I film stranieri candidati all’Oscar

Sono 9, tra cui "La Grande Bellezza" di Sorrentino: come funziona con i film stranieri, chi e quando sceglierà i cinque che otterranno la nomination

From second left, actress Sabrina Ferilli, director Paolo Sorrentino and actor Toni Servillo arrive for the screening of The Great Beauty at the 66th international film festival, in Cannes, southern France, Tuesday, May 21, 2013. (AP Photo/Lionel Cironneau)
From second left, actress Sabrina Ferilli, director Paolo Sorrentino and actor Toni Servillo arrive for the screening of The Great Beauty at the 66th international film festival, in Cannes, southern France, Tuesday, May 21, 2013. (AP Photo/Lionel Cironneau)

Venerdì 20 dicembre l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences – l’organizzazione fondata in California nel 1927, nota per l’assegnazione annuale dei premi Oscar (“Academy Awards” lì negli Stati Uniti) – ha annunciato la lista dei nove film (shortlist) che concorreranno fino al 16 gennaio per l’Oscar del 2014 per il miglior film straniero, e La grande bellezza di Paolo Sorrentino è tra questi: il 16 gennaio quattro di questi film saranno esclusi dalla lista e i rimanenti cinque otterranno la nomination ufficiale, formando la selezione finale dei film stranieri candidati all’Oscar, la cui cerimonia (l’86esima) si terrà domenica 2 marzo al Dolby Theatre di Hollywood.

I nove film scelti dall’Academy hanno superato una selezione preliminare tra 76 film: sei di questi sono stati valutati e selezionati dall’Academy tra metà ottobre e il 16 dicembre, e altri tre sono stati aggiunti dal comitato di valutazione dei film stranieri. Il comitato di valutazione del miglior film straniero e quello per il miglior cortometraggio di animazione sono gli unici due ad avere una composizione mista, mentre quelli delle altre categorie rispettano una regola: i film candidati alla miglior regia, per esempio, possono essere votati soltanto da membri dell’Academy registi di professione, così come gli attori candidati al premio di migliore attore protagonista possono essere votati soltanto da membri dell’Academy attori di professione, e così via per gli altri premi.

Dal 10 al 12 gennaio una commissione speciale, riunita in parte a Los Angeles e in parte a New York, sarà chiamata a valutare i nove film – assisteranno a tre proiezioni al giorno, da venerdì 10 a domenica 12 – e selezionerà i cinque film che otterranno la nomination, che saranno annunciati giovedì 16 gennaio al Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills, in California.

(Come si vince un premio Oscar)

Gli altri otto film, oltre alla Grande Bellezza di Sorrentino, scelti dall’Academy nella categoria di miglior film straniero sono: The Broken Circle Breakdown del regista belga Felix Van Groeningen; An Episode in the Life of an Iron Picker del bosniaco Danis Tanović, già regista di No Man’s Land nel 2001 (per cui vinse l’Oscar nel 2002); The Missing Picture del cambogiano Rithy Panh (già una volta tra le nomination con il film Rice People, del 1994); The Hunt (qui da noi distribuito come Il Sospetto) del danese Thomas Vinterberg, film per cui l’attore Mads Mikkelsen vinse il premio di migliore attore alla scorsa edizione del Festival di Cannes; Two Lives del tedesco Georg Maas; The Grandmaster del cinese Wong Kar-wai, molto noto anche in Italia soprattutto per In the Mood for Love e 2046; The Notebook (in Italia, Il grande quaderno) dell’ungherese János Szász; e Omar del regista palestinese Hany Abu-Assad.

L’Oscar al miglior film in lingua straniera viene assegnato ai film non prodotti negli Stati Uniti. L’Italia – tra premi di categoria, premi speciali e premi onorari – è il paese straniero che ne ha vinti di più (13): in passato lo hanno vinto film come La Strada (1957) e (1964) di Federico Fellini, Ieri, oggi, domani (1965) di Vittorio De Sica, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1971) di Elio Petri, Nuovo cinema Paradiso (1990) di Giuseppe Tornatore e Mediterraneo (1992) di Gabriele Salvatores. L’ultimo film italiano ad aver ottenuto una nomination fu nel 2006 La bestia nel cuore di Cristina Comencini. L’ultima premiazione invece risale al 1999, e fu una premiazione particolarmente celebre: Sofia Loren, chiamata a elencare le nomination, consegnò l’Oscar a Roberto Benigni per La vita è bella.

Poco più di un mese fa, il New York Times ha pubblicato sul suo sito la sequenza di apertura della Grande Bellezza – un film che ha molto apprezzato –, accompagnata dal commento fuori campo di Paolo Sorrentino (in inglese), il genere di cosa che ci si aspetta di trovare nei contenuti speciali dei dvd.

Paolo Sorrentino tra Sabrina Ferilli e Toni Servillo, alla 66esima edizione del Festival di Cannes, il 21 maggio 2013. (AP Photo/Lionel Cironneau)