Jamaica's Usain Bolt, right, crosses the finish line ahead of Ryan Bailey of the United States in the men's 4x100-meter relay final during the athletics in the Olympic Stadium at the 2012 Summer Olympics, London, Saturday, Aug. 11, 2012. Jamaica set a new world record with a time of 36.84 seconds. (AP Photo/Matt Dunham)

Il record mondiale dei giamaicani nella 4×100

Ma anche il siparietto di Bolt, che voleva portarsi a casa il testimone nonostante giudici e regolamento, e alla fine ci è riuscito

Ieri sera la squadra olimpica dei velocisti giamaicani, composta da Nesta Carter, Michael Frater, Yohan Blake e Usain Bolt, ha vinto la finale della staffetta 4×100 fissando il nuovo record del mondo a 36”84: ben 20 centesimi di secondo più basso di quello precedente, che era 37”04 ed era stato stabilito nel 2011, sempre dagli atleti giamaicani.

Questo nuovo record del mondo rappresenta una tappa storica della velocità su pista, dato che mai nessun quartetto fino a ieri era infatti riuscito a scendere sotto la barriera dei 37 secondi. E il fatto che ieri sera Bolt e i suoi compagni siano scesi addirittura di 16 centesimi sotto questa barriera dimostra ancora di più la loro grandissima prova. Al secondo posto si sono piazzati gli statunitensi. Anche loro hanno fatto un’ottima gara, eguagliando con la loro prestazione il precedente record mondiale di 37”04. Al terzo posto, invece, è arrivata la squadra di Trinidad e Tobago, dopo che i giudici hanno deciso di squalificare la squadra canadese per un’infrazione di corsia da parte di Jared Connaughton.

Ma la finale della 4×100 di ieri ha regalato anche un momento molto particolare, che non si vede spesso nelle gare di staffetta. Usain Bolt, infatti, dopo aver superato il traguardo (e per la prima volta in queste Olimpiadi l’ha superato senza rallentare) è sfrecciato di fianco all’addetta a bordo campo che doveva ritirare il testimone senza lasciarlo, come invece vorrebbe il regolamento.

Il siparietto è andato avanti qualche minuto: Bolt e Blake sono andati, com’è consuetudine, a prendere le bandiere del loro paese per festeggiare la vittoria, ma nella mano sinistra di Bolt c’era ancora il testimone. A quel punto i giudici lo hanno richiamato e si son fatti ridare il testimone, anche se Bolt sembrava molto perplesso. Dopo la premiazione, però, i giudici hanno cambiato idea, e hanno deciso di assecondare Bolt, permettendogli di portarsi a casa il testimone come ricordo del record del mondo.

foto: AP Photo/Matt Dunham

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