Le foto di Paolo Gioli a Napoli

Studi anatomici realizzati con polaroid, inserti di stoffa e ritocchi pittorici da un importante fotografo e regista sperimentale

Dalla serie delle Vessazioni, 2010, Polaroid Polacolor cm 60x50, acrilico
(Paolo Gioli)
Dalla serie delle Vessazioni, 2010, Polaroid Polacolor cm 60x50, acrilico (Paolo Gioli)

Sabato 12 aprile è stata inaugurata a Villa Pignatelli, a Napoli, la mostra Abuses. Il corpo delle immagini, dedicata all’artista veneto Paolo Gioli. Gioli – che è nato a Sarzano, in provincia di Rovigo, nel 1942 e ora vive a Lendinara – lavora come pittore, fotografo e film maker, e le sue opere sono conservate in importanti musei internazionali, come il MoMA di New York, il Centre Georges Pompidou di Parigi e l’Art Institute di Chicago.

La mostra espone più di cento fotografie incentrate su un tema ricorrente: lo studio anatomico e, insieme, la natura morta. Le fotografie, particolarmente originali e sperimentali, sono realizzate con la tecnica del foro stenopeico, che produce immagini poco nitide e presentano spesso ritocchi pittorici, inserti di stoffa, sovrapposizioni di altre fotografie e polaroid. La mostra resterà aperta fino al primo giugno.