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  • Venerdì 10 aprile 2015

Il Front National è nei guai per i rimborsi elettorali

Diversi dirigenti vicini a Marine Le Pen sono indagati per finanziamento illecito ai partiti, in una complicata inchiesta che riguarda un micro-partito

France's far-right National Front candidate leader Marine Le Pen, center left, with supporters, sing French national anthem, during a traditional May Day march in Paris, Thursday May 1, 2014. Thousands of people have joined French far-right leader Marine Le Pen in her party's annual march, their sights set on European elections this month after rousing victories in local voting. Le Pen, who has taken her party from pariah status to mainstream, laid a wreath Thursday at the statue of Joan of Arc, the National Front's patron saint, before addressing a crowd gathered outside the Paris Opera. She condemned the euro and the European Union, but urged followers to vote in European parliamentary elections. Nationalist ideas are making inroads among European voters disillusioned by Europe's economic woes, and could influence May 22-25 voting for a new European Parliament. Le Pen wants to capitalize on recent victories in municipal elections that gave her party control of 11 towns. (AP Photo/Jacques Brinon)
France's far-right National Front candidate leader Marine Le Pen, center left, with supporters, sing French national anthem, during a traditional May Day march in Paris, Thursday May 1, 2014. Thousands of people have joined French far-right leader Marine Le Pen in her party's annual march, their sights set on European elections this month after rousing victories in local voting. Le Pen, who has taken her party from pariah status to mainstream, laid a wreath Thursday at the statue of Joan of Arc, the National Front's patron saint, before addressing a crowd gathered outside the Paris Opera. She condemned the euro and the European Union, but urged followers to vote in European parliamentary elections. Nationalist ideas are making inroads among European voters disillusioned by Europe's economic woes, and could influence May 22-25 voting for a new European Parliament. Le Pen wants to capitalize on recent victories in municipal elections that gave her party control of 11 towns. (AP Photo/Jacques Brinon)

Frédéric Chatillon, capo di una società di comunicazione che presta i suoi servizi al Front National, il partito francese di estrema destra guidato da Marine Le Pen, è stato messo sotto accusa per finanziamento illecito ai partiti. Secondo Le Monde, anche Marine Le Pen e due dei suoi più stretti collaboratori, David Rachline, senatore e sindaco di Fréjus, e Nicolas Bay, eurodeputato e segretario generale del FN, sarebbero direttamente interessati dalle indagini e dovrebbero essere convocati dai giudici.

L’indagine – che è molto complessa e coinvolge diversi dirigenti del FN – riguarda la campagna elettorale per le elezioni cantonali del 2011 e quelle legislative e presidenziali del 2012 a cui ha lavorato, per il Front National, la società di Chatillon, Riwal, che è attualmente sotto inchiesta per frode. Frédéric Chatillon, vicino a Marine Le Pen ed ex leader del sindacato studentesco GUD, era già stato incriminato lo scorso 23 gennaio per vari reati, tra cui frode, uso improprio dei beni aziendali e riciclaggio.

Tutto ha avuto inizio da una segnalazione della commissione che in Francia si occupa di controllare i conti sul finanziamento ai partiti, la Commission nationale des comptes de campagne et des financements politiques (CNCCFP). Dalla segnalazione si è arrivati all’apertura di un’indagine penale nell’aprile del 2014. Al centro della vicenda c’è “Jeanne”, un micro-partito creato nel 2010 proprio per finanziare le campagne elettorali del Front National, in gravi difficoltà economiche. “Jeanne” (che prende il nome in onore a Giovanna D’Arco) non è però propriamente un partito, poiché non ha candidati e non ha militanti: si tratta di un’organizzazione (legale) per raccogliere dei fondi, simile a quelle utilizzate anche da altri politici e da altri partiti.

Attualmente “Jeanne”, così come il suo tesoriere, sono sotto inchiesta per sospetta truffa e riciclaggio di denaro. Nel corso delle ultime elezioni cantonali del 2011, infatti, “Jeanne” forniva prestiti a un tasso di interesse molto elevato (dal 6,5 al 7 per cento) ai candidati del FN per le loro campagne elettorali. Nelle legislative del 2012 “Jeanne” forniva un doppio servizio: prestiti in denaro e l’acquisto obbligatorio di una sorta di kit che comprendeva manifesti, volantini, siti internet e altro ancora prodotto da Riwal. Questo kit è stato venduto a cifre che non erano effettivamente corrispondenti alle esigenze dei vari candidati e sono stati scoperti anche dei pagamenti che corrispondevano a fatture false.

Il sospetto è che all’interno di questo sistema chiuso Jeanne-Riwal-Front National ci siano state delle frodi a danno dello Stato che rimborsa, alla fine, i costi delle campagne elettorali. La frode, secondo diversi giornali francesi, varrebbe diversi milioni di euro. Del sistema creato tra “Jeanne” e la società Riwal avrebbero direttamente tratto beneficio in modo illecito anche i collaboratori di Marine Le Pen: sarebbero infatti stati assunti e salariati in modo “fittizio”. Riwal avrebbe poi fornito al Front National una serie di prestazioni che, secondo gli inquirenti, avrebbero potuto essere fatte «a costi decisamente inferiori».