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Com’è fatto il Mali
La Grande Moschea di Djenné, 9 febbraio 2005 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
La Grande Moschea di Djenné, 9 febbraio 2005 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Un tuareg nel deserto vicino a Timbuctu, 9 febbraio 2005 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Persone mettono ad asciugare i panni sulla riva del fiume Niger a Mopti, 9 febbraio 2005 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Un cartello con scritto in arabo e francese «Solo 52 giorni a Timbouctou». La foto è del 1980. (Central Press/Getty Images)
La moschea di Petit Ségou, 7 febbraio 2005 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Il negozio di un barbiere, costruito con foglie di palme intrecciate a Ouidah, verso il 1956. (Evans/Three Lions/Getty Images)
Una ragazza maliana fuggita dal nord del paese in mano a islamisti e gruppi tribali nel campo profughi di Sévaré, 22 gennaio 2013 (FRED DUFOUR/AFP/Getty Images)
Il mercato di Bamako, 14 febbraio 1977 (PIERRE GUILLAUD/AFP/Getty Images)
Uno stormo di uccelli quelea-quelea vicino a Nionio, circa 400 chilometri a nord-est della capitale Bamako, 9 novembre 1997 (PIERRE GRARD/AFP/Getty Images)
Timbuctu, 1950 (Richard Harrington/Three Lions/Getty Images)
Timbuctu, 10 aprile 2006 (ISSOUF SANOGO/AFP/GettyImages)
Una donna in una strada di Timbuctu, 1950 circa (Three Lions/Getty Images)
Soldati francesi e giornalisti in una base aerea vicino a Bamako ascoltano un discorso di benvenuto dal presidente del Mali John Mahama, 16 gennaio 2013 (ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images)
Il fiume Niger vicino a Ségou, a circa 240 chilometri dalla capitale Bamako, 22 gennaio 2013 (ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images)
Il monumento della Fiamma della Pace, con le armi di ribelli tuareg a Timbuctu, 11 aprile 2006 (ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images)
Il monumento della Pace a Bamako, 17 febbraio 2001 (SEYLLOU/AFP/Getty Images)
Teschi di animali venduti al mercato con scopi medici, verso il 1956 (Evans/Three Lions/Getty Images)
La tomba di Askia: risale al XV secolo ed è considerata il luogo in cui venne sepolto Askia Mohammad I, primo imperatore di Songhai. È stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La foto è del 17 luglio 2012 (ISSOUF SANOGO/AFP/GettyImages)
Sostenitori del presidente del Mali Amadou Toumani Touré durante l'ultimo eventoi di campagna elettorale prima delle elezioni a Bamako, 27 aprile 2007 (GEORGES GOBET/AFP/Getty Images)
Un momento di pausa di operai impiegati nel restauro della moschea di Sankore a Timbuctu, 4 luglio 2012 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Una fabbrica tessile che contava circa 600 operai a Bata, nel 1956 (Evans/Three Lions/Getty Images)
Case costruite con mattoni di fango a Djenné, 9 febbraio 2005 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
La Grande Moschea di Djenné: costruita nel 1907, è il più grande edificio fatto interamente di mattoni di fango al mondo. È stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La foto è dell'8 febbraio 2005. (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
La Grande Moschea di Djenné: costruita nel 1907, è il più grande edificio fatto interamente di mattoni di fango al mondo. È stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La foto è dell'8 febbraio 2005. (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Un "togu na" ("casa della parola") a Sangha, nella zona centrale del paese, 10 febbraio 2010 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Donne portano cesti sulla testa nella regione centrale di Bandiagara, 13 febbraio 2005 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Pescatori con le loro barche nella spiaggia di Ganevie, 1956 (Evans/Three Lions/Getty Images)
Un villaggio abbandonato e costruito in mattoni di fango a Petit Ségou (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Un villaggio nella regione centrale di Bandiagara, 9 febbraio 2005 (FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/GettyImages)
Gao, verso il 1950 (J. P. H. Chabonnier/Three Lions/Getty Images)