L’isola che non c’è

Il reportage di Pietro Millenotti che ha viaggiato lungo la costa siciliana, fotografando sedie di plastica, ananas giganti e colonne antiche

Foto di Pietro Millenotti
Selezione fotografica Sarah Carlet
Testi a cura di Diego D’Ippolito

Il lavoro di Pietro Millenotti finalista del circuito Off del Cortona On The Move, è il risultato di un viaggio di 1.200 chilometri lungo la costa della Sicilia, iniziato e conclusosi a Messina.

«È stata l’opportunità per conoscere ed apprezzare le bellezze di questa terra e nel contempo per constatare e riflettere su difficoltà e contrasti espressi dal territorio e da chi lo vive». Attraverso elementi iconici, incontrati lungo il percorso, Millenotti ha cercato di rappresentare ciò che ha capito sulla Sicilia nel corso del viaggio: la fragilità e l’impotenza di un territorio spesso rovinato, una presenza forte e costante della religione, un senso di sospensione del tempo.

Non è necessario mostrare esplicitamente quello che la Sicilia nasconde tra le pieghe della sua storia, è il territorio stesso a costruire una narrazione dell’incompiuto. In La Sicilia come metafora, Sciascia che «Sono convinto che la Sicilia offre la rappresentazione di tanti problemi, di tante contraddizioni, non solo italiani ma anche europei, al punto da poter costruire la metafora del mondo odierno». Di queste metafore sono ricche le immagini di L’Isola che non c’è, una serie di paesaggi che il tempo fiacca, ma non uccide. Colonne antiche che non sorreggono nulla e si mescolano nello stesso paesaggio ai primi esemplari dell’abusivismo edilizio. Un palo della luce che si piega sulla sabbia e sul cemento, ma sembra non voler mollare. Un Cristo accecato dal sole che cerca riparo tra le piante e sembra domandarsi i reali benefici di un sacrificio così estremo.

La Sicilia è piena di opere architettoniche e angoli di estrema bellezza e altre di inspiegabile bruttezza. Nel museo degli orrori, una croce di plastica blu è piantata sull’estremità di una colata di cemento, come se la salita al Golgota non fosse già abbastanza dolorosa. Moira Orfei incollata sull’intera superficie di un edificio, con quel volto sempre uguale, da decenni, né giovane, né vecchio, senza tempo. Un ananas ancora chiuso, delle seggiole di plastica rossa di fronte al Temerario’s e sullo sfondo il mare, che avvolge e protegge questa terra a tratti rovinata, ma «opulenta d’invidiati beni e ricca di nobili spiriti» (Lucrezio, De rerum natura).

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Il Post seguirà con una pagina speciale dedicata alla fotografia le novità legate a Cortona on the move. Questa settimana ospita il terzo reportage dei finalisti dell’ultima edizione del concorso Off del festival: “L‘Isola che non c’è” è un progetto nato da un viaggio fatto da Pietro Millenotti lungo la costa della Sicilia, nel 2012. L‘iniziativa è nata per dare visibilità ad alcuni dei migliori tra i 480 lavori presentati alla direzione artistica nel 2013. 

Chiuse le iscrizioni al circuito Off del 2014, il Cortona On the Move invita a partecipare alle letture portfolio di quest’anno, che permettono di sottoporre i propri lavori ad alcuni tra i massimi esperti del settore: editori e photo editor delle maggiori testate nazionali e internazionali, curatori e fotografi saranno a disposizione per colloqui individuali, durante i quali si discuteranno a livello tecnico, artistico ed editoriale i progetti presentati. L’iscrizione alle letture portfolio del festival è aperta a fotografi, semplici appassionati, emergenti e professionisti. Potete trovare maggiori informazioni qui, mentre qui trovate l’elenco dei Workshop con ospiti nazionali e internazionali.