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I palloni dei Mondiali

"T-Model" - Uruguay 1930

Era composto da una palla di gomma ricoperta da undici pezze di cuoio. Secondo il New York Times venne usato solo nel secondo tempo della finale del torneo fra Uruguay e Argentina: per il primo tempo la squadra argentina volle utilizzare un diverso modello, che preferiva (all'epoca, capitava che le squadre si accordassero prima della gara riguardo il modello di pallone da utilizzare). Il primo tempo finì 2-1 per l'Argentina, mentre nel secondo l'Uruguay segnò tre gol e vinse il torneo.

(CARL DE SOUZA/AFP/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Federale 102" - Italia 1934

Il Federale 102 era prodotto dall'Ente Centrale Approvvigionamenti Sportivi (un organo statale fascista) e aveva 13 pezze. Non fu l'unico pallone usato nel torneo: furono utilizzati anche palloni leggermente diversi prodotti nel Regno Unito e chiamati "Globe" e "Zig-Zag".

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I palloni dei Mondiali

"Allen" - Francia 1938

Lo Allen era simile al Federale, ma più scuro e con pezze più regolari. Anche in questo Mondiale furono usati palloni diversi dallo Allen.

(STAFF/AFP/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Superball Duplo T" - Brasile 1950

Fu il primo pallone dei Mondiali senza laccetti. Era anche dotato di una valvola per gonfiarlo tramite una pompa, come si usa ancora oggi.

(Fox Photos/Hulton Archive/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Swiss World Champion" - Svizzera 1954

Aveva 18 pezze ed era di colore più chiaro dei suoi predecessori. Secondo il sito WorldCupBalls, la società svizzera incaricata di produrlo ne aveva fabbricato e pubblicizzato una prima serie con alcune scritte sopra: cosa proibita, ai tempi, da alcune norme della FIFA. Ne produsse in seguito altri senza scritte, i quali vennero utilizzati nelle partite del torneo.

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I palloni dei Mondiali

"Top Star" - Svezia 1958

Il sito Balones Oficiales ha raccolto la testimonianza di Peter Pesti, un uomo ungherese che sostiene di aver fatto parte di una commissione creata dalla FIFA nel 1957 per scegliere il pallone da utilizzare nel Mondiale successivo. Secondo Pesti la FIFA indisse un concorso per produttori di palloni nel quale ogni azienda era tenuta a presentare palloni senza nessuna scritta sopra e il nome del produttore in una busta a parte. Fu scelto il pallone numero 55, prodotto da un'azienda svedese. Il "Top Star" fu usato in due versioni, una bianca e una gialla, e aveva 24 pezze.

(STAFF/AFP/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Crack" - Cile 1962

Fu il primo modello in parte realizzato con pezze esagonali. Aveva anche un bel logo, visibile qui.

(Mario Tama/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Challenge 4-Stars" - Inghilterra 1966

Era composto da 25 pezze regolari e fu utilizzato in varianti da tre colori (bianco, giallo e rosso). Era prodotto dalla Slazenger, che oggi produce materiali sportivi per tennis, hockey e cricket. È stato l'ultimo pallone prodotto da un'azienda che non fosse Adidas, che ancora oggi detiene i diritti per produrre il pallone ufficiale dei Mondiali.

(Central Press/Hulton Archive/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Telstar Durlast" - Messico 1970

Il Durlast fu prodotto unicamente in bianco e nero per risultare maggiormente visibile alle persone che assisterono al Mondiale in televisione. Era composto da 32 pezze che lo resero meno irregolare e più facile da controllare. La forma ricorda già quella dei palloni che usiamo ancora oggi.

(STF/AFP/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Telstar Durlast" - Germania 1974

Quattro anni dopo, fu utilizzato ancora il Durlast: cambiarono solo il colore delle scritte, e ne fu introdotta una versione completamente bianca.

(Laurence Griffiths/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Tango River Plate" - Argentina 1978

Uno dei più famosi palloni nella storia del calcio: era composto da 20 pezze ma aveva una grafica disegnata che riproduceva 12 cerchi. Ancora oggi se ne vede in giro qualcuno: l'Adidas, nel 2012, ne ha fatta uscire una nuova versione.

(Laurence Griffiths/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Tango España" - Spagna 1982

Nel 1982 fu utilizzato ancora il Tango, in una versione resa da Adidas più impermeabile così che non diventasse più pesante sotto la pioggia.

(Central Press/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Azteca" - Messico 1986

Fu il primo pallone ufficiale dei Mondiali realizzato in materiale sintetico.

(DOMINIQUE FAGET/AFP/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Etrusco Unico" - Italia 1990

Aveva una grafica con tre teste di leone disegnate su ogni esagono, probabilmente ispirate alla cosiddetta Chimera di Arezzo – una scultura di bronzo ritrovata ad Arezzo nel XVI secolo.
(Simon Bruty/ALLSPORT)

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I palloni dei Mondiali

"Questra" - Usa 1994

Aveva una grafica che richiamava elementi spaziali e venne prodotto in vari paesi: c'è gente che li colleziona, per questo motivo. Secondo il Guardian, fu realizzato con l'intenzione di renderlo più leggero dei suoi predecessori.
(AP Photo/Doug Mills)

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I palloni dei Mondiali

"Tricolore" - Francia 1998

La grafica, ancora molto simile a quella del Tango introdotto vent'anni prima, presenta gli stessi colori della bandiera fracese: blu, rosso e bianco.

(Ben Radford /Allsport)

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I palloni dei Mondiali

"Fevernova" - Giappone e Corea del Sud 2002

Fu il primo pallone a distanziarsi della grafica del Tango dopo 24 anni: leggermente dorato, senza reticoli disegnati. Fu giudicato eccessivamente leggero, ai tempi. Adidas ne pubblicizzò la vendita con una campagna intitolata "I got the fever".

(Clive Brunskill/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Teamgeist" - Germania 2006

Le pezze vennero ridotte a 14 e l'Università di Loughborough, che lo sperimentò in alcuni test, disse che avrebbe migliorato la precisione dei giocatori e il loro controllo del pallone. Alcuni giocatori, tuttavia, si lamentarono del fatto che fosse troppo leggero e che cambiasse il proprio comportamento con la pioggia.

(ROBERTO SCHMIDT/AFP/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Jabulani" - Sudafrica 2010

Forse il pallone dei Mondiali più contestato di tutti. Fu criticato per via dell'imprevedibilità delle sue traiettorie: doveva essere un pallone rivoluzionario per via del fatto che fosse senza cuciture, ma secondo alcuni fu proprio questo che causò numerosi guai.

(Stuart Franklin/Getty Images)

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I palloni dei Mondiali

"Brazuca" - Brasile 2014

Il Brazuca ha solo sei pezze, ma i test eseguiti hanno mostrato che compie traiettorie più regolari e prevedibili rispetto allo Jabulani (a meno che a tirarlo non sia Andrea Pirlo). L’innovazione migliore sembra essere la creazione di una specie di superficie ruvida: il Brazuca è coperto da piccole protuberanze di poliuretano che imitano l’effetto delle cuciture su un tradizionale pallone a 32 pezze e riducono il rischio di turbolenze. Finora, non se n'è lamentato nessuno.

(YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images)

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Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980