Le foto di Irving Penn a Venezia

Palazzo Grassi ospita la più grande retrospettiva italiana di un importante fotografo del Novecento: quello che ha realizzato più copertine di Vogue di tutti, tra le altre cose

La mostra di Irving Penn a Palazzo Grassi. 
(Marco Secchi/Getty Images)
La mostra di Irving Penn a Palazzo Grassi. (Marco Secchi/Getty Images)

Fino al 31 dicembre Palazzo Grassi a Venezia ospiterà la mostra Resonance, la più completa retrospettiva organizzata in Italia sul fotografo americano Irving Penn (1917-2009), uno dei più importanti del Novecento. La mostra raccoglie 140 fotografie scattate da Penn dalla fine degli anni Quaranta fino alla metà degli anni Ottanta, che ne raccontano lo stile e i numerosi temi trattati nel corso della carriera.

Una sezione è dedicata alle immagini degli anni Cinquanta che mostrano mestieri che – secondo Penn – sarebbero presto scomparsi: venditori di giornali ambulanti, straccivendoli e spazzacamini. Ci sono poi i ritratti di grandi personaggi del mondo dell’arte, della letteratura, del cinema realizzati tra gli anni Cinquanta e Settanta – da Pablo Picasso e Truman Capote – affiancati ai reportage etnografici sulle tribù della Nuova Guinea e del Marocco, risalenti agli anni Sessanta e Settanta. E poi le fotografie di natura morta, per cui Penn era molto celebre: mozziconi di sigaretta, ceste di frutta, crani animali.

Penn nacque nel 1917 a Plainfield, in New Jersey, e iniziò a lavorare come grafico a New York alla fine degli anni Trenta. Nel 1943 arrivò a Vogue, e l’allora leggendario direttore artistico Alexander Lieberman lo convinse a realizzare le prime copertine per la rivista. Penn continuò a lavorare per Vogue fino alla morte, nel 2009, fotografando di tutto: servizi di moda, ritratti, cosmetici, nudi e realizzando 158 copertine, più di qualsiasi altro fotografo. Penn fu anche tra i primi fotografi a far posare i suoi modelli davanti a uno sfondo grigio o bianco, semplice e austero, mentre il suo stile classico era caratterizzato da linee e volumi astratti e geometrici. Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo, dal MoMA di New York, allo Smithsonian di Washington DC, dal Moderna Museet di Stoccolma al J.Paul Getty Museum di Los Angeles.