«Mi sono svegliato alle 8. Sono andato a letto alle 4. Non dormire abbastanza è il problema più grande di tutti i giornalisti che oggi si trovano a Kiev. Gli incidenti si stanno verificando 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e gli eventi più interessanti spesso succedono la notte. Non ho incontrato un solo giornalista che abbia dormito bene la settimana passata» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Uno strano evento chiamato "le madri di piazza Indipendenza" si è tenuto questa mattina. Non so chi l'ha organizzato e perché, ma è sembrato falso e semplicemente non positivo» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Ministri religiosi e alcune donne che tengono in mano dei cartelli a una manifestazione di fronte ai soldati Berkut. Gli sono stati assegnati 30 minuti» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Non ho idea da dove siano venute fuori queste donne. È possibile che siano venute con intenzioni sincere. L'impressione comunque è diversa: sembrano far parte di un elettorato mercenario di Yanukovich» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Le donne stavano cantando l'inno nazionale, dicendo: "Voi siete i nostri bambini" e francamente stavano cercando di creare un'atmosfera tragica» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«A un centro punto il ritmo degli slogan è iniziato a diminuire, ed è stato allora che uno degli organizzatori dell'evento ha sussurrato qualcosa alle donne e loro si sono inginocchiate di fronte ai soldati. I giornalisti sono riusciti a catturare il momento drammatico. Poco dopo gli interpreti hanno finito il loro tempo e le "madri di piazza Indipendenza" sono state portate via in maniera ordinata.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Addentrandosi sempre più tra le linee difensive, i combattenti Berkut non sono per niente desiderosi di comunicare. Le persone sono molto arrabbiate, stanche e molto irritabili. Ho parlato con due di loro, entrambi hanno rifiutato di essere filmati o registrati. Sono molto riluttanti a comunicare. Ci sono parecchi "oratori pubblici" tra i soldati. Quelli con buone basi in politica e idee da dirigenti sono alimentati dai giornalisti dei media nazionali. Dicono le cose tutte giuste e fanno discorsi ispirati. Potete trovare facilmente le loro interviste online, ne sono certo. Io non li trovo interessanti» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«I membri della Guardia Nazionale e miliziani in generale sono positivi e allegri. Per molti di loro questa è un'avventura eccitante. Non ho notato una particolare ostilità. I ragazzi sono finalmente fuori dalla caserma e dentro la guerra! Sono spaventati, certamente, ma questa paura è probabilmente più simile a quella di un ragazzo che si arrampica su un albero: si, potrebbe cadere, ma la curiosità prevale sull'istinto di autopreservazione» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Alcune persone infuriate stanno fissando i Bekrut dall'altra parte delle barricate. Si stanno preparando a lanciare pietre nella prossima battaglia» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Bekrut è tutta un'altra storia. Loro qui sono la principale forza combattente. Sparano alla folla. Odiano per davvero le persone dall'altra parte delle barricate. Arkady Babchenko di LiveJournal ha un'interessante teoria, che suggerisce che i soldati Berkut potrebbero sostituire individualmente le munizioni dei loro fucili e sparare per uccidere. All'inizio ho pensato che fosse solo un'altra illusione, come una di quelle delle teorie del complotto. Ma ora credo che tutto sia possibile. C'è abbondanza di rifiuti della società da entrambe le parti, ed è spaventoso» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Anche dall'altra parte c'è abbondanza di volontari per uccidere il nemico. A guardare le armi di alcuni manifestanti ci si stupisce. Qualcuno ha preso una mazza e l'ha coperta di chiodi. Perché Chi vuole colpire? O perché un altro uomo sta in piedi con un'ascia in mano? Un'ascia uccide. O un forcone. Pensateci, cosa farà un manifestante con un forcone in mano quando inizia l'attacco? I forconi sono usati per colpire le persone in testa. Sta per andare a colpire i miliziani con quello?» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Un paio di volte mi hanno lanciato addosso delle pietre, mi hanno colpito in testa. Non si sente nulla con il casco. Di solito stiamo lontani e raramente riescono a raggiungerci. Ma tre giorni fa ci hanno lanciato delle molotov, eravamo molto vicini. Molti ragazzi si sono ustionati. Ma abbiamo spento il fuoco rapidamente. È stato spaventoso, molti ragazzi si sono messi a piangere» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Fuliggine da pneumatici bruciati ha coperto tutti. Non si riesce a togliere con l'acqua e si può sentire l'odore acre del fuoco arrivare da chiunque abbia passato del tempo vicino alle barricate. In un caffè, si può capire subito chi arriva direttamente da piazza Indipendenza, sentendo l'odore» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Non capisco, perché buttano tutto su di noi? Siamo soldati semplici. Ci sono molti ragazzi di leva dell'anno 2013. Sono diciottenni, solo sei mesi fa sono andati agli stessi cinema e caffè con gli studenti che ora li vogliono uccidere. E perché? È a causa dei politici? Qui loro ci dicono, "passare dalla parte del popolo". Ma dov'è quella parte? Ho dei parenti in Crimea e hanno paura che la Russia introdurrà la politica dei visti se quelli di piazza Indipendenza vincono. Ho un amico, è un tassista, che odia tutti questi manifestanti: ci sono ingorghi ovunque. Dov'è la parte del popolo? Chi dobbiamo scegliere? Abbiamo giurato di difendere gli edifici pubblici, e stiamo mantenendo la promessa. Non siamo politici.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Tra i soldati ci sono delle persone in abiti civili che coordinano le loro azioni. Chi sono? Loro scelgono chi dà le interviste, e a quali media.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Le barricate diventano sempre più grandi ogni giorno che passa e non penso che sarà possibile smantellarle senza un'attrezzatura adeguata. Dall'altra parte, piazza Indipendenza non ha l'energia per un attacco. Ha imparato molto bene come difendere se stessa, ma non è efficiente attaccare Bekrut con pietre e molotov quando la risposta sono gli spari e il lancio di granate.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Tutto a posto! Ci cambiano continuamente di posto; ci danno da mangiare meglio qui che nelle caserme. Ho letto che gli i Berkut sono pagati e praticamente gli viene dato un immobile [dal governo]. Non è così, almeno qui nessuno sa niente di questa storia. Forse ai comandanti è stato promesso qualcosa, ma ai ragazzi ordinari non gli verrà dato niente. Nel mio primo giorno il mio amico è stato ferito. Una molotov gli ha colpito la testa, lui ha tolto il suo elmetto e la testa ha preso fuoco. Ha delle gravi ustioni, ha perso la vista. E aveva una famiglia, lui è l'unico a portare a casa lo stipendio. Non sarà più in grado di fare il militare. Stiamo tutti cercando di aiutarlo.
I media li presentano come degli eroi, combattenti per un qualche tipo di idea, ma io li vedo come dei criminali ordinari. In un altro paese sarebbero stati dispersi velocemente, ma a noi non è stato permesso. Non c'era alcun ordine. Questa è la delusione più grande. Chiunque minacci un ufficiale di polizia è un criminale.
Ci lanciano sempre qualcosa sulla nostra strada. All'inizio abbiamo avuto paura, poi ci siamo abituati. Il solo problema è il fumo costante. Abbiamo provato a raggiungere un accordo attraverso i ministri, per farli smettere di bruciare i pneumatici, ma non funziona..» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Sono due mesi che sono qui. Chi stanno proteggendo? Fascisti. le loro parole sono nobili, ma guarda cosa stanno facendo alle persone, come le spogliano al freddo gelido, come sparano a bruciapelo. E per cosa? È per far sì che la gente tiri fuori la testa dalla sabbia? Non possono essere perdonati. C'è il concetto di onore militare, che io stesso rispetto, ma queste persone non hanno onore!» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«"Dove mi mostreranno? Dovrei dirlo alla mamma..", dopo avere scoperto che ero un fotografo, non un operatore video, il ragazzo si è arrabbiato davvero. "Tutta la mia famiglia sta guardando e ogni volta mi chiedono quando apparirò in televisione. I comandanti tengono lontano da noi i giornalisti per qualche ragione. E questa folla di piazza Indipendenza è sugli schermi tutto il tempo!". Gli ho chiesto qual era il suo nome. "Si certo, te lo dico ora, così la prossima cosa che succede è che sono morto".» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«I manifestanti delle barricate urlavano alle forze governative di unirsi alle persone. Hanno smesso molto tempo fa. Chiaramente, le forze governative non si uniranno a nessuno. "Fascisti! Figli di puttana!" si sente dalle barricate. "Trovati un lavoro, fannullone!" risponde un Berkrut.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Chiamano se stessi il popolo, eh? Ma non lo sono! Basta guardarli. Hanno preso in ostaggio e distrutto il centro della città, hanno bruciato delle cose, ci sono dei feriti. In una sola settimana quasi 100 di noi sono finiti in ospedale. Ho una famiglia, dei figli, e devo stare qui per loro. Non sono interessato alla politica. La vita per noi, per la gente comune, non andrà meglio se piazza Indipendenza vince. Abbiamo già avuto il loro Yuschenko, e allora? Hanno rubato allora, stanno rubando oggi, e continueranno a farlo. Gli oligarchi stanno giocando la loro partita lì, mentre noi stiamo morendo qui per loro. Sono qui per i miei figli, e loro [l'élite] sono tutti criminali, loro. Se solo ci avessero dato un ordine, li avremmo dispersi tutti in due ore.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Nessuno vuole commentare l'uso di armi contro i manifestanti. Apparentemente i comandanti si girano dall'altra parte di fronte alle violazioni, permettendo ai soldati di far uscire la loro rabbia in questo modo. Dobbiamo capire che ci sono centinaia di uomini arrabbiati e armati, che sono sotto attacco ormai da una settimana, a cui non è stata data la possibilità di reagire. Sembra che i comandanti mantengano la loro lealtà permettendo loro di violare la legge. È possibile che questo alzi il morale.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«L'attitudine delle forze governative nei confronti dei giornalisti non è buona. La maggioranza dei media appoggia piazza Indipendenza, e le milizie governative lo vedono come una copertura faziosa degli eventi. Questo è il perché in molti casi i giornalisti sono stat picchiati, e gli hanno sparato contro. Di nuovo, tutto questo sta succedendo con il tacito permesso dei comandanti Berkut.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«C'è un altro cordone difensivo in via Bankovska, dove si trovano i quartier generali presidenziali. Qui le forze governative non parlano proprio con gli estranei.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«Gli attivisti di piazza Indipendenza mettono la neve dentro a dei sacchi. Questo è il blocco principale degli edifici di piazza Indipendenza.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)
«La scorsa notte si sono tenute alcune manifestazioni per le persone uccise. Oggi, il ministro degli Interni ha annunciato che un membro delle forze governative è stato pugnalato a morte.» (Ilya Valamov, zyalt.livejournal.com)