Gli stupri e il turismo in India

«Un piccolo incidente come uno stupro a Delhi» ha fatto diminuire il turismo: l'ha detto il ministro delle Finanze indiano, che è anche ministro della Difesa

Indian activists participate in a rally organised by "The Red Brigade - Bring Bangalore Back" to protest against the recent incidents of sexual abuse, molestation and rapes against women in Bangalore on July 20, 2014. The protestors demanded police take action against sexual offenders, child sexual abuse and rapists after several cases of sexual violence against women were registered in Bangalore in the last few days. AFP PHOTO/Manjunath Kiran (Photo credit should read Manjunath Kiran/AFP/Getty Images)
Indian activists participate in a rally organised by "The Red Brigade - Bring Bangalore Back" to protest against the recent incidents of sexual abuse, molestation and rapes against women in Bangalore on July 20, 2014. The protestors demanded police take action against sexual offenders, child sexual abuse and rapists after several cases of sexual violence against women were registered in Bangalore in the last few days. AFP PHOTO/Manjunath Kiran (Photo credit should read Manjunath Kiran/AFP/Getty Images)

Giovedì 21 agosto, durante una conferenza stampa sulla situazione del turismo nel paese, il ministro delle finanze indiano Arun Jaitley, che è anche ministro della Difesa, ha dichiarato che:

«Un piccolo incidente come uno stupro a Delhi, raccontato in tutto il mondo, è sufficiente a farci perdere milioni di dollari in termini di minor turismo».

Il riferimento era alla ragazza di 23 anni morta dopo che il 16 dicembre del 2012 era stata violentata da un gruppo di uomini in un autobus di Nuova Delhi. La notizia aveva sollevato molte proteste anche a livello internazionale ed era stata raccontata dai giornali di tutto il mondo: a partire da quell’episodio, l’attenzione dei media verso questo tipo di crimini (che erano commessi già prima e che non si sono fermati) è aumentata notevolmente.

Parlando all’agenzia AFP, il padre della ragazza ha detto che le dichiarazioni di Jaitley hanno lasciato la famiglia «profondamente turbata»: «Si sta parlando di perdite per l’erario. Che cosa c’entra con la perdita irreparabile che abbiamo subito noi? Jaitley ha un’idea di quello che la famiglia di una vittima di uno stupro deve subire ogni giorno?». La parola «piccolo» è stata rimossa dalla copia del discorso pubblicato sul sito del governo e Jaitley ha poi espresso rammarico per il fatto che i suoi commenti fossero stati interpretati come segno di «insensibilità»: «Sono sempre stato molto chiaro sulle questioni relative ai crimini contro le donne». Le attiviste per i diritti delle donne indiane, tra cui Kavita Krishnan, hanno risposto dicendo che «lo stupro non è qualcosa di piccolo: ogni stupro è vergognoso perché viola i diritti delle donne e non perché colpisce il turismo». All’inizio del mese, il quotidiano Times of India ha pubblicato in prima pagina che i turisti stranieri che visitano Nuova Delhi sono calati del 30 per cento nell’ultimo anno secondo una statistica basata sugli ingressi nei principali monumenti della capitale.