chiesto di rimuovere la bandiera dal Parlamento di Columbia, ha ottenuto quasi 300mila condivisioni sui social network.

L’ufficio stampa della governatrice repubblicana del South Carolina, Nikki Haley, ha fatto sapere ad ABC News che il governatore non ha il potere di rimuovere la bandiera, cosa che può fare solo il Parlamento.