La condanna di Arab Bank
Un tribunale di New York ha giudicato la banca giordana colpevole di aver aiutato gruppi che gli Stati Uniti considerano organizzazioni terroriste, come Hamas
Un tribunale federale di Brooklyn, New York, ha stabilito che Arab Bank, banca con sede in Giordania, è colpevole di aver fornito consapevolmente sostegno materiale a diversi gruppi che gli Stati Uniti considerano ufficialmente come organizzazioni terroriste: tra queste anche Hamas. Il processo è durato sei settimane e sono stati necessari due giorni perché la giuria arrivasse a un verdetto. A citare in giudizio Arab Bank, nel 2004, erano state 300 persone, parenti delle vittime di una ventina di attentati avvenuti in Israele, a Gaza e in Cisgiordania tra il 2001 e il 2004. Le famiglie delle vittime avevano accusato la banca di aver violato le leggi anti-terrorismo statunitensi e di essere dunque corresponsabile di quegli attentati, avendo mediato tramite la sua sede di New York una serie di finanziamenti ai militanti.
Dopo il verdetto, in un comunicato ufficiale, Arab Bank ha detto di essere estranea ai fatti di cui è stata accusata e che la sentenza non ha fatto giustizia, poiché i servizi finanziari che i suoi istituti hanno fornito erano legittimi. Ha aggiunto che avrebbe presentato ricorso e che il verdetto esporrà d’ora in poi le banche a “un’enorme responsabilità” per la fornitura di servizi bancari considerati di routine. In un secondo processo sarà stabilita l’entità del risarcimento che la banca dovrà fornire alle famiglie delle vittime. Il verdetto emesso oggi è il primo negli Stati Uniti contro una banca in un caso di questo tipo e potrebbe aprire ora la strada ad altre sentenze simili. A New York sono già in corso due processi contro Bank of China Ltd e Credit Lyonnais SA, accusate di favoreggiamento ad Hamas. Entrambi questi istituti hanno negato le accuse.