Chi ha vinto a Venezia

Il Leone d'oro è andato al regista sudcoreano Kim Ki-duk con Pietà: il trailer del film, che cosa se ne dice e le foto della giornata di ieri

La 69esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa ieri con il Leone d’oro a Pietà del regista sudcoreano Kim Ki-duk, 51 anni, che racconta la storia di un usuraio disposto a tutto per riavere i suoi soldi. Dopo aver ricevuto il premio, Ki-duk ha intonato una melodia tradizionale per ringraziare (è piuttosto intonato, per fortuna). Nel suo blog su Internazionale il giornalista britannico Lee Marshall, che era tra i giurati, ha parlato così del film:

I critici cinematografici non si lasciano scioccare facilmente. Finora al festival abbiamo resistito a bagni di sangue e atti sadici di ogni genere. Forse Pietà di Kim Ki-duk è stato il film che ci ha messo maggiormente sotto torchio.
Il regista coreano non solo ci fa vedere (e sentire) in primo piano le mutilazioni che un aguzzino infligge alle sue vittime squattrinate per riscuotere i suoi crediti. Ma ci fa assistere anche a una scena quasi inguardabile: lo stupro, sempre da parte dello stesso aguzzino, della donna che si è presentata a casa sua dicendo di essere la madre che l’aveva abbandonato tanti anni prima.
Eppure abbiamo resistito. Anzi, per me, Pietà è stato uno dei film più forti in concorso, un ritorno a quella vena di storie violente ma anche stranamente umane che ci ha fatto scoprire il nuovo cinema coreano nei primi anni del nuovo millennio.

La prima pellicola di Kim Ki-duk uscita nelle sale italiane è Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, presentato in concorso al Festival internazionale del film di Locarno nel 2003. Il suo film successivo è La samaritana, in concorso al Festival di Berlino del 2004, dove vinse l’Orso d’Argento per il miglior regista. Ferro 3 – La casa vuota vinse il Leone d’Argento alla 61esima edizione di Venezia, otto anni fa.

Il regista statunitense Paul Thomas Anderson ha vinto il Leone d’argento, il premio per la migliore regia, con The Master, la storia di un ragazzo che entra a far parte di una setta religiosa: il film, dalla storia molto travagliata, si ispira alla biografia di L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology. Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, i due attori protagonisti, hanno vinto anche la Coppa Volpi per la migliore interpretazione. Tra i film italiani presentati al concorso, il regista Daniele Ciprì ha vinto un premio Osella alla fotografia per È stato il figlio, la storia della famiglia palermitana Ciraulo, con Toni Servillo. Fabrizio Falco ha vinto il Premio Mastroianni per attore rivelazione per i film È stato il figlio e Bella Addormentata del regista Marco Bellocchio.

Tra i premi “tecnici” c’è anche quello per la migliore sceneggiatura, assegnato a Olivier Assayas per Après mai. Il Leone del Futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis” è stato Kuf del regista turco Ali Aydin, che ha vinto così i 100.000 dollari messi a disposizione dalla Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis. Il premio Orizzonti per il miglior film è andato a San zimei del cinese Wang Bing, mentre il Premio Speciale della Giuria Orizzonti a Tango libre di Frédéric Fonteyne. Premio Orizzonti YouTube per il miglior cortometraggio a Cho-de di Yoo Min-young.

Foto:Tiziana Fabi/GettyImages