L’inchiesta sulla Guardia di Finanza, spiegata

Chi sono le persone coinvolte e che cosa si sa finora dell'inchiesta della procura di Napoli che oggi è su tutte le prime pagine dei giornali

Gian Mattia D'Alberto / lapresse
25-01-2014 Milano
cronaca
Inaugurazione anno giudiziario
nella foto: Guardia di Finanza

Gian Mattia D'Alberto / lapresse
25-01-2014 Milan
Opening of the judicial year
in the photo: Guardia di Finanza
Gian Mattia D'Alberto / lapresse 25-01-2014 Milano cronaca Inaugurazione anno giudiziario nella foto: Guardia di Finanza Gian Mattia D'Alberto / lapresse 25-01-2014 Milan Opening of the judicial year in the photo: Guardia di Finanza

Molte prime pagine dei giornali di oggi aprono titolando sull’indagine sulla Guardia di Finanza a Napoli. C’è chi parla di “choc” (immancabilmente), chi di “grande scandalo” e chi di “finanza creativa“. La notizia riguarda alcuni alti ufficiali della Guardia di Finanza che sono stati coinvolti nella cosiddetta operazione “Last Door”, condotta dal procuratore aggiunto Vin­cenzo Pisci­telli e dal pm Henry John Woo­d­cock della procura di Napoli. Ha a che fare con una presunta serie di tangenti pagate da alcuni imprenditori per evitare verifiche fiscali.

Le persone coinvolte
Mercoledì 11 giugno sono stati arrestati il colonnello Fabio Massimo Mendella e il commercia­li­sta napo­le­tano Pie­tro Luigi De Riu, con l’accusa di concorso in concussione per induzione e rivelazione di segreto d’ufficio. Mendella è stato per alcuni anni, dal 2006, responsabile del settore verifiche del comando provinciale della Finanza di Napoli. Passò poi in servizio a Roma e venne trasferito, nel 2013, alla guida del comando provinciale di Livorno. Secondo la procura, Mendella avrebbe ricevuto più di un milione di euro in rate che andavano dai 15 mila ai 30 mila, dal 2007 fino all’ottobre del 2012, con la mediazione del commercialista De Riu. Oltre al denaro Mendella avrebbe ricevuto, si legge nel provvedimento di 43 pagine del gip, «utilità di vario genere ed economicamente rilevanti, quali soggiorni in Sardegna, cene e altri donativi in corso di accertamento».

In diversi filoni paralleli all’inchiesta e di cui non si sa ancora molto (ma ci torneremo) risultano indagati per corruzione anche il generale in pensione Emilio Spaziante – già arrestato per l’inchiesta sul Mose di Venezia – e il generale Vito Bardi, vicecoman­dante della Guardia di Finanza, cioè numero due nella catena di comando della GDF la cui casa e il cui ufficio sono stati perquisiti ieri. Bardi – che ha preso il posto di Spa­ziante quando quest’ultimo è andato in congedo – era stato coinvolto nel 2011 nell’inchiesta sulla cosiddetta “loggia P4”, con accuse di favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio sulla base di una dichiarazione di uno dei protagonisti di quell’inchiesta, Luigi Bisignani. Bardi venne poi prosciolto. Il suo incarico di comandante in seconda dovrebbe terminare a settembre, ma un mese fa aveva presentato domanda per andare in pensione a luglio.

Dell’inchiesta fanno poi parte i nomi di Francesco e Giovanni Pizzicato, due imprenditori a cui sarebbe stato estorto il denaro oggetto dell’inchiesta stessa e titolari di “Gotha spa”, gruppo che opera nell’ambito dei materiali ferrosi.

La storia
Tutto ha inizio quando, lo scorso 14 novembre, l’imprenditore Giovanni Pizzicato di “Gotha spa” decise di collaborare con la procura di Napoli dichiarando che il commercialista Pietro Luigi De Riu, intermediario di Mendella, gli aveva suggerito di pagare Mendella stesso per il bene della sua attività. Scrive il Corriere:

«Nel 2005 venni avvicinato da Pietro Luigi De Riu e mi disse che sarebbe stato bene che per la mia attività incontrassi un suo amico, il maggiore Fabio Massimo Mendella, con il quale fu organizzata una cena presso uno dei locali che all’epoca gestivamo, “La Scalinatella” di Napoli… De Riu ci propose di trovare un accordo economico con Mendella, in misura proporzionale al volume d’affari della società. Mi fu detto che con 15 mila euro al mese avremmo potuto star tranquilli… Cominciai quindi a pagare, ma poi nel tempo i versamenti sono cresciuti a 20 mila e poi fino a 30 mila euro. Non abbiamo avuto mai alcun controllo generale o comunque mirato dalla Guardia di Finanza. Complessivamente avrò versato oltre l milione di euro. Questi versamenti sono stati tutti quanti effettuati a Napoli… in qualche circostanza io avevo messo i soldi contanti in una confezione di un cellulare richiedendo alle mie segretarie di consegnarli al dottor De Riu. L’ultimo dei pagamenti è avvenuto a settembre, ottobre del 2012. Il contante lo abbiamo ritirato in banca in Italia fino al 2011 più o meno, poi ho utilizzato somme che venivano prelevate dai conti presenti in Lituania e Bulgaria»

Nel 2011 Mendella venne trasferito a Roma e a Giovanni Pizzicato venne dato un secondo suggerimento da De Riu: trasferire a Roma la sede legale della sua società, in modo da poter conti­nuare a mantenere “l’accordo” a tutela della sua impresa. A soli due giorni dal trasferimento Mendella pro­pose una nuova veri­fica fiscale per “Gotha spa”, per cui era però necessaria una speci­fica auto­riz­za­zione, cioè una deroga dagli ordi­nari cri­teri di com­pe­tenza che arri­vò dopo sole 24 ore e fu data, secondo Pizzicato, “da due generali”. Né nella richie­sta né nell’autorizzazione erano specificate le cir­co­stanze ecce­zio­nali per dero­gare dai cri­teri di com­pe­tenza. Pizzicato avrebbe comunque versato un extra di 150 mila euro per i due generali che avevano dato l’autorizzazione.

«De Riu mi aveva detto che questa verifica per poter essere autorizzata, in quanto di competenza territoriale di altro Comando, aveva richiesto una speciale autorizzazione concessa da due generali, uno dei quali mi fu detto essere il generale Spaziante. De Riu mi disse anche che successivamente c’era stata una segnalazione da parte del colonnello Baldassari di Napoli. Quest’ultimo, poi trasferito anche lui a Roma, aveva segnalato questa anomalia richiedendo spiegazioni al Comando generale sul perché la verifica era stata aperta dal Comando di Roma. In proposito devo aggiungere che il De Riu, in relazione a questa verifica mi aveva richiesto la somma di euro 150 mila perché a suo dire erano stati coinvolti, data la natura straordinaria dell’iniziativa, i generali che avevano autorizzato la stessa. Io anche in questa occasione ritenni di dover pagare».

Su chi sono quei due generali – diversi giornali si chiedono se possano essere Spaziante e Bardi – non ci sono ancora conferme. Quel che si sa è che non risulta sotto inchiesta il generale Ignazio Gibilaro, la persona che ha materialmente autorizzato la verifica fiscale a Gotha spa al centro delle indagini. Si sa anche che l’inizio dell’inchiesta della procura di Napoli risale all’ottobre del 2012, quando Mendella venne convocato da Woodcock: da quel momento si interrompe anche il pagamento mensile di Pizzicato, nonostante la convocazione avvenne relativamente a un’altra indagine (quella sull’ex parlamentare del PdL Alfonso Papa, per l’uso abusivo di auto e uomini della GDF).