Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti e il calcio femminile

Avrebbe parlato di «quattro lesbiche» riferendosi al calcio femminile: la procura della FIGC ha aperto un'inchiesta

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli (ANSA/INTERNET/SITO LEGA NAZIONALE DILETTANTI)
Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli (ANSA/INTERNET/SITO LEGA NAZIONALE DILETTANTI)

Aggiornamento del 21 maggio: Felice Belloli è stato sfiduciato all’unanimità dalla Lega Nazionale Dilettanti. Belloli aveva lasciato l’aula prima della votazione. Era presidente della LND dal novembre del 2014.

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Felice Belloli, presidente della Lega Nazionale Dilettanti di calcio, secondo la stampa sportiva italiana si è espresso in maniera molto offensiva nei confronti delle donne che praticano il calcio, definendole «queste quattro lesbiche». La frase sarebbe stata pronunciata durante una riunione del consiglio di dipartimento del calcio femminile, la cui giurisdizione è della Lega Nazionale Dilettanti poiché in Italia non esiste un campionato professionistico femminile. Nel corso di un dibattito su possibili finanziamenti al calcio femminile provenienti da quello professionistico maschile, Belloli avrebbe detto:

«Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche»

Secondo la Gazzetta dello Sport la frase pronunciata da Belloli è riportata sul verbale della riunione (di cui è anche circolata online una copia). Belloli ha smentito all’ANSA di avere detto la frase riportata nel verbale. Secondo Repubblica la procura federale della FIGC ha aperto un’inchiesta sulla questione.

Felice Belloli ha 65 anni ed è nato a Bareggio, in provincia di Milano. Dal 2008 ha fatto parte del Comitato regionale lombardo dell’associazione dilettanti, e ha iniziato a collaborare con l’attuale presidente della FIGC Carlo Tavecchio (che era il presidente della lega nazionale dilettanti). Nel 2009 è diventato presidente del Comitato regionale lombardo, ed è poi stato rieletto nel 2012. Dal novembre del 2014 è presidente della Lega Nazionale Dilettanti (era il candidato unico di quelle elezioni).

Non è la prima volta che importanti dirigenti calcistici italiani fanno delle dichiarazioni così criticate: il 25 luglio 2014, prima di essere eletto a presidente della FIGC, Carlo Tavecchio pronunciò la nota frase razzista «Opti Pobà è venuto qua, che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio».