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    Il 2014 in dieci statistiche

    Il prezzo del petrolio

    40 per cento: calo del prezzo del petrolio

    Il prezzo del petrolio negli ultimi giorni è sceso sotto 60 dollari a barile, il livello più basso degli ultimi cinque anni e mezzo, cioè da quando la crisi mondiale causò un improvviso crollò della domanda di greggio. Si tratta di uno dei fenomeni più importanti per l'economia mondiale del 2014 e ha parecchie cause (oltre a produrre numerosi effetti in tutto il mondo). Secondo molti economisti, le cause principali sono l'aumento della produzione di petrolio, il calo della sua domanda e l'introduzione di motori più efficienti ed ecologici.

    Un pozzo di petrolio in Bahrein (AP Photo/Hasan Jamali)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    Il riscaldamento globale

    0,65°C: quanto il 2014 è stato più caldo della media del Ventesimo secolo

    Il 2014 è stato ufficialmente l'anno più caldo da quanto gli scienziati hanno cominciato a misurare la temperatura media del mondo. Il precedente record risaliva al 2010. Gli scienziati hanno oramai attribuito con certezza parte di questo aumento alle attività dell'uomo.

    Le ciminiere di una fabbrica ad Ahamadabad, India (AP Photo/Ajit Solanki)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    La produzione di grano

    0,6 per cento: aumento della produzione di grano nel mondo

    Il 2014 sarà l'anno in cui l'umanità ha prodotto più grano nella sua intera storia, segnando un aumento dello 0,6 per cento rispetto alla quantità prodotta nel 2013.

    Semi di grano in attesa di essere piantati ad Orlando, Oklahoma, Stati Uniti (AP Photo/Sue Ogrocki, File)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    L'economia cinese

    1,2 per cento: il margine con il quale l'economia cinese supererà l'economia americana

    Secondo una delle proiezioni realizzate dal Fondo Monetario Internazionale, l'economia cinese supererà le dimensioni di quella americana dell'1,2 per cento alla fine del 2014, se misurata in base alla parità di potere d'acquisto. In termini assoluti, però, il PIL della Cina è ancora il secondo del mondo, dietro a quello degli Stati Uniti: ottiene il primo posto soltanto se viene conteggiato, appunto, in base alla parità di potere d’acquisto, cioè tenendo conto del fatto che con un certo ammontare di denaro in Cina e Stati Uniti, ad esempio, si possono comprare quantità di beni e servizi molto diversi.

    Militari cinesi salutano la bandiera durante una cerimonia a piazza Tienanmen, Pechino, Cina (AP Photo/Greg Baker)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    Il numero dei miliardari

    19%: aumento del numero di miliardari nel mondo

    Secondo la rivista Forbes, nel marzo del 2014 in tutto il mondo c'erano 1.645 miliardari, tra cui 268 nuovi super-ricchi che non erano presenti nella lista fino all'anno precedente. Si tratta del più grande incremento da quando la rivista ha cominciato a pubblicare la sua classifica, nel 1987.

    Nella foto: alcuni yacht ormeggiati nel porto di Monaco (AP Photo/Claude Paris)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    La diffusione dei robot

    (AP Photo/Shizuo Kambayashi)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    La produzione di oppio

    17 per cento: aumento della produzione di oppio in Afghanistan

    Quest'anno l'ONU ha registrato un aumento del 17 per cento nella produzione di oppio in Afghanistan. Il 2014 è stato il terzo anno di seguito in cui la produzione di oppio è aumentata nel paese. Oggi in Afghanistan si producono circa 6.400 tonnellate di oppio, un aumento di più del 40 per cento rispetto al picco raggiunto dalla produzione all'epoca dei talebani.

    Una piantagione di oppio in Afghanistan (AP Photo/Rahmat Gul)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    La censura su internet

    55 per cento: paesi che hanno ridotto la libertà nell'accesso ad internet
    Freedom House ha detto che sui 65 paesi che ha preso in esame nella sua classifica sulla libertà di internet, il 55 per cento ha introdotto nel corso del 2014 una legislazione restrittiva nei confronti della libertà di espressione online. Non si tratta di una grande novità, in realtà: il rapporto viene pubblicato da sei anni, in cinque dei quali la maggioranza dei paesi esaminati ha introdotto leggi restrittive. Secondo l'ONG, il risultato di queste nuove leggi è che nel 2014 c'è stato il record storico di arresti e detenzioni a causa dell'attivismo su internet da quando ha cominciato le misurazioni.

    Una manifestazione a Berlino contro l'ACTA, un accordo internazionale contro la violazione del copyright che porterebbe a una censura di internet (AP Photo/dapd/ Axel Schmidt)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    I membri del G8

    12,5%: diminuzione del numero di membri del G8

    In seguito all'annessione della Crimea, una regione autonoma dell'Ucraina, la Russia ha subito da parte di Europa e Stati Uniti una serie di sanzioni tra cui anche la cacciata dal G8, il gruppo che riunisce i capi di governo di Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, che è così ritornato ad essere chiamato G7. La Russia si era aggiunta al gruppo nel 1998 ed era stato l'ultimo membro a farne parte (e fino ad ora il primo ed ultimo ad esserne cacciato).

    Una foto del G7 che si è tenuto a Bruxelles il 5 giugno 2014 (AP Photo/Yves Logghe)

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    Il 2014 in dieci statistiche

    I colpi di stato

    100%: incremento di colpi di stato (o forse 200 per cento)

    Nel 2014 ci sono stati almeno due colpi di stato in Thailandia e Burkina Faso. Si tratta di aumento del 100 per cento rispetto al 2013, quando si è registrato un unico colpo di stato riuscito, quello in Egitto che ha portato alla deposizione del presidente Mohamed Morsi e del suo governo appoggiato dai Fratelli Musulmani. Secondo alcuni anche gli eventi che a febbraio hanno portato alla caduta del governo di Viktor Yanukovich in Ucraina costituirebbero un colpo di stato, ma ci sono ancora discussioni sull'esatta definizione di quegli avvenimenti.

    Due ragazze si fermano per scattarsi un selfie con i soldati sullo sfondo a Bangkok, Thailandia (AP Photo/Kiko Rosario)

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    Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980