Si vedono un sacco di cose dai finestrini delle automobili, anche senza volerlo. Il paesaggio che cambia in continuazione, il tizio al volante nell’auto vicina alla nostra fermo al semaforo e immerso in chissà quali pensieri, le gocce d’acqua della pioggia che scivolano veloci sul vetro e fanno a gara, per arrivare poi chissà dove. Ci finiscono tutti, prima o poi: dai grandi capi di stato alle persone comuni passando per attori, dissidenti e autorità religiose. Tutti seduti in un’auto a guardare il mondo da un finestrino intenti a chiedere, o solo pensare: quanto manca? Siamo arrivati?
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- lunedì 27 Agosto 2012 Questo articolo ha più di undici anni