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  • Giovedì 9 ottobre 2014

È iniziato il Sukkot

Le foto di una delle feste più importanti della religione ebraica, durante la quale i fedeli vivono nelle capanne e fanno processioni con frutti "meravigliosi"

Un ebreo ultra-ortodosso con in mano un cedro per il Sukkot a Gerusalemme, 7 ottobre 2014. 
(MENAHEM KAHANA/AFP/Getty Images)
Un ebreo ultra-ortodosso con in mano un cedro per il Sukkot a Gerusalemme, 7 ottobre 2014. (MENAHEM KAHANA/AFP/Getty Images)

È iniziato mercoledì 8 ottobre il Sukkot, una delle più importanti festività della religione ebraica. La festa dura otto giorni, durante i quali i fedeli sono tenuti a vivere in alcune capanne – anche nei propri giardini – cioè lo stesso tipo di abitazione utilizzato dagli ebrei mentre si trovavano nel deserto dopo essere fuggiti dall’Egitto (in ebraico la parola “סֻכּוֹת” – sukkot – significa, fra le altre cose, “capanna”). La festività, per le persone di fede ebraica, è obbligatoria: si basa infatti su un passo del Levitico – uno dei libri di cui è composta la Bibbia – che intima esplicitamente di ricordare in questo modo la liberazione dall’Egitto, avvenuta secondo la Bibbia per opera di Dio.

Uno dei momenti più importanti del Sukkot è la processione nella quale quattro diverse specie di vegetali (cedro, palma, mirto e salice) vengono portate nelle sinagoghe: il cedro, in particolare, dev’essere quanto più possibile senza “imperfezioni”, come richiede la Bibbia (un bel cedro può arrivare a costare anche centinaia di dollari).

Il Sukkot è anche una festa di pellegrinaggio: anticamente, durante questa settimana dell’anno, gli ebrei erano infatti tenuti a visitare il celebre tempo di Gerusalemme. Ancora oggi migliaia di ebrei osservanti arrivano a Gerusalemme per celebrare la festività.