Le liste dei Verdi alle elezioni europee

C'è stato un guaio nell'interpretazione delle regole sulla presentazione delle firme: i promotori della lista faranno ricorso

Aggiornamento sabato 19 aprile – Le liste di Green Italia-Verdi Europei sono state riammesse alle elezioni per il parlamento europeo che si terranno a maggio. L’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha detto che la lista è un soggetto politico che prescinde dalla dimensione nazionale, perché storicamente ha un fondamento molto solido nell’Unione Europea.

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Le liste Green Italia–Verdi europei sono state escluse in tutte le cinque circoscrizioni italiane alle elezioni europee del prossimo 25 maggio, perché non gli è stato riconosciuto il diritto all’esenzione dalla raccolta delle firme. Per poter essere ammessa alle elezioni europee ogni lista deve presentare, in ognuna delle cinque circoscrizioni elettorali italiane, almeno 30.000 firme di sottoscrizione. A questa regola generale, che serve a limitare la proliferazione di liste prive di valore elettorale, ci sono tuttavia delle eccezioni che servono ad evitare che partiti già rappresentati nel parlamento italiano o in quello europeo debbano farsi carico della raccolta delle firme.

Come era stato spiegato sul sito della lista, le firme di sottoscrizione per Green Italia–Verdi europei non sono state presentate proprio a seguito di un’interpretazione delle norme sull’esenzione: secondo i promotori della lista, queste norme avrebbero dovuto essere applicate anche alle liste associate a partiti rappresentati nel parlamento europeo, anche nel caso di assenza di deputati eletti direttamente in Italia (come è successo ai Verdi). Per questo motivo, avevano spiegato i promotori, «dobbiamo presentare un simbolo che sia quello di riferimento europeo ovvero il girasole. Stiamo quindi elaborando un simbolo che abbia il girasole come parte centrale e la presenza anche del “Sole che ride”». Parlando della raccolta delle firme, Roberto Della Seta, ex senatore del PD e uno dei promotori della lista, ha detto a Europa:

«Non l’abbiamo fatto perché crediamo che l’esistenza di partiti sovranazionali sia una condizione sufficiente per non doverle presentare. D’altra parte la legge italiana per le elezioni europee dice che sono esentati dalla raccolta delle firme quelle liste che abbiano degli eletti al parlamento italiano o a quello europee e su questo è stato approvato anche un ordine del giorno alla camera»

Gli uffici elettorali delle diverse circoscrizioni hanno però adottato un’interpretazione diversa delle regole sulla presentazione delle lista, escludendo la lista Green Italia–Verdi europei. Roberto Della Seta ha detto che in tutte e cinque le circoscrizioni verranno presentati ricorsi alla Corte di Cassazione e che, in caso il ricorso non dovesse essere accolto, verrà presentato un ulteriore ricorso al TAR.