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  • Lunedì 1 luglio 2013

Il concerto di Jennifer Lopez per il dittatore del Turkmenistan

Ha cantato "Happy Birthday, Mr President" a uno dei leader più autoritari del mondo ed è stata molto criticata

US pop diva Jennifer Lopez performs at Avaza, near the city of Turkmenbashi (Father of all Turkmen), named after former president Saparmurat Niyazova on June 29, 2013. US pop diva Jennifer Lopez sang "Happy Birthday" to Gurbanguly Berdimuhamedow, president of Turkmenistan, described by Human Rights Watch in a January report as "one of the world's most repressive" regimes. J.Lo is believed to be the first major Western star to visit the isolated former Soviet republic, known primarily for its vast gas reserves and a dismal human rights record. AFP PHOTO / IGOR SASIN (Photo credit should read IGOR SASIN/AFP/Getty Images)
US pop diva Jennifer Lopez performs at Avaza, near the city of Turkmenbashi (Father of all Turkmen), named after former president Saparmurat Niyazova on June 29, 2013. US pop diva Jennifer Lopez sang "Happy Birthday" to Gurbanguly Berdimuhamedow, president of Turkmenistan, described by Human Rights Watch in a January report as "one of the world's most repressive" regimes. J.Lo is believed to be the first major Western star to visit the isolated former Soviet republic, known primarily for its vast gas reserves and a dismal human rights record. AFP PHOTO / IGOR SASIN (Photo credit should read IGOR SASIN/AFP/Getty Images)

Domenica 30 giugno la cantante Jennifer Lopez ha partecipato a un evento organizzato ad Avaza, città del Turkmenistan sul Mar Caspio, in occasione del compleanno del presidente turkmeno Gurbanguly Berdymukhamedov, un personaggio politico considerato molto autoritario e molto poco rispettoso dei diritti umani.

Jennifer Lopez ha cantato la canzone “Happy Birthday, Mr. President” per festeggiare il compleanno di Berdymukhamedov, indossando per l’occasione abiti tradizionali turkmeni. Lopez è stata molto criticata da diverse associazioni impegnate nella difesa dei diritti umani, che l’hanno accusata di avere indebolito l’attività di tutti coloro che si oppongono all’autoritarismo di Berdymukhamedov, in carica dal dicembre 2006.

Lopez ha cercato di giustificare la sua presenza all’evento in Turkmenistan – che si è tenuto in un resort di 2 miliardi di dollari sul Mar Caspio – dicendo che è stato un “evento privato” organizzato dall’azienda statale cinese China National Petroleum Corporation (CNPC), senza alcuna sponsorizzazione dal parte del governo turkmeno. Ha aggiunto che l’esibizione di “Happy Birthday, Mr President” è stata la risposta a una richiesta dell’ultimo minuto – come l’ha definita lei stessa alla rivista Hollywood Reporter – che la stessa CNPC le aveva fatto poco prima dell’inizio del concerto.

Sabato la Human Rights Foundation, organizzazione no profit statunitense impegnata nella difesa dei diritti umani, ha criticato duramente l’esibizione di Jennifer Lopez. Il presidente di HRF, Thor Halvorssen, ha detto: «Lopez naturalmente ha il diritto di esibirsi dal vivo per un dittatore di sua scelta e per i suoi amici intimi, ma le sue azioni distruggono del tutto il messaggio che lei aveva costruito grazie al suo precedente impegno con il programma in Messico contro la violenza sulle donne, realizzato per Amnesty International». Nel sommario del rapporto 2012 di Human Rights Watch si legge che il Turkmenistan continua ad avere indici bassissimi legati al rispetto dei diritti umani, e ad essere uno dei paesi più repressivi e meno liberi al mondo.

Anche se Jennifer Lopez è stata la prima star occidentale a visitare il Turkmenistan, la polemica che è seguita alla sua esibizione ricorda quello che successe nell’ottobre del 2011, quando l’attrice Hilary Swank e l’attore Jean-Claude van Damme parteciparono ad un evento organizzato per il leader ceceno Ramzan Kadyrov, a capo di una delle società più repressive del mondo: dopo moltissime critiche, Swank decise di donare il suo cachet a un’associazione di beneficenza.