In breve: è conveniente, anche se avrebbe poco senso in quasi qualsiasi altro paese, e serve anche a migliorare i dati di crescita economica

Perché in Cina si esportano auto nuove come se fossero usate

Lo mostra una mappa diffusa dalle Nazioni Unite: il governo aveva detto di voler arrivare al controllo completo

Israele occupa più dell’80 per cento della Striscia di Gaza

Un imprenditore diceva di aver trovato un metodo per coltivarlo e lo vendeva ad alberghi di lusso in tutto il Regno Unito: è stato condannato per frode

La truffa del tè scozzese che non lo era

È stato concordato da tutti i paesi (tranne uno), ma serve anche a compiacere Trump e alcuni difficilmente rispetteranno l’impegno

Quanto è concreto l’aumento della spesa militare della NATO?

Dopo 17 mesi di latitanza: si chiama José Adolfo Macías, detto "Fito", ed è il capo di uno dei più potenti gruppi criminali del paese

È stato catturato il criminale più ricercato dell’Ecuador

Trump, Meloni, Rutte e gli altri all'Aia per parlare di spesa militare

Le foto dei molti leader alla riunione generale della NATO

Nel fine settimana 145 persone hanno denunciato di essere state punte con qualcosa simile a una siringa a un grande evento musicale

Le “punture di massa” in Francia sono un problema fin dall’Ottocento

Dal 2% dovranno raggiungere il 5% del PIL entro il 2035, ed è soprattutto una risposta alle richieste di Trump

I paesi NATO si sono impegnati ad alzare le spese militari

Sono le più ampie dalle enormi rivolte antigovernative del 2024, e da allora nel paese non è cambiato quasi niente

Nelle proteste in Kenya sono state uccise sedici persone

Simbolo dell'operosità italiana del secondo dopoguerra, qua e là se ne vedono ancora: adesso però si venderanno solo in India e in alcuni paesi africani

La vita vecchia e nuova dell’Ape Piaggio

In natura dovrebbe esserci parità numerica, ma lo squilibrio esiste soprattutto a causa di due paesi e delle loro discriminazioni

Perché nel mondo ci sono più maschi che femmine

Falso, ma lo crediamo in molti per via del cosiddetto effetto Mandela, che ci porta a elaborare falsi ricordi collettivi

L’omino del Monopoli indossa un monocolo, vero?

<p>Nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 ottobre migliaia di persone hanno protestato <a href="https://www.ilpost.it/2014/10/27/proteste-budapest-tassa-internet/">per la seconda notte consecutiva</a> a Budapest, la capitale dell’Ungheria, chiedendo che il governo ritiri una proposta di legge che imporrebbe una <a href="https://www.ilpost.it/2014/10/23/ungheria-tassa-internet/">tassa per l’utilizzo di Internet</a>. Il progetto di legge, sostenuto dal governo del primo ministro di centro-destra Viktor Orban, è criticato soprattutto per le sue possibili implicazioni sulla libertà di espressione, già piuttosto limitata in Ungheria: Zsolt Várady, fondatore del social network ungherese <a href="http://www.origo.hu/newsfeed/index.html"><em>iwiw</em></a>, ha spiegato ai media che “la tassa su internet è un simbolo dell’autoritarismo del governo”.</p>

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<p>Secondo i promotori delle proteste, la nuova tassa è “antidemocratica” e se fosse approvata penalizzerebbe soprattutto i più poveri, che avrebbero ulteriori difficoltà ad accedere liberamente a Internet. Nel progetto di legge si parla di circa 50 centesimi di euro da pagare per ogni gigabyte di traffico utilizzato. In seguito alle proteste degli ultimi giorni, Fidesz <a href="http://hungarytoday.hu/cikk/21371-2-hungarian-users-still-angered-by-proposal-of-internet-tax-28152">ha presentato</a> al parlamento un emendamento alla legge, che prevede un tetto massimo mensile di circa 2,30 euro per i privati e di 16 euro per le imprese. Secondo il governo, la tassa servirà per recuperare risorse aggiuntive, necessarie per migliorare le condizioni finanziarie dell’Ungheria e ridurre il suo alto debito.</p>
<p>Martedì 18 ottobre la Commissione Europea si è espressa a favore dei manifestanti. Il portavoce della Commissione Europea per l&#8217;Agenda digitale, Ryan Heath, <a href="http://euobserver.com/justice/126294">ha detto</a> che la tassa proposta dall’Ungheria sul traffico di dati fa parte di un più ampio schema del governo Orban di limitare la libertà nel paese. Una delle preoccupazioni più grandi della Commissione è che, se dovesse essere approvata, la proposta di legge potrebbe creare un precedente nell’Unione Europea e autorizzare in qualche modo altri paesi a seguire lo stesso modello. In passato l&#8217;UE aveva già criticato molto il governo Orban: nel 2012 aveva contestato la compatibilità di alcune riforme, come quella elettorale, col diritto europeo. Nel 2013 aveva protestato per le riforme costituzionali introdotte dal governo che fra le altre cose avevano ridotto la possibilità per i partiti politici di fare campagna elettorale attraverso i media nazionali.</p>
<p>Orbàn <a href="https://www.ilpost.it/2014/10/01/ungheria-orban/">è stato eletto</a> nell’aprile 2010 con due terzi della maggioranza, e riconfermato quattro anni dopo grazie anche ad una campagna elettorale poco equa, secondo l’Organizzazione per la Cooperazione in Europa. Orban ha espresso la sua visione a lungo termine per l’Ungheria in un discorso tenuto il 26 luglio scorso in Romania, dicendo di voler trasformare il paese in uno Stato “illiberale”. Ha continuato parlando in modo ammirato di Russia, Cina e Turchia e dicendo che l’Ungheria rimarrebbe una democrazia, ma sarebbe basata su «un approccio differente, speciale, nazionale». Nonostante le politiche spesso illiberali, sembra che Orban continui a mantenere un significativo consenso nel paese.</p>

Mondo

tassa su internet

Ungheria

Viktor Orban

Decine di migliaia di manifestanti attraversano il ponte Elisabeth a Budapest, 28 ottobre 2014
(ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images)

Proteste Ungheria

<p>Budapest, 28 ottobre 2014 (AP Photo/MTI, Laszlo Beliczay)</p>


<p>Decine di migliaia di manifestanti attraversano il ponte Elisabeth a Budapest, 28 ottobre 2014 (AP Photo/MTI, Laszlo Beliczay)</p>


<p>Decine di migliaia di manifestanti attraversano il ponte Elisabeth a Budapest, 28 ottobre 2014</p>
<p>(AP Photo/MTI, Janos Marjai)</p>


<p>Budapest, 28 ottobre 2014<br />
(AP Photo/MTI, Janos Marjai)</p>


<p>Manifestanti appendono la bandiera dell'Ue sull'edificio del parlamento a Budapest, 28 ottobre 2014<br />
(ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images)</p>


<p>Alucni manifestanti con una bandiera dell'Unione Europea di fronte ai poliziotti ungheresi. Budapest, 28 ottobre 2014<br />
(ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images)</p>


<p>Un uomo tiene in mano uno striscione con scritto "Essere democrazia" a Budapest, 28 ottobre 2014<br />
(ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images)</p>


<p>Un manifestante tiene in mano una foto ritoccata del primo ministro ungherese Viktor Orban montata sul corpo dell'ex dittatore comunista Matyas Rakosi. Budapest, 28 ottobre 2014<br />
(ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images)</p>


<p>Decine di migliaia di manifestanti attraversano il ponte Elisabeth a Budapest, 28 ottobre 2014<br />
(ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images)</p>


Le gran foto delle migliaia di persone che per la seconda notte consecutiva hanno chiesto al governo di ritirare la contestata tassa su Internet

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste

In Ungheria continuano le proteste