Da Timeleft a Bumble For Friends, si stanno moltiplicando: l'obiettivo è più arduo di quello che sembra

Le app per trovare nuovi amici funzionano?

Il sito porno più famoso al mondo si sta scontrando col governo perché non vuole adeguarsi ai nuovi meccanismi di verifica dell'età 

Pornhub smetterà di funzionare in Francia

Pensateci la prossima volta che vi passa davanti un video platealmente stupido o provocatorio

Gli influencer vogliono farci arrabbiare

A volte sono così realistici da essere scambiati per veri, e all'industria cinematografica tornano comunque utili

YouTube è pieno di trailer finti

Dopo pressioni governative, mediatiche e religiose, siti come Pornhub e YouPorn stanno effettivamente molto più attenti di un tempo

La situazione dei video di minori sui grandi siti porno è migliorata, nonostante tutto

La procedura non è immediatissima, ma da domani non sarà più attiva

Oggi è l’ultimo giorno per vietare a Meta di usare i propri post per allenare la sua intelligenza artificiale

Le intelligenze artificiali hanno già cambiato il modo in cui usiamo il motore di ricerca, e siamo solo all’inizio

Googlare non è più come una volta

Cioè dei libri e dei cartoni animati in cui è protagonista, un fenomeno che lo accomuna ad Abraham Lincoln, Albert Einstein e al Dalai Lama 

Internet è pieno di citazioni false di Winnie the Pooh

Negli ultimi anni, la piattaforma di ricerca immagini è riuscita a raggiungere i giovani in modo diverso da come hanno fatto altri social

Pinterest ora è una cosa da teenager

Tra voci robotiche, sintetizzatori, riferimenti alla fantascienza e giri di basso memorabili, tra gli anni '70 e '80 diversi gruppi le sfruttarono per sperimentare nuovi suoni

L’epoca d’oro delle sigle italiane dei cartoni giapponesi

C'entrano gli ormoni, la luce artificiale, i geni e qualche cattiva abitudine

Perché alcuni sono mattinieri e altri no

Che cosa dice la scienza di uno dei gesti più diffusi al mondo e allo stesso tempo più socialmente condannati

Perché ci mettiamo le dita nel naso?

<p>Google ha presentato <a href="http://drive.google.com/keep">Google Keep</a>, una nuova applicazione per browser e per telefoni Android che serve per prendere, salvare e organizzare note, liste e promemoria. Il sistema ricorda sotto diversi punti di vista servizi ormai molto usati e conosciuti, come <a title="Le 10 applicazioni “indispensabili” per iPhone" href="https://www.ilpost.it/2010/11/12/migliori-applicazioni-iphone/">Evernote</a>, anche se offre molte meno opzioni ed è visibilmente più essenziale. Google Keep non è arrivato del tutto inatteso: nei giorni scorsi era stato anticipato il suo arrivo in seguito alla sua, temporanea, comparsa su Google Play, lo store online attraverso cui si possono scaricare le applicazioni per Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google.</p>
<p><strong>Versione web</strong><br />
La <a href="http://drive.google.com/keep">versione per browser</a> di Google Keep è estremamente essenziale. Il servizio mostra una scheda, vuota, in cui inserire un titolo e digitare una nota. Terminato l&#8217;inserimento delle informazioni si fa clic sul tasto fine e il sistema provvede a salvare il proprio appunto. C&#8217;è anche un&#8217;opzione per assegnare un colore alla nota, così da distinguerla più facilmente rispetto alle altre. In ogni appunto può anche essere inserita un&#8217;immagine. Al posto di una nota, si possono inserire liste di cosa da fare. Finito, non c&#8217;è molto altro da aggiungere, se non che i singoli appunti non possono essere ordinati e organizzati a proprio piacere su Google Keep. Il servizio, in compenso, ha un buon sistema di ricerca per trovare i contenuti già salvati.</p>

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<p><strong>Versione Android</strong><br />
L&#8217;<a href="https://play.google.com/store/apps/details?id=com.google.android.keep">applicazione per Android</a> di Google Keep funziona sostanzialmente come la versione per web, ma ha qualche funzionalità in più. La più pratica è sicuramente quella di potere dettare al telefono le note, senza doverle scrivere. Questa opzione utilizza il sistema di riconoscimento vocale automatico di Google, di solito molto affidabile. Le note possono essere trasformate in elenchi di cose da fare, possono essere colorate per renderle più distinguibili e Google Keep può anche essere utilizzato nei widget della schermata principale degli smartphone. Per funzionare, l&#8217;applicazione ha bisogno almeno della versione 4.0.3 di Android.</p>
<p><strong>Sincronizzazione</strong><br />
Google Keep salva i propri dati attraverso <a title="Come è fatto Google Drive" href="https://www.ilpost.it/2012/04/24/come-e-fatto-google-drive/">Google Drive</a>, il servizio che serve per salvare i file direttamente online e averli sempre a disposizione su dispositivi diversi, naturalmente connessi a Internet. Questo significa che una nota scritta su un computer attraverso il browser viene istantaneamente sincronizzata, e mostrata sulla propria applicazione Android, o sugli altri computer su cui si è collegati con il proprio account Google.</p>
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 </div></p>
<p><strong>iPhone? Windows Phone?</strong><br />
Presentando il nuovo Google Keep, quelli di Google non hanno fatto alcun riferimento ad altri sistemi operativi per dispositivi mobili come iOS per iPhone e iPad e Windows Phone, utilizzato ormai su diversi smartphone a partire <a title="I nuovi foni di Nokia" href="https://www.ilpost.it/2013/02/25/nokia-lumia-720-520/">da quelli Nokia</a>. Al momento non ci sono quindi applicazioni equivalenti a quella di Android per altri telefoni e non è detto che ci siano in futuro. In compenso, Google Keep si adatta anche agli schermi più piccoli, ed è quindi facilmente accessibile attraverso il browser del proprio smartphone.</p>
<p><strong>Concorrenza</strong><br />
Esistono naturalmente molte applicazioni che fanno cose simili, se non più articolate, di quelle di Google Keep. Molte di queste, come Evernote, sono integrate con altri servizi e consentono di salvare, sincronizzare, trasformare e utilizzare in modi diversi e creativi i propri promemoria e le proprie note. Rispetto a questi servizi, Google Keep appare molto più povero ed essenziale, ma non è detto che questa condizione si possa rivelare uno svantaggio. Il sistema fa in pratica una sola cosa, ma la fa molto bene e in una forma alquanto intuitiva. In futuro, inoltre, potrebbe essere integrato in altri servizi offerti dalla società, come per esempio Gmail o il servizio Calendar, per gestire e condividere con più facilità ancora le proprie note.</p>

Brevi

Internet

android

evernote

google

google keep

note

promemoria

smartphone

google-keep

Google Keep

Come funziona il nuovo servizio di Google per prendere appunti al volo, e sincronizzarli su computer e telefoni Android

Che cos’è Google Keep

Che cos’è Google Keep

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Che cos’è Google Keep

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