Il canto di Kongar-ol Ondar

È morto qualche giorno fa l'uomo che ha portato il "canto armonico tuvano" in Occidente e suonò con Frank Zappa e Willie Nelson

Ondar, a Mongolian "throat singer" performs with Bela Fleck and the Flecktones Saturday, June 19, 1999 at the 26th Annual Telluride Bluegrass Festival in Telluride, Colo. Ondar has recorded and toured with such artists as Grateful Dead drummer, Mickey Hart, Frank Zappa, the Kronos Quartet and Ry Cooder, and is heard on the soundtrack for the film "Geronimo." (AP Photo/Mickey Krakowski)
Ondar, a Mongolian "throat singer" performs with Bela Fleck and the Flecktones Saturday, June 19, 1999 at the 26th Annual Telluride Bluegrass Festival in Telluride, Colo. Ondar has recorded and toured with such artists as Grateful Dead drummer, Mickey Hart, Frank Zappa, the Kronos Quartet and Ry Cooder, and is heard on the soundtrack for the film "Geronimo." (AP Photo/Mickey Krakowski)

Il primo gennaio del 1993, come tutti gli anni, a Pasadena, nella contea di Los Angeles, si festeggiò l’anno nuovo con la Rose Parade, una spettacolare sfilata di carri ricoperti da diversi elementi naturali (fiori, foglie, cortecce, eccetera). Quell’edizione a suo modo fu speciale: si esibì un artista che non si era mai visto negli Stati Uniti, come non si era praticamente mai sentita la musica che cantava. Lui era Kongar-ol Ondar – arrivava dalla Repubblica di Tuva, ex protettorato cinese e ora parte della Federazione russa – e si esibiva con il Xöömej, cioè il canto armonico tuvano: una tecnica diffusa tra i pastori nomadi dell’Asia Centrale, che riproducono con la musica i suoni della natura, come il rumore dell’acqua di un fiume o il fischio del vento nella steppa.

Quella fu la prima esibizione in Occidente di Ondar, che negli anni seguenti riuscì a diventare molto popolare sia in Europa che negli Stati Uniti grazie a Richard Feynman, premio Nobel per la fisica che a un certo punto della sua vita si appassionò alla cultura di Tuva e alla musica di Ondar. Per una serie di incredibili vicende e circostanze, raccontate nei dettagli dal Los Angeles Times, Ondar si ritrovò negli anni a cantare per Boris Yeltsin, primo presidente della Federazione russa, a esibirsi e registrare insieme a Frank Zappa e Willie Nelson, e a essere raccontato nel documentario “Genghis Blues”, realizzato dai fratelli Adrian e Roko Belic e candidato agli Oscar nel 1999.

Il trailer di “Genghis Blues”

Il Xöömej si basa su un uso molto particolare delle corde vocali, delle labbra, della lingua e della bocca: come ha spiegato molto in sintesi David Letterman, che invitò Ondar al suo popolare show il 12 febbraio 1999, Ondar è in grado di produrre diversi suoni contemporaneamente. Per essere più precisi, la tecnica del Xöömej gli permette di distinguere musicalmente i suoni che produce – li producono tutti, ma praticamente nessuno riesce a separarli – per poi combinarli tra loro in maniera armonica.

Kongar-ol Ondar al David Letterman’s Late Show

Ondar è un’icona nazionale nella Repubblica di Tuva. Lì ha aperto una scuola di Xöömej ed è stato anche membro del parlamento locale. È nato nel villaggio di Iyme, nella parte occidentale di Tuva. Iniziò a cantare da bambino, affascinato dagli anziani del villaggio, ma impiegò parecchio prima di riuscire a far diventare il canto una professione.

A meno di vent’anni era già stato in prigione due volte per risse e piccoli episodi di violenza: nel 2012, in un’intervista per il sito Tuva Online, descrisse le condizioni brutali delle carceri siberiane in cui scontò le sue pene – per esempio, era obbligato a versare 30 secchi d’acqua sul pavimento della cella, durante l’inverno siberiano, e poi asciugare il pavimento: non aveva le scarpe e si prese una polmonite. Ondar è morto il 25 luglio in un ospedale di Kyzyl, la capitale di Tuva, dopo un’operazione per un’emorragia cerebrale: aveva 51 anni.