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Il ritorno di “Cosmos”
La Galassia Girandola del Sud, una galassia spirale intermedia visibile nella costellazione dell’Idra e che si trova a 15 milioni di anni luce da noi.
NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
La Galassia Girandola del Sud, una galassia spirale intermedia visibile nella costellazione dell’Idra e che si trova a 15 milioni di anni luce da noi.
NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
L’esagono di Saturno ha una estensione massima di 30mila chilometri (il diametro della Terra è di circa 12.700 chilometri) ed è originato da una grande tempesta al suo centro, una specie di ciclone, con venti che superano i 320 chilometri orari. Le grandi correnti d’aria danno alla perturbazione il suo aspetto esagonale.
NASA/JPL-Caltech/SSI
La Nebulosa Anello si trova nella costellazione boreale della Lira, ha un diametro di circa due anni luce e, grazie alla sua relativa vicinanza alla Terra, è tra gli oggetti celesti più osservati dagli appassionati di astronomia. Si trova a una distanza di circa duemila anni luce dal nostro pianeta. Ci appare a forma di anello per un effetto prospettico, perché la stiamo osservando da uno dei suoi due poli. Se la si potesse osservare da un’altra angolazione, vicina al piano equatoriale, avrebbe una forma meno definita e circolare.
NASA, ESA, C.R. Robert O’Dell (Vanderbilt University), G.J. Ferland (University of Kentucky), W.J. Henney, M. Peimbert (National Autonomous University of Mexico)
Questa è facile, è la Luna.
NASA/Goddard/LRO
La grande palla che appare sullo sfondo è Titano, una delle lune del pianeta Saturno, di cui sono visibili solo gli anelli nella foto. Il pallino grigio in alto è Epimeteo, un’altra delle 62 lune conosciute del pianeta.
NASA/JPL/Space Science Institute
Un particolare dell'eruzione solare del 31 agosto 2012
NASA/GSFC/SDO
Una visione d’insieme del pianeta Mercurio, i colori non sono naturali: servono agli astronomi per tracciare i diversi minerali che compongono la sua superficie.
NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington
Un'eruzione solare del 31 agosto 2012
NASA/GSFC/SDO
La fusione di immagini satellitari diverse per illustrare il momento in cui la nostra galassia, la Via Lattea, si scontrerà con la Galassia di Andromeda. Il fenomeno durerà diversi miliardi di anni, niente paura.
NASA; ESA; Z. Levay and R. van der Marel, STScI; T. Hallas; and A. Mellinger
Una elaborazione al computer che mostra come il vento solare non viene schivato dal pianeta Venere, che non possiede un campo magnetico paragonabile a quello terrestre, che ci protegge da questi spiacevoli inconvenienti offerti dalla stella essenziale per la nostra esistenza, il Sole.
NASA
La grande palla che appare sullo sfondo è Titano, una delle lune del pianeta Saturno, di cui sono visibili solo gli anelli nella foto. Il pallino grigio in alto è Epimeteo, un’altra delle 62 lune conosciute del pianeta.
NASA/JPL/Space Science Institute
Una simulazione al computer di una stella risucchiata da un buco nero.
NASA; S. Gezari, The Johns Hopkins University; and J. Guillochon, University of California, Santa Cruz
Il cratere Magritte sulla superficie del pianeta Mercurio. Si chiama così in onore del pittore belga René Magritte, vissuto nella prima metà del Novecento.
NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington
Utilizzando le strumentazioni del nuovo satellite per l’osservazione della Terra, Suomi NPP, la NASA ha diffuso una nuova immagine ad altissima definizione della nostra biglia blu. La fotografia mostra principalmente il Nord America ed è il risultato di un collage di diversi scatti realizzati dal satellite il 4 gennaio scorso. Il nome “Suomi NPP” ricorda Verner E. “Vern” Suomi, inventore e scienziato statunitense considerato il padre della moderna meteorologia basata sui dati forniti dai satelliti artificiali.
NASA/NOAA/GSFC/Suomi NPP/VIIRS/Norman Kuring
La stella ipergigante blu Eta Carinae nella costellazione Carena
ESA/NASA
La Nebulosa Uovo, nella costellazione del Cigno. È formata da una serie di cerchi luminosi, intorno a una stella centrale.
ESA/Hubble, NASA
Un’elaborazione grafica della superficie di Marte, realizzata basandosi sui dati reali rilevati dalle missioni NASA.
NASA/JPL-Caltech
La nube molecolare gigante Cygnus X, che si trova nel centro della Via Lattea boreale all’interno del Complesso nebuloso del Cigno, è uno dei luoghi in cui si verificano più fenomeni di formazione stellare.
NASA/IPAC/MSX
Un’aurora australe vista dal satellite IMAGE della NASA nel 2005.
NASA/Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio
La galassia irregolare NGC 4214 nella costellazione dei Cani da Caccia, si trova a circa 10 milioni di anni luce di distanza dalla Terra e viene studiata per comprendere meglio i processi di formazione delle nuove stelle.
NASA, ESA, and the Hubble Heritage (STScI/AURA)-ESA/Hubble Collaboration
La fase di transizione di una supernova nei resti di una supernova osservata dal telescopio spaziale Hubble. La Supernova 1987A è esplosa circa 168mila anni fa ed è diventata visibile dalla Terra a partire dal 1987.
NASA, ESA, and P. Challis (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics)
La galassia NGC 5128 (Centaurus A) vista dal telescopio spaziale Hubble, nell’estate del 2010.
NASA, ESA, Hubble Heritage (STScI/AURA)-ESA/Hubble Collaboration
Il “Monte Mistico” (“Mystic Mountain”) è l’immagine di uno dei pilastri di gas e polveri della Nebulosa Carena realizzata da Hubble nel febbraio del 2010. Il pilastro ha una altezza di 3 anni luce. Le stelle che si formano al suo interno contribuiscono a far espandere i getti di gas.
NASA, ESA, and M. Livio and the Hubble 20th Anniversary Team (STScI)
Un gigantesco disco di stelle e polveri formato dalla galassia spirale NGC 2841, visibile nella costellazione dell’Orsa Maggiore.
NASA
Una rappresentazione artistica della stella EV Lacertae nella costellazione della Lucertola, una delle 70 più vicine a noi. L’immagine mostra un brillamento sulla stella.
Casey Reed/NASA
Ganimede, la luna più grande di Giove, dietro al pianeta. L'immagine è stata realizzata nel 2007 dal telescopio spaziale Hubble.
NASA, ESA, and E. Karkoschka (University of Arizona)
Ciò che resta ed è visibile ai raggi-X e su particolari lunghezze d'onda di SN 1006, la supernova osservata dalla Terra nell'anno 1006. Fu l'evento stellare con magnitudine apparente più brillante di cui si ha notizia.
NASA, ESA, and Z. Levay (STScI)
Una scia è visibile ai raggi-X e su particolari lunghezze d'onda di SN 1006, la supernova osservata dalla Terra nell'anno 1006. Fu l'evento stellare con magnitudine apparente più brillante di cui si ha notizia.
NASA, ESA, and Z. Levay (STScI)
La Nebulosa Granchio ripresa dal telescopio spaziale Hubble, al suo centro c’è una stella di neutroni (pulsar) che ruota su se stessa alla velocità di 30 giri al secondo.
NASA, ESA, J. Hester and A. Loll (Arizona State University)
La Nebulosa Occhio di Gatto, una delle prime del suo genere a essere scoperte, in una immagine realizzata dal telescopio spaziale Hubble.
NASA, ESA, HEIC, and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
La Galassia di Andromeda, a circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra. L’immagine è stata ottenuta mettendo insieme 330 singole fotografie scattate dal telescopio montato sul satellite Swift della NASA.
NASA/Swift/Stefan Immler (GSFC) and Erin Grand (UMCP)
Saturno e i suoi anelli, nell’agosto del 2009
NASA/JPL/Space Science Institute
La Nebulosa Testa di Cavallo nella costellazione di Orione, deve il suo nome alla sua particolare forma che ricorda quella di un cavallo, appunto.
NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
La superficie di Europa, una delle lune del pianeta Giove. Fu scoperta da Galileo Galilei nel 1610. Una delle ipotesi è che sotto i ghiacci superficiali ci sia un oceano di acqua allo stato liquido.
NASA/JPL/University of Arizona
La Nebulosa Farfalla, visibile nella costellazione dello Scorpione. La sua stella centrale è tra gli oggetti più caldi noti della nostra Galassia, la Via Lattea.
NASA, ESA and A.Zijlstra (UMIST, Manchester, UK)