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  • Martedì 25 settembre 2012

Prosegue la guerra tra la Nigeria e Boko Haram

L'organizzazione islamista ha fatto un nuovo attentato a una chiesa, un'operazione militare del governo ha ucciso 35 presunti terroristi

The remains of a car used in a suicide bombing outside a church in Bauchi, Nigeria. Sunday, Sept. 23, 2012. A suicide car bomber attacked a Catholic church in northern Nigeria on Sunday, killing two people and wounding another 45, officials said. (AP Photo) EDS NOTE: BEST QUALITY AVAILABLE

The remains of a car used in a suicide bombing outside a church in Bauchi, Nigeria. Sunday, Sept. 23, 2012. A suicide car bomber attacked a Catholic church in northern Nigeria on Sunday, killing two people and wounding another 45, officials said. (AP Photo) EDS NOTE: BEST QUALITY AVAILABLE

Domenica 23 settembre c’è stato un attentato contro la chiesa cattolica di Bauchi, nel nord della Nigeria (quella a maggioranza musulmana), in cui sono morte due persone, una donna e un bambino di otto anni, e altre 48 sono rimaste ferite. L’attacco non è stato rivendicato ma è molto probabile sia stato organizzato dal gruppo terrorista Boko Haram, già responsabile di numerosi attacchi e attentati in tutta la Nigeria dal 2009, negli ultimi tempi soprattutto contro i cristiani. Per questo fuori dalla cattedrale di Bauchi erano state adottate severe misure di sicurezza: il kamikaze, un giovane uomo di circa vent’anni, non è entrato all’interno dell’edificio ma si è avvicinato facendosi esplodere a bordo della sua automobile, mentre i fedeli si sottoponevano ai controlli all’ingresso.

Nella notte tra domenica e lunedì l’esercito nigeriano ha risposto con un’operazione condotta a Damaturu, capoluogo dello stato nord-orientale di Yobe e a Potiskum, la seconda città più importante della regione. Sono stati uccisi 35 presunti terroristi di Boko Haram e ne sono stati arrestati altri 60. In quasi 24 ore di scontro armato sono state sequestrate anche decine di armi, ordigni esplosivi e centinaia di munizioni. Le autorità locali hanno stabilito nei due centri un coprifuoco di 24 ore.

Yobe e il vicino stato di Borno rappresentano le principali roccaforti di Boko Haram. Boko Haram, come gli abitanti di Maiduguri in lingua hausa chiamano il gruppo, significa “L’educazione occidentale è vietata” (anche se il significato reale di “boko” è “falso”). Il vero nome del gruppo è Jama’atu Ahlis Sunna Lidda’awati wal-Jihad, che in arabo sta per “Popolo impegnato nella diffusione degli insegnamenti del Profeta e della Guerra santa”.

L’organizzazione è stata fondata nel 2002 da Ustaz Mohammed Yusuf, originario di Yobe e ucciso nel 2009 in un carcere di Maiduguri dopo essere stato arrestato dalle forze di sicurezza nigeriane. Uno degli obiettivi di Boko Haram è l’applicazione della sharia nell’intera Nigeria, dove in realtà già vige dal 1999 in dodici stati del nord del paese. L’organizzazione vieta ogni commistione con lo stile di vita occidentale, dalla cultura all’istruzione, fino ai jeans e alle t-shirt. Mohammed Yusuf diceva addirittura che la forma sferica della Terra era un falso assunto così come il darwinismo, perché tutto questo era contrario agli insegnamenti del Corano.

Foto: la carcassa dell’auto del kamikaze dopo l’attentato
di domenica 23 settembre alla chiesa cattolica di Bauchi (AP Photo)