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  • Giovedì 20 dicembre 2012

Le foto del 2012

Quelle più belle, più forti, più allegre, più tristi, più importanti, più da fermarsi-a-guardarle dell'anno che sta finendo

FOR USE AS DESIRED, YEAR END PHOTOS – FILE – In this Nov. 18, 2012 file photo, a Palestinian man kisses the hand of a dead relative in the morgue of Shifa Hospital in Gaza City. (AP Photo/Bernat Armangue, File)

FOR USE AS DESIRED, YEAR END PHOTOS – FILE – In this Nov. 18, 2012 file photo, a Palestinian man kisses the hand of a dead relative in the morgue of Shifa Hospital in Gaza City. (AP Photo/Bernat Armangue, File)

Come si dice in questi casi “è stata una scelta difficile”, e come si dice in questi casi “abbiamo dovuto sacrificarne molte che meritavano”. Neanche fossimo Fabio Fazio che presenta la lista dei cantanti a Sanremo.
Epperò è vero: con l’attenzione che il Post mette nelle fotografie, nella loro qualità, nella loro efficacia nello spiegare e mostrare cose che con le parole non ci si arriverebbe mai (“a picture is worth a thousand words”, dicono gli inglesi da sempre, insieme a quell’altra sulla mela al giorno), con quell’attenzione dicevamo, e con l’amore vero che abbiamo per molte delle fotografie che ci passano sotto gli occhi durante un anno, avremmo potuto costruire una raccolta molto più lunga di questa. Abbiamo invece provato a ridurla il più possibile, perché sfogliare l’album di foto non è più quella pratica che si faceva una volta sul divano, sorseggiando del tè e facendo andare la testa ai ricordi, sollevando lo sguardo estatico o commosso verso il soffitto (attività da distinguere dall’incubo proiezione-delle-diapo, uno dei momenti bui della storia dell’umanità, se volete che parliamo di pericoli della tecnologia). E quindi lo sappiamo che le troverete bellissime ma cliccherete come dei forsennati, riuscendo a cogliere solo pezzetti di tutto quello che raccontano: noi le pubblichiamo grandi apposta ma voi provate ad andare un po’ più piano, per qualche minuto.
Sono, alla fine, il 2012 del mondo.