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  • Martedì 4 marzo 2014

Le foto dell’Iditarod

È una leggendaria e durissima gara per cani da slitta che si corre ogni anno in Alaska: l'edizione di quest'anno è iniziata sabato scorso

Saki is ready to go as Iditarod musher Michelle Phillips of Tagish, Yukon, takes her dogs out for a run on Friday, Feb. 28, 2014, at Tozier Track in Anchorage, Alaska. "We're just doing a little stretching-out run," she said. "They've been in the truck a long time." Several mushers visited the track Friday in preparation for Saturday's ceremonial start of the Iditarod Trail Sled Dog Race. (AP Photo/Anchorage Daily News, Erik Hill)
Saki is ready to go as Iditarod musher Michelle Phillips of Tagish, Yukon, takes her dogs out for a run on Friday, Feb. 28, 2014, at Tozier Track in Anchorage, Alaska. "We're just doing a little stretching-out run," she said. "They've been in the truck a long time." Several mushers visited the track Friday in preparation for Saturday's ceremonial start of the Iditarod Trail Sled Dog Race. (AP Photo/Anchorage Daily News, Erik Hill)

L’Iditarod è una leggendaria corsa per cani da slitta che si corre ogni anno dal 1973, in Alaska. La gara è lunga 1800 chilometri e si corre tra Anchorage, la città più grande dello stato, e Nome, un posto di tremila abitanti, sul mare di Bering. I partecipanti corrono in condizioni estreme: la zona attraversata dalla gara è completamente deserta e praticamente impercorribile con mezzi diversi dalle slitte, il vento freddo può raggiungere temperature di -70 gradi e sul percorso si possono incontrare lupi, alci e orsi. L’Iditarod è una gara di regolarità: lungo il tracciato ci sono 27 checkpoint dove i concorrenti sono obbligati a passare per firmare un registro, ma a parte questo e a parte tre soste obbligatorie, le slitte possono seguire qualsiasi tracciato e fermarsi quando e come vogliono.

Per percorrere i 1800 chilometri della gara ci vogliono circa 10 giorni e vince chi arriva primo. La differenza, allora, la fa la capacità di fermarsi il meno possibile e i musher – così si chiamano i guidatori di slitta – guidano initerrottamente giorno e notte: soffrire di allucinazioni a causa del freddo e della deprivazione di sonno è frequente tra i partecipanti della Iditarod. Anche i cani, ovviamente, sono sottoposti a degli sforzi durissimi. I partecipanti iniziano la gara con un massimo di 16 cani, ma all’arrivo non arrivano mai tutti: molti vengono lasciati sul percorso a causa di infortuni o perchè stremati dalla fatica. Negli anni sono circa 142 i cani che sono morti durante la gara, ma recentemente – e in seguito alle prolungate proteste degli animalisti – il percorso della gara è stato attrezzato con diversi centri di assistenza veterinaria e l’eventualità che un cane muoia è ormai molto bassa.

L’edizione di quest’anno dell’Iditarod è cominciata lo scorso sabato da Anchorage – ad anni alterni il percorso si percorre in senso opposto – e al via si sono presentati 68 musher. Dopo tre giorni di viaggio, i primi hanno percorso circa 300 chilometri e in testa per ora c’è Martin Buser, uno svizzero di 55 anni che nel 1992 è diventato il primo non americano a vincere la gara.