Nuova Zelanda, sisma di magnitudo 6.5 – Danni a edifici, nessun ferito

Wellington (Nuova Zelanda), 16 ago. (LaPresse/AP) – Una scossa di terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito poco dopo le 14.30 ora locale la zona centrale della Nuova Zelanda, nei pressi della città di Seddon, su South Island. L’istituto geologico degli Stati Uniti ha individuato l’epicentro 94 chilometri a ovest di Wellington, a una profondità di 10 chilometri.

DANNI A EDIFICI MA NESSUN FERITO. Non si hanno notizie di feriti gravi, ma il sisma ha danneggiato diverse case nei pressi dell’epicentro e distrutto un ponte sulla principale autostrada vicino Seddon, di cui una parte è stata chiusa. Successivamente si sono verificate almeno sei scosse di assestamento con magnitudo minima 5.0. Evacuati anche alcuni edifici della capitale Wellington, dove diverse persone sono state liberate dagli ascensori che si erano bloccati. La Borsa è stata chiusa per oltre un’ora.

NESSUNA ALLERTA TSUNAMI. Dopo le scosse non è stata emessa alcuna allerta tsunami. Il sindaco di Wellington, Celia Wade-Brown, riferisce che infrastrutture e uffici della città non hanno subìto grandi danni, aggiungendo però che le autostrade sono intasate visto che molti cittadini hanno provato ad allontanarsi. “Pensiamo che sia normale, ma per le persone sarà un po’ lunga per tornare a casa stasera”, ha detto.

I PRECEDENTI TERREMOTI. Un terremoto di simile intensità si era verificato nella stessa area tre settimane fa. Una sismologa che lavora per l’agenzia GeoNet e si occupa del monitoraggio dei terremoti in Nuova Zelanda, Caroline Little, afferma che la serie di scosse da luglio ha seguito un modello insolito. “Normalmente si ha un grande terremoto seguito da scosse di assestamento di magnitudo più bassa”, spiega. Il terremoto di luglio è avvenuto lungo la faglia vicino Seddon che non era mai stata mappata prima, prosegue, aggiungendo che è troppo presto per stabilire se anche le scosse di oggi sono avvenute lungo la stessa faglia. Un’altra faglia corre attraverso Wellington e molti temono che potrebbe provocare disastri se diventasse attiva. La Nuova Zelanda si trova sulla cosiddetta ‘cintura di fuoco’ del Pacifico, in cui sono frequenti le attività sismiche. Nel 2011 un forte terremoto colpì Christchurch provocando 185 morti e distruggendo gran parte del centro della città.

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