Le due aste ricchissime di oggi e domani

Le opere d'arte messe in vendita da Christie's e Sotheby's in questi due giorni, che potrebbero battere di nuovo il record di ricavi di un'asta

NEW YORK - NOVEMBER 12: A man places a bid on an art piece during a post-war and contemporary art sale, which includes a collection owned by Richard Fuld, Jr., formerly Chairman and CEO of the bankrupt investment bank Lehman Brothers, and his wife Kathy Fuld, at Christie's auction house November 12, 2008 in New York City. Fuld's collection is expected to bring in about $20 million. (Photo by Ramin Talaie/Getty Images)
NEW YORK - NOVEMBER 12: A man places a bid on an art piece during a post-war and contemporary art sale, which includes a collection owned by Richard Fuld, Jr., formerly Chairman and CEO of the bankrupt investment bank Lehman Brothers, and his wife Kathy Fuld, at Christie's auction house November 12, 2008 in New York City. Fuld's collection is expected to bring in about $20 million. (Photo by Ramin Talaie/Getty Images)

Oggi il trittico “Three Studies for a Portrait of John Edwards” di Francis Bacon verrà offerto dalla casa d’aste inglese Christie’s durante l’asta Postwar and contemporary sale con un prezzo di partenza di 75 milioni di dollari (circa 55 milioni di euro). Nella stessa vendita, inoltre, verranno battute altre otto opere con prezzi di partenza superiori ai 20 milioni di dollari (circa 15 milioni di euro): lavori di Andy Warhol, Gerhard Richter e Basquiat, tra gli altri. Con questa serie di vendite Christie’s potrebbe superare il record dello scorso novembre, quando il valore totale delle opere vendute durante l’asta di arte contemporanea era stato di 691,6 milioni di dollari (circa 500 milioni di euro), che a sua volta aveva battuto il precedente record di 495 milioni di dollari del maggio precedenti.

Come riassume il sito d’arte artnet.comnegli ultimi anni il valore delle opere d’arte contemporanea è cresciuto moltissimo: se fino a qualche anno fa le opere più importanti venivano vendute per prezzi compresi tra 1 e 5 milioni di dollari, oggi non è raro che diverse opere di un lotto vengano acquistate per prezzi superiori ai 20 milioni di dollari.

Nella sua vendita del 13 di maggio Christie’s offre nove lotti con un prezzo di base di 20 milioni di dollari, nella vendita dello scorso novembre erano 11 le opere con valore iniziale superiore ai 20 milioni di dollari. In totale, questa settimana, la casa d’aste venderà 72 lotti con un valore complessivo stimato intorno ai 500 milioni di dollari. Anche Sotheby’s, nella sua vendita del 14 maggio, ha quattro lotti con un prezzo di partenza simile e altri nove con prezzo di partenza di 10 milioni di dollari.

Lo scorso novembre, poi, era stata venduta all’asta l’opera più costosa di sempre: il trittico di Francis Bacon “Three Studies of Lucian Freud” era stato battuto all’asta per 142 milioni di dollari (106 milioni di euro).
Queste sono alcune delle opere più preziose in vendita nelle due aste.

Ci sono diverse spiegazioni per l’aumento dei prezzi delle opere di arte contemporanea. Sara Friedlander, vice presidente di Christie’s, ha spiegato che, in primo luogo, negli ultimi mesi sono state vendute moltissime opere considerate dei capolavori, e che più i prezzi di vendita aumentano, più aumentano le aspettative dei venditori che decidono di mettere all’asta le opere che possiedono. C’è però anche un altro motivo dietro all’aumento dei prezzi: il numero di opere di arte contemporanea sul mercato sta diminuendo e questo spinge molti collezionisti a comprare ora e fa aumentare la domanda. Come ha spiegato Friedlander «Queste vendite sono delle eccezioni nel mercato dell’arte, tra dieci anni non ci saranno delle vendite del genere».

Qualche anno fa, quando la crisi economica era già iniziata, i prezzi delle opere d’arte contemporanea si erano abbassati per un breve periodo: molti collezionisti erano timorosi all’idea di investire in opere d’arte in un momento di recessione economica. La recente risalita dei prezzi, tuttavia, ha mostrato che l’arte è ancora un investimento sicuro e questa considerazione potrebbe spingere sul mercato diversi collezionisti: «Molti collezionisti che nel 2008 e nel 2009 erano preoccupati riguardo al mercato dell’arte – ha spiegato Friedlander – ora rimpiangono le opportunità perdute di comprare un Calder, un Rothko e un Warhol. Queste persone non faranno lo stesso errore una seconda volta».

Foto: Ramin Talaie/Getty Images