Moses Farrow in difesa di Woody Allen

Il figlio adottivo di Mia Farrow e Woody Allen difende il padre e racconta che le molestie sulla sorella Dylan non sono mai successe

US film director Woody Allen walks at Piazza della Pace (Peace's square) in central Rome during the filming of his new movie, The Bop Decameron, on July 25, 2011. "Bop Decameron" is a romantic comedy based on Italian poet Giovanni Boccaccio's Decameron -- a famous 14th-century collection of bawdy tales. AFP PHOTO / TIZIANA FABI (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
US film director Woody Allen walks at Piazza della Pace (Peace's square) in central Rome during the filming of his new movie, The Bop Decameron, on July 25, 2011. "Bop Decameron" is a romantic comedy based on Italian poet Giovanni Boccaccio's Decameron -- a famous 14th-century collection of bawdy tales. AFP PHOTO / TIZIANA FABI (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

In un’intervista con il magazine americano People, Moses Farrow – figlio adottivo di Mia Farrow e Woody Allen, e fratello maggiore di Dylan Farrow – ha detto di non credere alle accuse di molestie sessuali che sua sorella Dylan ha rivolto al padre in una lettera pubblicata sabato 1 febbraio su un blog del New York Times. Moses, che oggi ha 36 anni e che ultimamente è rimasto vicino ad Allen e alla moglie Soon-Yi Previn, ha accusato Mia Farrow di aver messo i figli contro il padre: «Mia madre mi spinse insistentemente a odiare mio padre per aver distrutto la famiglia e aver molestato sessualmente mia sorella, e per lei io l’ho odiato per anni; ora capisco che fu un modo vendicativo di fargli pagare il fatto di essersi innamorato di Soon-Yi». Moses Farrow ha poi aggiunto:

«È ovvio che Woody non ha molestato mia sorella. Lei gli voleva bene e non vedeva l’ora di vederlo, quando lui veniva a trovarla. Non si è mai nascosta da lui finché nostra madre non è riuscita a creargli attorno un’atmosfera di paura e odio. Il giorno di cui parla Dylan, in casa eravamo in sei o sette. Eravamo tutti in camere aperte e nessuno, né mio padre né mia sorella, era chiuso in una stanza. Mia madre era uscita a fare shopping. Io non so se mia sorella davvero creda di esser stata molestata o se stia cercando di compiacere mia madre. Avere mia madre dalla tua parte era una motivazione molto potente, dato che averla contro era terribile»

Dylan Farrow ha ribadito le stesse accuse anche tramite People, e ha risposto al fratello Moses dicendo: «I miei ricordi sono la verità e sono i miei, ci convivrò per il resto della mia vita, e mia madre non mi ha mai cacciato in testa falsi ricordi».

Foto: TIZIANA FABI/AFP/Getty Images