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La vita a Fukushima

Una casa di Tomioka, un paese vicino alla centrale (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

La città di Okuma (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Una bambina durante un esame per la tiroide al centro medico che fornisce esami gratuiti ai cittadini (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Alcuni sacchi contenenti terreno inquinato e stoccati in un campo da tennis nella città di Naraha (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Il muro anti-tsunami costruito sulla spiaggia di Usuiso (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Una donna passa sotto ad una grossa insegna con scritto "Energia Nucleare - L'energia per un futuro migliore". I cittadini di Futaba realizzarono questo cartello per celebrare la prosperità della cittadina grazie all'energia nucleare prodotta (REUTERS/Damir)

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La vita a Fukushima

L'orologio nella cucina di una casa abbandonata mostra la data dell'11 marzo 2011, a Namie (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Alcuni pesci pescati in zona: la pesca amatoriale e commerciale è stata vietata, e questi pesci serviranno da cavie per alcuni test sulla radioattività (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Due persone attraversano l'area del cimitero di Namie, distrutto dallo tsunami (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Macerie e detriti alla scuola di Namie (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Mieko Okubo con il ritratto del suocero, Fumio Okubo, nella stanza dove l'uomo si è suicidato a 102 anni a seguito dell'ordine di evacuazione dell'area. La donna torna ogni giorno nella casa per tenere in ordine e per dare da mangiare al cane (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Una donna in mezzo alle tombe distrutte dallo tsunami nel cimitero di Namie (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Una lavagna con scritti messaggi di incoraggiamneto nella scuola abbandonata di Namie (REUTERS/Damir Sagolj)

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Un uomo fa surf nei pressi della barriera anti tsunami sulla spiaggia di Toyoma (REUTERS/Damir Sagolj)

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Un piccolo monumento dedicato alle vittime dietro una casa abbandonata a Namie (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Le onde si infrangono contro la barriera anti tsunami nella città di Iwaki (REUTERS/Damir Sagolj)

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Un distributore automatico trasportato dallo tsunami in un campo di riso nella zona di Minamisoma (REUTERS/Damir Sagolj)

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Alcuni ritratti appesi alla parete di una casa abbandonata a Namie (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Un uomo ad un posto di blocco sulla statale 6 nei pressi di Tomioka (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Keigo Sakamoto con Atomo, uno dei suoi 21 cani. L'uomo si prende cura di circa 500 animali nella zona di Naraha (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Un contadino taglia l'erba in una fattoria abbandonata (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Naoto Matsumura in posa in una strada abbandonata di Tomioka
(REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Alcune scarpe tradizionali abbandonate in un centro civico di Namie (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Un uomo scatta alcune fotografie a Namie (REUTERS/Damir Sagolj)

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La vita a Fukushima

Alcune copie di un giornale locale con il titolo "M (magnitudo) 8.8" (REUTERS/Damir Sagolj)

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Il Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980