Nsoroma Tuntum, le stelle nere, è il nome con cui viene chiamata la nazionale del Ghana, che in Brasile giocherà i Mondiali di calcio per la terza volta nella sua storia. Il Ghana è una squadra strana: per quattro volte nel giro di pochi anni – nel 1963, 1965, 1978 e 1972 – ha vinto la Coppa d’Africa, ma non è mai riuscita a qualificarsi fino al 2006. La qualificazione per Brasile 2014 è stata piuttosto agevole: il Ghana è arrivato primo nel girone D della CAF, la confederazione del calcio africana, e successivamente ha battuto l’Egitto nelle due partite di play-off perdendo la prima partita per 2 a 1 ma vincendo il ritorno, in casa, per 6 a 1. Tra i 26 pre-convocati per i Mondiali di sono 20 calciatori che giocano in squadre europee. Giocherà nel gruppo G, insieme a Germania, Portogallo e Stati Uniti.
La nazionale del Ghana è allenata da James Kwesi Appiah, 53 anni, che ha origini ghanesi, ha sempre giocato a calcio in Ghana e quindi non è quell’Appiah calciatore più giovane e noto in Italia. È stato terzino sinistro per l’Asante Kotoko – una delle squadre di Kumasi, la città più grande del Ghana – e per la nazionale a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Poi ha studiato per diventare allenatore in Inghilterra, al Manchester City e al Liverpool, è stato vice allenatore della nazionale ghanese tra il 2007 e il 2012 e ha allenato la nazionale Under 23 nel 2011 (vincendo i Giochi Africani). Nel 2012 è stato nominato allenatore della prima squadra.
Un buon Ghana, e una gran partita
I suoi primi Mondiali, il Ghana, li aveva giocati nel 2006: era nello stesso girone dell’Italia e passò il turno arrivando seconda; agli ottavi però incontrò il Brasile, perse tre a zero e venne eliminato. Nel 2010 le cose andarono ancora meglio: la squadra era stata sorteggiata nel gruppo D insieme a Germania, Australia e Serbia. Riuscì a passare il turno con una vittoria (contro la Serbia alla prima giornata), un pareggio (con l’Australia) e una sconfitta (peraltro segnando solo due gol ed entrambi su rigore). Agli ottavi incontrò gli Stati Uniti, la partita finì 2 a 1 dopo i tempi supplementari, segnarono Boateng e Gyan: il Ghana era ai quarti di finale e avrebbe incontrato l’Uruguay.
Fu una bella partita, ferma sull’1-1 a un minuto dalla fine per i gol di Muntari per il Ghana e di Forlan per l’Uruguay. A un minuto dalla fine, in seguito a una punizione dal lato sinistro dell’area dell’Uruguay, si creò una gran confusione in area di rigore: a un certo punto la palla sembrò poter entrare in porta per un colpo di testa di un giocatore ghanese. Ma Luis Suárez, il forte attaccante dell’Uruguay, respinse la palla con la mano – una vera e propria parata, di cui si discusse per giorni – e causò un rigore per il Ghana: meglio il rischio di un rigore, valutò, che la certezza di prendere gol e uscire. Asamoah Gyan batté il rigore e lo sbagliò. La partita finì, si andò prima ai supplementari e poi ai rigori. Alla fine vinse l’Uruguay, a causa dell’errore dell’allora 20enne Dominic Adiyah (ex promessa del Milan, attualmente svincolato). Una sintesi della partita resa disponibile su YouTube dal canale ufficiale della FIFA si chiama eloquentemente “la partita più memorabile del 2010”.
I più forti
Kevin-Prince Boateng
Asamoah Gyan
Kwadwo Asamoah
Ha 25 anni, è un centrocampista bravo e polivalente e gioca da due stagioni nella Juventus. Veloce, preciso e dalla grande resistenza fisica, è considerato uno dei giocatori di fascia più forti del campionato italiano: nel 3-5-2 della Juventus gioca a sinistra nel centrocampo a cinque, ed è spesso costretto ad occupare da solo tutta la fascia (è mancino). Ha già giocato 59 partite col Ghana, e segnato quattro gol.
Speranze?
Purtroppo per loro, sono finiti in quello che molti hanno definito il girone più difficile di questi Mondiali, assieme a Portogallo, Germania e Stati Uniti. Per passare come seconda dovrebbe sperare di vincere con gli Stati Uniti e di fare qualche punto con Germania e Portogallo. Nel caso riuscissero ad arrivare secondi incontrerebbero la prima del girone H, probabilmente il Belgio.
prima foto: Cameron Spencer/Getty Images, seconda foto: Manus van Dyk / Gallo Images, terza foto: Ian Walton/Getty Images
Il Post pubblica un articolo al giorno dedicato a ciascuna delle squadre che parteciperanno ai Mondiali. L’archivio degli articoli precedenti di questa serie lo trovate qui.
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