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  • Mercoledì 31 luglio 2013

L’India crea un nuovo stato

Il Telangana si separerà dall'enorme Andhra Pradesh, dopo anni di proteste autonomiste e molti morti

Martedì 30 luglio la coalizione di governo indiana ha annunciato che sosterrà la creazione di un nuovo stato, chiamato Telangana, nella zona settentrionale dell’Andhra Pradesh, nell’India centrale. La decisione riguarda un’area oggetto da decenni di un forte movimento autonomista e dovrebbe portare alla creazione del 29esimo stato dell’India.

Formalmente la decisione di dividere l’Andhra Pradesh è stata presa dal Comitato esecutivo del Congresso nazionale indiano, l’organo decisionale più importante del partito del premier Singh, in forma di raccomandazione al governo centrale: si avvia ora un lungo iter legislativo nel parlamento locale e nazionale che, secondo il Times of India, richiederà almeno quattro mesi per essere completato.

Telangana

Le dieci province del Telangana
(fonte: WikiMedia)

Lo stato dell’Andhra Pradesh è il quarto più vasto dell’India, con un’area di circa 275 mila km quadrati (più del Regno Unito) e una popolazione di oltre 84 milioni di abitanti (più della Germania). Fin dalla creazione dello stato negli anni Cinquanta, sostanzialmente sulla base di confini linguistici – nell’Andhra Pradesh si parla in maggioranza la lingua telugu – i dieci distretti settentrionali (su 23 dello stato) denunciano di essere emarginati nella distribuzione dei fondi, nella gestione delle risorse idriche e nelle iniziative economiche. Il nord dell’Andhra Pradesh è una zona largamente rurale e impoverita, intorno alla città di Hyderabad, che viene colpita spesso dalla siccità.

Negli ultimi dieci anni il movimento autonomista è stato molto attivo e ha organizzato scioperi della fame e proteste violente in cui sono morte, secondo la stima di un parlamentare indiano coinvolto nel movimento autonomista, circa mille persone. Molte persone si sono date fuoco in pubblico per la causa autonomista. Il governo centrale indiano si è mosso con estrema lentezza e una certa ambiguità, annunciando passi in avanti nel processo per la creazione dello stato ma poi lasciando invariata la situazione.

Nel 2009 le manifestazioni ripresero forza, dopo l’inizio dello sciopero della fame di un famoso politico locale, K. Chandrasekhara Rao. Undici giorni più tardi il governo indiano disse che l’Andhra Pradesh sarebbe stato diviso, ma violente proteste contro questa decisione portarono a un nuovo arresto del processo due settimane più tardi. Secondo l’Hindustan Times e diversi analisti, la mossa di concedere ora l’autonomia serve soprattutto a contenere l’avanzata dei partiti regionali nella zona e a favorire il partito del Congresso nelle elezioni politiche del prossimo anno. Il Telangana conta per 17 seggi nel Lok Sabha, la camera bassa del parlamento indiano.

Ma l’autonomismo delle regioni del nord ha una forte opposizione anche all’interno dello stesso Andhra Pradesh, con molte proteste organizzate dai sostenitori dell’unità dello stato. Uno dei problemi principali è che l’area proposta per il Telangana comprende l’attuale capitale dello stato e centro industriale dell’area, Hyderabad.

La soluzione proposta, per ora, è che per dieci anni Hyderabad sia la capitale congiunta di entrambi gli stati, nell’attesa che venga individuata una nuova capitale per i distretti meridionali. La città, che oggi ha oltre nove milioni di abitanti, ha avuto uno sviluppo rapidissimo a partire dal 1995 grazie a leggi che hanno favorito gli investimenti di grandi società dell’informatica e della tecnologia (Microsoft ci ha aperto la sua prima sede importante fuori dagli Stati Uniti).

Nei distretti della costa e nel Rayalaseema, le due altre regioni che compongono l’Andhra Pradesh, gli uffici e i negozi sono rimasti chiusi oggi in segno di protesta contro la decisione dei partiti di governo.

Alcuni critici della decisione hanno detto che la mossa del governo centrale rischia di creare un precedente per molti altri movimenti autonomisti in altri stati indiani, che negli anni scorsi hanno avanzato proposte di divisione finora senza fortuna: tra questi la regione di Bundelkhand nello stato centrale del Madhya Pradesh e il Gorkhaland nel Bengala Occidentale. Ci sono da tempo proposte per dividere l’enorme Uttar Pradesh, uno stato di oltre 200 milioni di abitanti, in almeno quattro distinte unità statali.

Foto: Studenti dell’Osmania University di Hyderabad, una delle storiche roccaforti del movimento autonomista del Telangana, festeggiano all’annuncio del nuovo stato, 30 luglio 2013.
(NOAH SEELAM/AFP/Getty Images)